Sorical pubblica, la soddisfazione del Centrodestra

Grande soddisfazione è stata espressa dal gruppo reggino di Forza Italia in Consiglio regionale per l’acquisizione delle azioni di parte privata da parte della Società Risorse Idriche Calabresi Spa (alias Sorical), sottolineando che si tratta dell’ennesimo «risultato frutto di una programmazione, di una visione chiara di quello che deve essere il futuro della nostra Regione».

«Un tassello importante – si legge in una nota – nel quadro della complessiva riorganizzazione del Sistema Calabria. Il Presidente Occhiuto, oltre ad essere coerente con i suoi programmi e con gli impegni presi in campagna elettorale, si dimostra sempre più determinato e lungimirante. Detenere il 100%, quindi il controllo totale del sistema idrico, apre le porte ad una serie di novità basilari nello stravolgimento dello status quo in tema idrico».

«Eravamo accanto a Roberto Occhiuto in campagna elettorale – conclude la nota – quando annunciava ai calabresi che avrebbe messo in atto questa strategia se fosse stato eletto, e lo siamo ancora oggi nel supportarlo in questa azione propedeutica alla multiutility. La rivoluzione Occhiuto è iniziata da tempo… avanti così, per il riscatto della Calabria!».

La consigliera regionale della LegaSimona Loizzo, ha evidenziato come «la Regione Calabria pone solidi basi per attivare il servizio idrico integrato e aprire una nuova fase di investimenti nel settore dell’acqua».

«Solo grazie alla caparbietà del presidente Occhiuto – ha aggiunto l’esponente della Lega – è stato possibile chiudere l’accordo con il socio privato e la banca tedesca che deteneva un pegno sulle azioni del gruppo francese Veolià. Questo processo, più volte annunciato in passato, non è mai stato portato a compimento».

«Oggi, grazie al gioco di squadra dei tecnici della Regione e del Commissario Cataldo Calabretta – afferma ancora Loizzo – si è arrivati alla conclusione del percorso di pubblicizzazione. Sorical, da 10 anni il liquidazione, finalmente esce dal limbo e diventa strumento strategico della Regione per tornare, dopo anni di immobilismo, ad investire in un settore vitale per i cittadini calabresi e le imprese. Come capogruppo della Lega, siamo orgogliosi del lavoro fatto fino ad oggi dal commissario Cataldo Calabretta che ha saputo mettere ordine nei conti della società affinché si creassero tutti i presupposti per giungere a questo primo grande traguardo. Ora bisogna accelerare con l’uscita dalla liquidazione ed affidare il servizio alla nuova Sorical per consentire alla Calabria di partecipare ai bandi pubblici per ammodernare le reti idriche e acquedotto. Ai calabresi – conclude l’esponente della Lega – va reso un servizio idrico efficiente e a costi sostenibili».

Il commissario regionale della LegaGiacomo Saccomanno, ha dichiarato che «per la Sorical adesso arriva il momento di dimostrare la vera capacità di incidere e gestire una macchina che ha bisogno di rilancio e maggiore organizzazione».

«Bene ha fatto Occhiuto – ha proseguito – a rilevare le quote del privato ad un euro per azione e bene ha fatto Calabretta ad insistere su questa unica strada percorribile. Ora però bisogna regolare il rapporto con il ceto bancario alfine di poter proseguire nel percorso di cambiamento e di riorganizzazione del servizio. Certamente Occhiuto e Calabretta hanno le idee chiare e sapranno come muoversi per raggiungere definitivamente il risultato prefisso. L’importante è aver messo le fondamenta per poter costruire il resto del palazzo».

Anche il già consigliere regionale Pietro Molinaro ha espresso soddisfazione per il risultato, «al quale in pochi abbiamo creduto, sin dalla nomina di Cataldo Calabretta (03/9/2020) Commissario Liquidatore».

«Un obiettivo da molti osteggiato e da qualcuno sottovalutato – ha ricordato Molinaro – perseguito e portato a termine da una persona seria e competente, nel primario interesse generale dei cittadini calabresi, che ha trovato nel Presidente Occhiuto la necessaria volontà politica e la forte determinazione e lungimiranza. Adesso il via alla progettazione e realizzazione degli investimenti, la razionalizzazione gestionale per il necessario risparmio idrico e garantire l’acqua a tutti e per tutto l’anno con tariffe eque e sostenibili. Una garanzia per il futuro dell’acqua bene comune di cui la Calabria è ricca». (rrm)

La Sorical è diventata pubblica

La Sorical è diventata al 100% della Regione. La Società Risorse Idriche Calabresi, alla presenza del presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha acquisito le azioni proprie dal socio privato Acque di Calabria S.p.a. (Gruppo Veolia).

