SANTA MARIA DEL CEDRO (CS) – Dal 21 al 29 ottobre la Festa della raccolta del cedro

Si terrà dal 21 al 29 ottobre 2023, a Santa Maria del Cedro, la Festa della raccolta del Cedro, organizzata con passione dal Consorzio del Cedro di Calabria in collaborazione con il Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria, il Comune di Santa Maria del Cedro, Confagricoltura, la Bcc Mediocrati, il Gal Riviera dei Cedri e l’Associazione Casa La Grande Bellezza. Questa festa si configura come un incrocio di storie e culture differenti che uniscono tradizioni millenarie che si coniugano con la modernità del presente.

Il fulcro di questa celebrazione è il Museo del Cedro, un luogo dove le pareti affrescate e le collezioni artistiche raccontano la storia millenaria del Cedro, in un treccio di storie e culture di diverse epoche. Questo frutto identitario calabrese, sacro per le comunità ebraiche di tutto il mondo, è infatti utilizzato come elemento simbolico durante Sukkot, una delle principali ricorrenze del calendario ebraico che celebra, nel suo carattere contadino, l’essere umano e la gioia per il lavoro compiuto, per indicare che tutto questo bene deriva certo dalla nostra opera, ma che è anche un dono di Dio agli uomini.

La Festa della Raccolta del Cedro si pone in continuità con la festività di Sukkot, fungendo da ponte tra la cultura calabrese e quella ebraica. Al Museo del Cedro, i visitatori potranno vedere come questa ricorrenza tradizionale si intrecci con la cultura locale, in un percorso agro-mistico-sensoriale.

Inoltre, sono stati ideati per l’occasione laboratori e uscite didattiche per dare alle scuole la possibilità di accompagnare i loro studenti al Museo del Cedro, per un’immersione nella storia e nelle tradizioni della nostra regione. Le attività educative sono state progettate con l’intento di coinvolgere attivamente i ragazzi e favorire, al contempo, la riscoperta di antiche tradizioni e valori che caratterizzano la Calabria, generando un senso di appartenenza al territorio.

Il 29 ottobre, a partire dalle ore 15.30, il centro storico di Santa Maria del Cedro si animerà con gli odori e i sapori del Cedro che riempiono l’aria; con le animazioni artistiche, le degustazioni di prodotti tipici, le fresche cedrate, le granite artigianali e le immancabili crespelle fatte a mano, accompagnate dall’ottimo vino locale. Sarà un momento speciale in cui le persone si uniranno per condividere la gioia e la gratitudine per la terra che li ha nutriti per generazioni.

Artisti di strada suoneranno e danzeranno nell’antico Casale di Cipollina (oggi Santa Maria del Cedro), creando uno spettacolo affascinante per adulti e ragazzi. I Maestri della Via del Cedro di Calabria, poi, ispirati da questo nobile frutto, mescoleranno sapientemente tradizione e innovazione, in un momento in cui le storie e le culture si fondono in una sinfonia di gusti, suoni e colori.

La Festa della Raccolta del Cedro di Santa Maria del Cedro è una dimostrazione di come le tradizioni possano vivere in armonia con il mondo moderno, rendendo omaggio alla madre-terra, che generosa che ha reso possibile tutto ciò che vogliamo raccontare. È un evento che celebra l’importanza di un frutto unico al mondo, che da millenni unisce donne e uomini appartenenti a culture diverse. Un tributo alla storia, alla cultura e al lavoro dei cedricoltori della Riviera che lo hanno coltivato, lo coltivano e continueranno a farlo con amore e dedizione, oggi e per le generazioni a venire. (rcs)

Addio al poeta e scrittore Franco Galliano, cultore del cedro

Era ricoverato in una casa di cura a Belvedere Marittimo Franco Galliano che si è spento ieri all’età di 75 anni. Gravemente malato da tempo, lo scrittore e poeta è stato fondatore e presidente dell’Accademia internazionale del cedro. Proprio al cedro Galliano aveva dedicato gran parte della sua produzione letteraria ed era stato componente del Comitato Unesco della Regione. In più è stato, per tanti anni, docente del liceo “Metastasio” di Scalea.