L’operazione è stata resa possibile dalla disponibilità del socio privato a consentire la ripubblicizzazione quale presupposto per la gestione unitaria del servizio anche al dettaglio con il miglioramento della qualità per gli utenti. L’operazione ha ricevuto il necessario consenso della banca finanziatrice.

La cessione del pacchetto azionario ha determinato la pubblicizzazione della società, passaggio fondamentale per avviare la gestione del servizio idrico integrato regionale e partecipare ai bandi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.

«È un giorno storico per la Calabria», ha dichiarato il presidente Occhiuto.

«La Regione, dopo mesi di scrupolose trattative  – ha spiegato – ha chiuso un importantissimo accordo con il Gruppo Veolia: da oggi la Sorical è ufficialmente una società pubblica».

«Adesso – ha proseguito – ci sono tutte le condizioni per porre la Sorical fuori dalla procedura di liquidazione, per riorganizzare la sua mission, per costruire una nuova strategia per il futuro».

«Avevo raccontato questo mio obiettivo – ha concluso – durante la campagna elettorale, ed oggi compiamo un altro passo decisivo verso la costituzione di una multiutility regionale che si occupi dell’intero ciclo integrato delle acque.

Un risultato enorme, che la Regione inseguiva da anni e che adesso possiamo finalmente toccare con mano. 

Ringrazio i miei collaboratori per il prezioso lavoro e, in modo particolare, il capo di gabinetto, Luciano Vigna, che ha seguito da vicino l’evolversi di questa operazione». (rcz)

Lo schiavo: In Consiglio regionale via libera per comprare le quote private di Sorical

Il consigliere regionale di De Magistris PresidenteAntonio Lo Schiavo, ha reso noto che «in Consiglio regionale, con emendamento blitz della maggioranza, si è data autorizzazione a comprare, ad un prezzo simbolico di 1 euro, le quote del socio privato di Sorical Spa che, quindi, diventerà totalmente pubblica».

«Ho dovuto però ricordare – ha aggiunto – per smorzare facili entusiasmi, che si sta comprando a questo prezzo perché su quelle quote continuerà a gravare il pegno a favore del fondo governativo tedesco (creditore di decine di milioni di euro) che continuerà quindi ad esercitare il suo diritto di voto e di veto nell’assemblea della società nella sua nuova compagine. Ovviamente i tedeschi non mollano. Nonostante quindi il giubilo della maggioranza, ho dovuto riportare la discussione alla realtà dei fatti: Sorical continua ad essere azzoppata da debiti prodotti da chi ha consentito a fondi speculativi e ai privati di poter lucrare sull’acqua pubblica calabrese».

«Ancora deve iniziare la vera partita del risanamento della società – ha proseguito – che dovrà gestire il sistema idrico regionale e spero che tutti questi debiti alla fine non li debbano pagare come al solito i cittadini calabresi. Per questo ho ribadito al presidente Occhiuto che noi non rimarremo silenti o subalterni nel nostro ruolo di opposizione, ma che con lealtà ci troverà sempre dalla stessa parte nel dare il nostro contributo tecnico o politico a tutela dei diritti dei calabresi». (rrc)

Sorical diventa pubblica: saranno acquistate oltre il 46% delle quote dei privati

La questione Sorical si chiude con un lieto fine: il 46,5% del capitale detenuto dalla multinazionale francese Veolià sarà acquistato da Sorical stessa. È quanto è stato deciso dall’assemblea dei soci tramite delibera e sarà formalizzato nei prossimi giorni.

Grande soddisfazione è stata espressa dal commissario regionale della LegaGiacomo Saccomanno, che ha ricordato come «la  Lega si era dichiarata non disponibile a svendere l’acqua pubblica ed a sostenere un percorso per renderla totalmente pubblica».