«Sono profondamente addolorato per la scomparsa dello scrittore, saggista e poeta Franco Galiano. La triste notizia ci ha colti di sorpresa. E pensare che solo qualche mese addietro avevo avuto il piacere di premiarlo nella Sala Quintieri del Teatro Rendano in occasione della presentazione del suo ultimo libro, “Epifania Mediterranea”, per iniziativa della commissione cultura di Palazzo dei Bruzi, presieduta da Mimmo Frammartino». Lo afferma il sindaco di Cosenza Franz Caruso nell’apprendere della scomparsa, avvenuta ieri, dell’intellettuale di Santa Maria del Cedro, Franco Galiano.

«Con Franco Galiano – sottolinea Franz Caruso – scompare una figura particolarmente poliedrica, nella quale convivevano molteplici aspetti: lo scrittore, il saggista, il poeta, ma anche l’autore di opere per il teatro. Persona di innegabile cultura, molto legato alla sua terra, si impegnò incessantemente anche nell’opera di divulgazione del cedro, eccellenza e grande risorsa della sua terra d’origine, divenendo Presidente dell’Accademia Internazionale del Cedro. In questa veste contribuì notevolmente alla promozione e alla diffusione del cedro calabrese all’estero, divenendone autentico ambasciatore. La produzione letteraria e poetica come quella di divulgatore del cedro – ha aggiunto Franz Caruso – non devono essere tenute disgiunte, però, dall’impegno che Franco Galiano seppe profondere in politica. Socialista della prima ora – ha detto ancora Franz Caruso – Franco fu dirigente provinciale del Psi ed esponente di quell’ala sinistra che si richiamava alle posizioni di Pino Iacino, tant’è che con lo stesso Iacino abbiamo assistito al Rendano alla presentazione dell’ultimo libro di Galiano. Nel partito diede un contributo importante, di spessore. Una militanza attiva che ebbe modo di estrinsecarsi in un periodo nel quale nelle sezioni il confronto era sì acceso e serrato, ma sempre improntato al rispetto».

Il sindaco ha poi indirizzato le sue più sentite condoglianze e quelle dell’amministrazione comunale ai familiari di Franco Galiano. (rcs)

SANTA MARIA DEL CEDRO (CS) – Incontro sul Turismo con Valentina Boschetto Doorly

Il percorso intrapreso dal Bio-Distretto Baticòs, una delle realtà territoriali più attive del Tirreno Cosentino, vede nella strategia del ‘turismo di prossimità’ un’azione di forza e, dopo un anno e mezzo, termina il primo ciclo degli appuntamenti dedicato all’argomento, con un incontro di particolare rilevanza.

Mercoledì 19, infatti, a chiudere le iniziative, che hanno visto coinvolti interi territori, borghi storici, aziende agricole e strutture ricettive, l’incontro con Valentina Boschetto Doorly, considerata una delle massime esperte nel settore del Turismo e dell’Ospitalità. Vincitrice di premi in marketing internazionale, si occupa di megatrend e del loro impatto sistemico sull’evoluzione delle nostre società, scrive per svariate riviste di settore di respiro internazionale ed è autrice di due testi di successo sul tema e sull’impatto nel settore turistico. L’ultimo, «La terra chiama. Il nostro futuro lontano dalle città» (Ed. Il Saggiatore), sarà il filo conduttore della giornata voluta fortemente da Baticòs, con il sostegno dell’Unpli Cosenza e con il patrocinio del Gal “Riviera dei Cedri”.

La rete aderente all’associazione, che ha promosso anche il Distretto del Cibo “Biofiliere dell’Alto Tirreno Cosentino”, ha tra le sue finalità la promozione dell’Agro-ecologia e la creazione di un modello di sviluppo eco-sostenibile per il territorio dell’Alto Tirreno Cosentino, sostenendo il metodo biologico in agricoltura e nell’allevamento, tutelando e valorizzando il patrimonio culturale, con particolare riferimento alla biodiversità, al paesaggio e alle sue tradizioni.

L’incontro, che si terrà a Palazzo Marino – Carcere Delle Imprese di Santa Maria del Cedro e moderato dalla giornalista Fabrizia Arcuri, vedrà la partecipazione attiva di molte delle realtà che hanno sposato le iniziative del Bio-distretto e delle aziende sia agroalimentari sia del settore ricettivo del comprensorio, che avranno modo di confrontarsi in un dibattito aperto con la manager di multinazionali globali e di consorzi territoriali, con l’Unione Europea e con enti nazionali di promozione turistica, Boschetto Doorly.

Fil rouge la necessità di riportare l’agricoltura al centro della vita e dello sviluppo socio – economico dei territori, tema che la Doorly condensa e struttura nelle pagine del suo testo che parla e anela ad un mondo de-globalizzato con una spinta in avanti verso una autarchia ecologica che investe non soltanto l’ambiente ma anche le persone che assumono senso e significato e si muovono verso quello che lei, più volte ha definito, la “macchina della felicità”, e il turismo è uno di questi. In fondo, «Viaggiare ristabilisce l’armonia originale che un tempo esisteva tra l’uomo e l’universo» (Anatole France). (rcs)

SANTA MARIA DEL CEDRO (CS) – Sabato il convegno sulla rigenerazione rurale

Sabato 15 aprile, a Santa Maria del Cedro, alle 15, al Museo del Cedro, si discuterà di rigenerazione rurale a partire dai risultati del progetto europeo Horizon 2020 “Ruralization”.

L’incontro è organizzato dal Centro Studi Sviluppo Rurale, attivo nel Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria, con il supporto del Consorzio del Cedro di Calabria. L’obiettivo del progetto è sviluppare una nuova prospettiva per le aree rurali che offra alle nuove generazioni di abitanti rurali, presenti e potenziali, opportunità stimolanti per uno sviluppo economico e sociale sostenibile dei territori agricoli. L’analisi degli scenari futuri che identificano le opportunità emergenti, lo studio di casi promettenti sui nuovi abitanti rurali e sui nuovi agricoltori e l’analisi dei mercati fondiari e degli strumenti innovativi per l’accesso alla terra, hanno permesso di individuare interventi politici innovativi volti a favorire il rinnovamento generazionale nelle aree rurali.

Un particolare focus sarà dato alle aspettative dei giovani con due testimonianze. La prima di Tiziana Colluto, fondatrice dell’Associazione “Casa delle AgriCulture Tullia e Gino” e dell’omonima cooperativa agricola operanti in Salento, una delle pratiche promettenti studiate nel progetto.

La seconda di Francesca Miraglia e Marco Cirelli fondatori, a Santa Maria del Cedro, di Opificio Calabria. Seguirà la tavola rotonda Per una rigenerazione delle aree rurali, alla quale parteciperanno i rappresentanti del Consorzio del Cedro di Calabria, Gal Riviera dei Cedri, Unpli Cosenza, Biodistretto Baticòs e Arsac. L’incontro sarà moderato dal giornalista Paolo di Giannantonio. (rcs)

SANTA MARIA DEL CEDRO (CS) – L’incontro di Legambiente sulle energie rinnovabili

Domani mattina, a Santa Maria del Cedro, alle 11, a Palazzo Marino, si terrà l’incontro Energie rinnovabili in circolo organizzato da Legambiente.

Intervengono il presidente di Legambiente Riviera dei Cedri, Carlo Gaglianone; il sindaco di San Nicola da Crissa, Giuseppe Condello; Antonio Lancellotta dell’azienda Le Greenhouse Scarl e il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani.

La mattinata inizierà con i saluti del sindaco di Santa Maria del Cedro e presidente del Gal Riviera dei Cedri, Ugo Vetere e a moderare gli interventi sarà il presidente di Legambiente Calabria, Anna Parretta. A fine lavori seguirà una visita presso le serre fotovoltaiche dell’azienda Le Greenhouse Scarl. (rcs)

SANTA MARIA DEL CEDRO (CS) – Ad aprile s’inaugura la mostra “protagonisti del tempo d’Arte”

l 14 Aprile 2023 alle ore 17.00, presso il Museo del cedro di Santa Maria Del Cedro (Cs), verrà inaugurata la mostra Protagonisti del tempo d’Arte. Il progetto espositivo, che si prefigge di trasmettere emozioni mediante il sublime linguaggio dell’arte, sarà presentato dal prof. Vittorio Sgarbi, noto critico d’arte e sottosegretario alla cultura.