«Il percorso – ha spiegato – non è stato completamente definito, ma il primo tassello è stato apposto e, quindi, ora si può procedere, celermente, per consentire, finalmente, la definizione del percorso più volte sostenuto dal Commissario Cataldo Calabretta che, con impegno e professionalità, ha consentito di raggiungere questo importante risultato. Un plauso anche al presidente Roberto Occhiuto che ha concluso una vertenza che parte da lontano e che ha avuto momenti difficili e che solo grazie alla sua costanza e determinazione è stata definita positivamente». (rrm)

 

 

 

Cgil, Cisl e Uil Calabria: Si crei un tavolo permanente sul Servizio Idrico Integrato Calabrese

«È necessario dare vita ad un tavolo permanente sul Servizio Idrico Integrato Calabrese che coinvolga  tutti i soggetti responsabili sul tema, a partire dalla Regione e l’AIC, con il pieno coinvolgimento delle parti sociali». È quanto hanno chiesto le Segreterie di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil Calabria.

«Il ritardo che registra la rete idrica Calabrese – viene spiegato in una nota – in termini di efficienza e di qualità impone atti concreti, segnali tangibili.  Al Presidente Roberto Occhiuto chiediamo un atto fortemente significativo. Istituisca un tavolo di confronto sul  Servizio Idrico Integrato Calabrese. Il Sindacato è pronto ad assumersi le proprie responsabilità ed a  fornire proposte concrete».

I segretari regionali di categoria, rispettivamente, Francesco Gatto, Pompeo Greco e  Vincenzo Celi hanno accolto l’appello dei lavoratori della Sorical, lanciato nel corso dell’assemblea dei Lavoratori svoltasi nei giorni scorsi alla presenza delle Segreterie Regionali  di Filctem CGIL, Femca CISL e Uiltec Uil.

Un’assemblea unitaria e partecipata tenutasi all’Hotel Grand Paradiso di Catanzaro indetta per  l’approvazione dell’ipotesi di piattaforma di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale Gas-Acqua, che  ha dato l’opportunità alle Organizzazioni Sindacali di categoria, di confrontarsi con i lavoratori sul  presente della società rispetto alla complicata fase di discussione che i soci, pubblico – la Regione  Calabria – e privato – Acque di Calabria Spa – stanno affrontando al fine di dirimere le controversie su  Sorical. Confronto i cui esiti incideranno evidentemente sul futuro stesso della società e dei lavoratori  che potrebbero indirizzare anche percorsi importanti sul riordino del Servizio Idrico Integrato  Calabrese.  

Preoccupazione e incertezza dei Lavoratori in qualche modo mitigata dalla recente sottoscrizione di  un Protocollo di intesa, avvenuta nel mese di febbraio tra la Regione Calabria, il management di Sorical, Filctem, Femca, Uiltec a salvaguardia sia degli attuali livelli occupazionali di Sorical, e sia al  mantenimento delle attuali condizioni contrattuali esistenti. Un atto di fondamentale importanza  politica e di chiarezza, per le OO.SS. quello assunto dalla Regione Calabria con la firma del protocollo  d’intesa, in un contesto in cui la confusione è tanta, seppur nella oggettiva complessità della fase che  sta attraversando il riordino del servizio idrico Calabrese anche alla luce dei costi dell’energia che  rischia di indebolire enormemente il già fragile sistema. 

L’impegno dell’ente Regionale verso la direzione della pubblicizzazione di Sorical e la tutela  occupazionale, pur essendo un evidente, tangibile riconoscimento di attenzione nonché valorizzaione  delle professionalità e del know how della forza lavoro attualmente operante in Sorical, non può  considerarsi un segnale pieno di certezza rispetto all’idea che l’ente ha del Servizio Idrico Integrato Calabrese. 

Tanti sono i dubbi che si celano dietro alla dichiarata volontà Regionale di voler fare della Sorical pubblica piuttosto che del nuovo soggetto che si costituirebbe, qualora non si dovesse sbloccare la  trattativa per l’acquisizione delle quote del socio privato, una multiutility capace di unire alla gestione  del servizio idrico anche quello relativo ai rifiuti.  

 Inoltre, è evidente che anche l’accelerazione impressa dall’Autorità Idrica Calabrese nello scorso  dicembre che ha previsto l’affidamento “temporaneo” della gestione del servizio a valle della  fornitura all’ingrosso dell’acqua potabile, che rimarrebbe in capo a Sorical o all’eventuale nuovo  soggetto, alla ex Cosenza Acque trasformata in Acque Pubbliche della Calabria,pone per noi non  pochi ulteriori interrogativi. 