Abbiamo chiesto all’artista Angiolina Marchese, curatrice della mostra, di parlarci dell’iniziativa.

Saper fare arte è un progetto ambizioso dell’Art Global che si prefigge con il suo team di altissima qualità, una produzione geniale di grande sensibilità artistica. Il fine è quello di far scoprire il bello della Calabria. Una terra bellissima che inebria i sensi coi suoi odori, i suoi sapori, i suoi luoghi ameni, i suoi borghi caratteristici, i suoi panorami mozzafiato, i suoi litorali pittoreschi, i suoi limpidi fondali, i suoi promontori vertiginosi e le sue rive assolate. Una terra disseminata di reperti unici che risalgono al tempo della Magna Grecia, basta pensare ai bronzi di Riace, capolavori assoluti che costituiscono una grande attrazione capace di richiamare un vasto flusso di turisti, o alla chiesa basiliana di S. Maria di Costantinopoli, oppure alla grotta del Romito di Papasidero. Una terra che ha bisogno di essere mostrata, apprezzata e valorizzata. E spetta a noi calabresi promuoverla e farla conoscere anche tramite l’arte. E ogni artista, a mio modesto parere, deve sentire tale compito come una missione”.

Perché la scelta del Museo del cedro? 

Il Museo del cedro svolge l’attività di incubatore d’impresa ed è ormai una realtà consolidata e affermata non solo a livello locale ma anche nazionale e internazionale, dove si celebra la storia del cedro e il suo profondo legame con il culto mistico della religione ebraica. Ritengo superfluo sottolineare che sono onorata dell’ospitalità familiare che mi è stata accordata e per ciò desidero manifestare la mia gratitudine ad Angelo Adduci, presidente del museo e del Consorzio del Cedro di Calabria che gestisce il museo medesimo, al sindaco, all’ Assessore del compartimento agricoltura della Calabria nonché alla Regione Calabria.

Vi è un qualche motivo che la fa andare particolarmente orgogliosa della realizzazione dell’evento?

“Sì, più di uno. Anzitutto il fatto che l’esposizione vedrà la partecipazione di grandi talenti dell’arte pittorica e, a seguire, il fatto che si darà risalto al valore della poesia e al suo linguaggio come chiave di interpretazione dell’intimità umana. 

Altro motivo d’orgoglio sarà la presentazione del catalogo Protagonisti del tempo d’Arte. Un volume che dà forma a un vero percorso nelle arti con una esposizione che raccoglie le sue infinite diversità. Infine il fatto che ci siamo ispirati ai valori del territorio coinvolgendo diversi artisti nazionali e internazionali e fra questi molti calabresi, perché lo scopo è quello di fare e valorizzare la cultura del bello e, in pari tempo, di promuovere relazioni autentiche e durature per entrare in simbiosi e per dare forma e vita ad altre collaborazioni.

Adesso vorrei che si soffermasse per un attimo sulle difficoltà che si incontrano e sull’impegno che richiede l’organizzazione di un evento come questo. In altri termini, è stato impegnativo organizzarlo?

Certamente organizzare eventi è molto impegnativo perché richiede una pianificazione scrupolosa e una cura dei dettagli attenta e meticolosa al fine di renderlo speciale agli occhi del pubblico. Quindi è necessario mettere in gioco creatività, immaginazione e talento per dare forma alle idee e per comunicarle al pubblico in modo personale. Un ruolo importante per la buona riuscita dell’evento lo svolge il budgest che influisce sulla scelta della location, dei relatori, dei critici e sulla gestione dell’ufficio stampa che, a sua volta, esercita una funzione essenziale per diffondere le notizie sull’evento in modo tempestivo ed esaustivo.

Ha trovato sponsor per l’evento?

Sì, il Museo del cedro si è basato sulla mia professionalità e mi ha prestato fiducia per divulgare questo progetto culturale. D’altra parte, io so bene che sponsorizzare significa pensare ad una strategia ben mirata che parli dell’evento e di tutto ciò che le ruota intorno.

Che differenza c’è tra curatrice e critico d’arte?

Il critico può essere anche il curatore assecondo degli studi intrapresi, dato che in ogni settore la formazione, gli studi sono importanti perché nessuno nasce medico senza aver studiato. 

Quanto è importante per lei l’allestimento?

L’allestimento è importantissimo per la buona riuscita della mostra, ecco perché prima ho parlato della cura dei dettagli attenta e meticolosa: mai attaccare i quadri l’uno vicino all’altro e sopra al soffitto, oppure nascosti senza la luce giusta.

Che cos’è l’arte per lei?

Per me l’arte è lo strumento che mi consente di dare forma alla mia passione, alle mie emozioni, alla mia creatività, ma è anche studio: lo studio necessario per acquisire l’abilità tecnica e l’espressione estetica utili a veicolare i nostri messaggi, le nostre emozioni, la nostra visione del mondo. Ciò che voglio dire, in altri termini, è che nell’arte, così come in tutte le professioni, per avere successo, sono necessari competenza e padronanza. E ciò è valido anche quando si tratta di organizzare un evento. (vs)

SANTA MARIA DEL CEDRO (CS) – Giovedì la giornata di formazione su “Agricoltura sostenibile ed economia circolare”

Giovedì 24 novembre, a Santa Maria del Cedro, alle 10, a Palazzo Marino, è in programma il quinto incontro Agricoltura sostenibile e circolare: le buone pratiche in Calabria, organizzato da Gal Riviera dei Cedri.

Come per i precedenti appuntamenti, si tratta di momenti di formazione, pratica e teorica, rivolti agli imprenditori e agli addetti dei settori agricolo, alimentare, forestale, dei gestori del territorio e delle Pmi operanti in zone rurali agricoli e zootecnici del territorio.

L’apertura sarà affidata a Ugo Vetere e Domenico Amoroso, rispettivamente presidente del Cda e direttore del Gal Riviera dei Cedri. Seguiranno poi gli interventi di tre divulgatori agricoli dell’Azienda regionale per lo sviluppo dell’agricoltura in Calabria (Arsac).

Francesco Perrone con “La Riviera dei Cedri, un territorio agrosostenibile”, Luigia Iuliano che relazionerà sui “Principi di agricoltura sostenibile e circolare” e, infine, Giuseppe Orrico con un intervento dal titolo: “Sinergia tra imprese per lo sviluppo economico del territorio”.

Come è noto, il Gruppo di azione locale Riviera dei Cedri ha avviato progetti di informazione e formazione grazie a convenzioni stipulate con l’Arsac e l’Unical, che riguardano diversi temi, da quelli strettamente operativi fino a quelli manageriali.

A Santa Maria del Cedro concluso il Festival internazionale di Scacchi “Riviera dei Cedri”

È nella suggestiva cornice di Santa Maria del Cedro, che si è svolta con grande interesse da parte dei residenti e di turisti, la 14esima edizione del Festival Internazionale di Scacchi Riviera dei Cedri, promosso dall’Arca (Associazione Albergatori Riviera dei Cedri).

L’evento, co-finanziato anche quest’anno dalla Regione Calabria, ha riconfermato la storica governante con Angelo Napolitano (direttore artistico – ARCA) e Michele Capalbo (responsabile didattico – DidasCalabria).

Nelle sale di palazzo Marino a Santa Maria del cedro, si è tenuta la mostra sugli scacchi Citazioni d’artista che quest’anno, oltre a ulteriori istallazioni dedicate a nuovi temi, ha avuto il supporto della realtà aumentata per raccontare ai numerosi visitatori la storia di Leonardo di Bona e di Gioacchino Greco, i due calabresi che diffusero la cultura degli scacchi nelle corti europee del XVII secolo.

Ricchissimo, in questa XIV edizione del Festival, il cartellone di contaminazione di altre arti, con l’esibizione degli artisti di strada, Geppetto e Goffredo show, che hanno letteralmente incantato il pubblico presente e del Cantastorie che ha raccontato dell’eparchia monastica del Mercurion, ma anche con gli spettacoli di teatro MigniMogni e di musica con l’omaggio al maestro Ennio Morricone (grande appassionato di scacchi).

Il “Torneo a Squadre”, da 7 anni evento clou del Festival, quest’anno, a causa delle restrizioni da Covid19, ha visto competere le squadre online con l’innovativo format proposto in prima assoluta nazionale dagli organizzatori: “CyborgChess” per superare il cosiddetto “cheating informatico”.