Quale sia il piano industriale del soggetto gestore, quale siano le modalità di passaggio dalle gestioni  esistenti al nuovo soggetto sono solo alcuni degli interrogativi che aspettano risposte. Dubbi che si  caricano purtroppo di significato se le notizie che giungono rispetto alla capacità amministrativa  dell’Ente di Governo d’Ambito sono quelle che abbiamo recepito nelle scorse ore.

Il mancato accesso – si spera solo momentaneo – ai circa 105 milioni di Euro nell’ambito del bando  Ministeriale del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims) da 313 milioni di euro,  volte ad investire su una infrastruttura fragilissima, quale quella idrica Calabrese, è una di quelle notizie  che impone alle parti coinvolte una approfondita e tempestiva riflessione in vista della scadenza del  prossimo 30 giugno data entro cui formalizzare il soggetto unico pena la perdita delle ulteriori risorse del Pnrr. 

Riflessione che ha come obiettivo di far dialogare i diversi soggetti coinvolti, tra i quali vi è sicuramente  il Sindacato, in qualità di portatore di interessi dei lavoratori del settore e dei cittadini Calabresi, al fine  di affrontare in una discussione concreta, pragmatica, ad ampio spettro, preferibilmente condivisa  nell’obiettivo di dotare la Calabria ed i Calabresi di un servizio idrico di qualità con tariffe adeguate. (rcz)

 

Sanità, Sorical e Pnrr, Occhiuto fa il punto della situazione sui dossier

Il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha fatto il punto della situazione sui tanti dossier che sta seguendo, tra cui la questione Sacal, Sorical, sanità e emergenza profughi.

Proprio sulla questione Sacal, il Governatore ha reso noto che il volo A/R Reggio Calabria-Milano – che nei piani della compagnia Ita doveva essere soppresso dal 24 marzo – sarà garantito, «se non dal 24 marzo, nei giorni a seguire»

Sempre sul tema degli aeroporti, il Governatore ha ribadito il suo interesse nei confronti degli scali di Reggio Calabria e Crotone, in quanto «è importante – ha spiegato Occhiuto – che questi scali abbiano una loro vocazione».

«Per Reggio – ha spiegato ancora – stiamo lavorando anche nella direzione di rimuovere le limitazioni che impediscono alle compagnie low cost di volare su Reggio».

Spazio poi alla Sanità: «ho scoperto, nei giorni scorsi – ha detto – che ci sono alcuni medici che sono prossimi alla pensione e che non vorrebbero andare in pensione ma restare in servizio. Ho detto ai miei dirigenti “se noi abbiamo bisogno di medici perché non trattenere quelli che vogliono rimanere”. Allora ho fatto fare una circolare ai commissari per dire che i medici che vogliono restare in servizio possono farlo fintantoché non avremo altri medici per sostituirli».

Occhiuto, poi, ha detto di essersi accertato «sullo stato di relazione del Piano Operativo, che è il programma per la sanità» e ha ricordato che «abbiamo aperto tre ospedali che dovranno essere aperti anche dopo l’emergenza», che è stato fatto il Piano dei presidi di assistenza territoriale, che sono in totale 91 e che è stato fatto «nei termini».

«Una volta tanto il governo ha dovuto prolungare i termini per altre Regioni che non erano pronte, la Calabria invece aveva inviato tutte le schede relative a questo investimento del Pnrr» ha detto ancora Occhiuto.

Sul debito Sanitario, il presidente della Regione ha spiegato che ci saranno delle novità, e che «abbiamo messi su una procedura per accertare il debito nella sanità entro il 31 dicembre 2022» e che «faremo un gruppo di lavoro all’interno del Dipartimento e altri gruppi di lavoro, coadiuvati anche dalla Guardia di Finanza grazie un emendamento che riuscii a far passare nel Decreto Fiscale, nelle diverse aziende sanitarie per accertare la quantità del debito, come non è mai stato fatto in dodici anni di commissariamento».

Al lavoro, poi, per trovare la copertura «per prorogare i contratti per il personale medico, paramedico e amministrativo che ha lavorato nei centri vaccinali» e che «sto trovando risorse anche per stabilizzare chi ha titolo a essere stabilizzato dopo aver offerto il proprio contributo nell’emergenza».