Il torneo ha previsto, infatti, una modalità di gara che ha reso legale l’uso di ausili informatici, ma che la cadenza veloce con cui si gioca e l’inserimento manuale delle mosse, rende il computer un componente importante ma non determinate ai fini della vittoria finale.

Otto le squadre che hanno partecipato alle fasi finali, provenienti da sette regioni italiane: Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Sardegna e Sicilia.

Da “Scacchi a Km zero”, iniziativa unica nel suo genere che consente ogni anno a tantissimi studenti delle scuole primarie del territorio di avvicinarsi alla “cultura degli scacchi”, il lancio al Castello di San Michele con gli studenti dell’IC di Santa Maria del cedro. I laboratori didattici sono stati realizzati anche online con il coinvolgimento di tantissimi studenti della scuola primaria dell’IC. 

Grande come sempre la curiosità e l’interesse manifestato da turisti e residenti presenti in Riviera dei Cedri. (rcs)

SANTA MARI ADEL CEDRO (CS) – Al via le attività del progetto “Sestante”

A Santa Maria del Cedro sono partite le attività di animazione culturale multisensoriali legate al progetto Sestante, attraverso  cui la Cooperativa Thyrrenians vuole valorizzare la fruizione del Complesso monumentale di San Michele a Santa Maria del Cedro.

Il focus del progetto spiega il direttore didattico, Michele Capalbo, è fare animazione presso il Complesso di San Michele con un articolato programma di azioni che si colleghi alla vita dei monaci Basiliani con una mostra, che oltre ad installazioni fisse, si avvale anche del supporto tecnologico della realtà aumentata, attraverso cui si racconta ai visitatori quella Calabria che a partire dal VII secolo d. C. e per circa cinque secoli, si è popolata di anacoreti e di monaci in ogni angolo sperduto del suo territorio.

Le attività di animazione, afferma Angelo Napolitano, direttore artistico, prevedono anche tanti laboratori di riscoperta delle tradizioni locali e che fanno riferimento all’originale sfruttamento di alcune risorse agricole del sito da pare dei monaci Basiliani. In particolare grano duro, zucchero di canna e fichi dottati.

Nelle prime giornate sono stati accolti al castello di San Michele, studenti della locale scuola primaria e un nutrito gruppo di ragazzi dell’alto tirreno cosentino, assieme a diversi giovani profughi dell’Ucraina ospitati dal Punto Luce – Save the Children di Scalea. Ad accoglierli, oltre allo staff della cooperativa Thyrrenians,  anche i divertentissimi artisti di strada di “GiocoleReggio”.

Molto soddisfatto il Sindaco di Santa Maria del Cedro, Ugo Vetere, che ha spinto e sostenuto il progetto già dalle fasi di ideazione: «Voglio fare i complimenti alla cooperativa Thyrrenians – ha dichiarato Vetere – che ha dimostrato ancora una volta di essere un passo avanti rispetto al modo tipico di fare cultura sul territorio. Sono certo che progetti pioneristici come questo, porteranno sempre più visitatori in questo luogo straordinario e suggestivo».  (rcs)

SANTA MARIA DEL CEDRO (CS) – “Perì ‘etz hadar”, il primo murales per Laos

A Santa Maria del Cedro è stato realizzato Perì ‘etz hadar, il primo intervento urbano di Antonino Perrotta per Laos – Operazione Street Art.

Il festival Laos nasce grazie alla collaborazione tra il Comune di Santa Maria del Cedro e l’Associazione Culturale Haz Art, ponendosi come continuazione e rigenerazione di OSA, ma allo stesso tempo differenziandosi dall’originaria kermesse: emblematico notare come la parola “laos” contenga in sé il termine “osa”, anagramma di esso con l’aggiunta della lettera “l”.

Obiettivo di Laos è dare forma e colore alle peculiarità geografiche di Santa Maria del Cedro, integrando le sue caratteristiche morfologiche con quelle storico-archeologiche, in continuità con le tradizioni culturali e con le specificità strutturali del paesaggio, che tramite l’arte prendono vita.

L’associazione Haz Art si è distinta sin da subito proponendo attività di riqualificazione e rigenerazione urbana attraverso questa particolare forma d’arte, collaborando con importanti street artist del panorama nazionale ed europeo (tra cui Sfhir, Man ò Matic, Solo, Diamond) e stringendo collaborazioni con importanti festival del settore, come Manufactory Project (Comacchio, Ferrara), Graffitea (Cheste, Spagna), Biennale MArteLive (Roma), Serpis Urban Art (Gandìa, Spagna).

Gli obiettivi e le tematiche affrontate, la partecipazione sentita delle realtà locali, unitamente alla dimensione metropolitana del progetto e al respiro internazionale degli artisti coinvolti, fanno di Osa un festival senza precedenti e in linea con il fenomeno che si sta sviluppando nei grossi centri urbani: l’estensione più grande delle opere che arrivano a coprire l’intera facciata dei palazzi, l’uso delle moderne tecniche di realizzazione (spray, elevatori meccanici, pitture al quarzo) caratterizzate da stili più contemporanei, distinguono certamente i nuovi interventi dai precedenti.

Portando avanti il concetto di muralismo, inteso come percorso di rigenerazione dell’arte pubblica contemporanea e di rivalutazione del territorio, Osa intende aprire un dialogo tra arte e architettura, tra spazio e ambiente, allo scopo di riscoprirne i luoghi, esaltandone la bellezza attraverso l’integrazione della street art nel complesso artistico di città e borghi del sud Italia.

Perì ‘etz hadar, che tradotto letteralmente dall’ebraico significa “il frutto dell’albero più bello”, è il primo intervento d’arte urbana del progetto Laos: secondo la tradizione ebraica, infatti, fu proprio il cedro – e non la mela – a tentare Adamo ed Eva, provocando la loro espulsione dell’Eden. E fu così che Dio indicò a Mosè il cedro quale pianta da utilizzare per la tradizionale festa delle capanne o Sukkoth.

La coltura dei cedri ha una storia antichissima, risalente a oltre 2000 anni fa. I migliori cedri vengono attualmente coltivati nella zona identificata come la Riviera dei Cedri, proprio a Santa Maria del Cedro. Ed è qui che, sin dai tempi antichi, rabbini con barba e kippah provenienti da tutto il mondo, arrivano per selezionare il “frutto sacro” che verrà poi utilizzato per celebrare il Sukkoth, ricordando le capanne che gli ebrei costruirono durante il viaggio verso la Terra Promessa.

Perì ‘etz hadar è l’immagine dal quale il festival Laos parte e prende vita, festeggiando lo sposalizio tra due culture estremamente differenti ma legate da secoli, da un indissolubile filo.

Ideatore di entrambi i format (Osa e Laos), promotore di una cultura volta a sensibilizzare attraverso l’arte sul rispetto dell’ambiente, sulla storia e sull’appartenenza al proprio territorio, Antonino Perrotta, in arte Attorrep,è il noto artista adamantino che, realizzando iprimi due murales per la cittadina calabrese, dà inizio al nuovissimo e promettente festival d’arte urbana dal nome Laos.

Gli interventi artistici, fortemente voluti dall’amministrazione comunale, interessano il centro storico di Santa Maria del Cedro, inserendosi nel suo contesto urbano senza alterarne l’identità, creando un dialogo tra arte e architettura, tra spazio e ambiente, attraverso un percorso costituito da più tappe e da una serie di operazioni di street art realizzate nel corso dell’anno.

 Laos era un’antica città della Magna Grecia, un’importante colonia di Sibari che sorgeva nel territorio di Santa Maria del Cedro, valle dell’odierno fiume Lao, da cui prende il nome. Città fiorente, dall’elevato grado di civiltà, del V/VI secolo a.C., è tra gli insediamenti più antichi della zona identificata come la Riviera dei Cedri.

«Rigenerare il centro storico attraverso immagini che rievocano un flashback cronologico inverso, a partire dalla storia più recente fino ad arrivare alle primissime tracce storiche – ha spiegato Antonino Perrotta – Santa Maria del Cedro possiede uno dei maggiori patrimoni storico-culturali del mezzogiorno ed è uno degli insediamenti più antichi presenti sul territorio. Il recupero e la valorizzazione degli usi, dei costumi e delle tradizioni locali, sono tra gli obiettivi essenziali che intendiamo perseguire col nostro festival». (rcs)