A seguire, il Governatore ha parlato della questione Sorical e della vicenda dell’Autorità Idrica Calabria, di cui «me ne occuperò nei prossimi giorni», in quanto è «inaccettabile».

Occhiuto ha ricordato di aver detto «sì all’assemblea dei sindaci che volevano utilizzare una società da loro costituita, Cosenza Acqua poi chiamata Calabria Acqua, per gestire la distribuzione dell’acqua, ho detto sì perché c’era un bando, React Eu, al quale potevano partecipare solo le Regioni che avevano un soggetto attuatore, altrimenti avremmo perso delle risorse. Sapete com’è andata a finire? Abbiamo perso lo stesso le risorse perché l’Autorità idrica non è riuscita a fare bene il progetto. È una cosa inaccettabile».

Su Sorical, invece, Occhiuto ha ricordato che «c’è una trattativa col socio privato questa multinazionale francese alla quale abbiamo chiesto di andare via e eccedendo tutte le quote a 1 euro. Ci sono banche tedesche che hanno ignorato le quote di questa multinazionale che non vorrebbero consentirlo» e che «ho detto loro che entro 15 giorni devono dirci qual è la loro opinione rispetto a questa vicenda perché sull’idrico noi dobbiamo avere una società che si occupi sia delle grandi adduzioni sia della rete di distribuzione dell’acqua sia del ciclo integrato, perché stiamo perdendo tante occasioni per ammodernare il nostro sistema idrico anche con fondi del Pnrr e questo la regione non se lo può consentire».

Occhiuto, poi, ha annunciato di aver denunciato che «c’è 1 miliardo e 100 milioni di risorse che vanno ancora rendicontate e ho chiesto ai direttori generali di darmi il quadro delle risorse che vanno riprogrammate», anche perché altrimenti «le perdiamo».  Infatti, «stanno arrivando le prime schede, e sto valutando anche queste perché ho chiesto al governo di poter riprogrammare le risorse che non si riescono a spendere entro il 31 dicembre e potrebbero andare perdute su qualche opera strategica, di cui la Calabria ha grande necessità».

Sull’emergenza rifugiati Ucraini che scappano dalla guerra, Occhiuto ha riferito di essere stato nominato commissari «così come ha fatto per le altre regioni per gestire questa fase di emergenza» e ha ricordato che la Regione ha fatto delle delibere «per ospitare queste persone che scappano dalla guerra nei nostri borghi e anche per le spese di prima necessità».

«Ci sono assessori che sono in continuo contatto con il Dipartimento nazionale della Protezione Civile per coordinare tutti questi sforzi».

«Mi sono anche – ha proseguito – di iniziative per favorire il microcredito per i disoccupati e per le microaziende. Stiamo preparando una delibera in questa direzione. Del Programma operativo dei fondi comunitari 21-27, su questo dossier siamo avanti rispetto ad altre regioni».

Sulla depurazione, il Governatore ha dichiarato che «la Calabria dovrebbe depurare 134.000 tonnellate all’anno di fanghi – che poi sono quelli che inquinano il mare se non depurati – ma ne depura soltanto 34.000. Anche questo è inaccettabile». (rcz)

Sorical, Lo Schiavo: Le acque calabresi svendute a banche d’affari

Il consigliere regionale di De Magistris PresidenteAntonio Lo Schiavo, ha presentato una interrogazione a risposta immediata per conoscere lo stato di avanzamento dell’iter progettuale per il rifacimento dello schema idrico dell’Alaco; se Sorical Spa, stante lo stato di liquidazione, è nelle condizioni di garantire la distribuzione delle risorse idriche alla città di Vibo Valentia e ai comuni serviti dalle sue reti e quali iniziative la Regione intende assumere per garantire una gestione pubblica delle acque calabresi.

«L’interrogazione – ha spiegato il consigliere Lo Schiavo in premessa – prendeva le mosse dalla grave emergenza idrica che aveva colpito la città di Vibo Valentia, nonché diversi comuni della provincia vibonese e della Piana di Gioia Tauro, a seguito di una frana di grave entità ma, nel complesso, intendeva richiamare l’attenzione sullo stato della Sorical e sulla sua effettiva capacità di assolvere alle funzioni cui è chiamata».

Lo Schiavo ha poi richiamato la recente audizione del commissario liquidatore di Sorical, Cataldo Calabretta, in Commissione di vigilanza.

«Il commissario – ha ricordato Lo Schiavo – ha, con molta franchezza, affermato che la società è allo stato incapace di far fronte alle emergenze e che i cittadini sono destinati a subire ancora numerosi disservizi. La società non ha quindi la forza per fare interventi anche perché il socio privato non ha intenzione di ricapitalizzare o intervenire con nuove risorse. È giusto che i calabresi sappiano che Sorical è ostaggio di una banca, con sede in Irlanda, di proprietà di un fondo governativo tedesco e che ogni possibilità di rendere pubbliche le acque calabresi è, di conseguenza, in mano ad una società controllata da un governo estero. Questa è una cosa estremamente grave di cui la politica deve farsi carico anche per accertare le responsabilità di chi ha permesso che l’acqua calabrese venisse svenduta a banche d’affari che oggi condizionano la possibilità di dare seguito alla volontà popolare sancita dal referendum sull’acqua pubblica».

Dopo la risposta del vicepresidente Giusy Princi, che ha elencato una serie di finanziamenti destinati ad interventi di manutenzione della rete adduttrice dell’acquedotto Alaco, è arrivata la controreplica di Lo Schiavo.

«Questi – ha detto riferendosi alle somme citate dalla Princi – sono solamente numeri che non tengono conto del fatto che Sorical è impantanata in una controversia giuridica che la rende incapace di portare avanti qualsivoglia investimento. In più su di essa grava la Spada di Damocle del Sistema integrato delle acque che tante perplessità sta suscitando. Tali numeri – ha concluso Lo Schiavo – non possono pertanto tranquillizzarmi: sono investimenti che al momento esistono solo sulla carta mentre Sorical appare come un gigante paralizzato. La politica ponga al centro il problema della gestione pubblica delle acque in Calabria senza rimandare ulteriormente». (rrc)

 

A Lamezia un focus su Sacal e Sorical

Domani pomeriggio, al Grand Hotel di Lamezia Terme, alle 14.45, è in programma un focus su Sorical e Sacal organizzato dal consigliere regionale del Pd Raffaele Mammoliti, per discutere della difficile fase che stanno attraversando Sacal e Sorical.

La gestione degli aeroporti e dell’acqua in Calabria richiede solerzia e soluzioni adeguate. Si tratta di settori cruciali e fondamentali per il futuro della nostra Regione e soprattutto di grande interesse collettivo, in quanto attengono a diritti fondamentali della persona che, per troppo tempo, in Calabria sono stati poco tutelati e non resi pienamente effettivi. 

Per tale ragione l’incontro si propone, attraverso l’ascolto di attori importanti e di esponenti del mondo sindacale, l’obiettivo di calibrare al meglio l’azione politica e legislativa del gruppo Pd del Consiglio regionale al fine di arrivare a soluzioni concrete, condivise ed efficaci. 

All’incontro esprimeranno il loro punto di vista Santo Biondo, Segr. Generale Uil Calabria, Nino Costantino Segr. Generale Filt Cgil Calabria, Salvatore Mancuso Segr. Generale Ust Cisl Magna Graecia, Francesco Gatto Segr. Generale Filctem Cgil Calabria.  Interverrà inoltre Ernesto Alecci, Consigliere regionale Pd, mentre concluderà i lavori Nicola Irto, Capigruppo Pd Consiglio regionale della Calabria.     

 

Regione incontra Sorical e sindacati: Nei prossimi giorni protocollo d’intesa per tutelare i posti di lavoro

Nei prossimi giorni, sarà sottoscritto un protocollo d’intesa volto a tutelare e salvaguardare i posti di lavoro. È quanto è emerso dall’incontro tra la Regione, Sorical e i sindacati, che si sono riuniti in Cittadella regionale per affrontare le vicende relative al personale dipendente in forza alla Sorical.

Presenti, il capo di gabinetto del presidente della Regione Calabria, Luciano Vigna, il liquidatore di Sorical, Cataldo Calabretta, il segretario regionale della FilctemCgil Calabria, Francesco Gatto, il segretario regionale della FemcaCisl Calabria, Pompeo Greco, e il segretario regionale della Uiltec Calabria, Vincenzo Celi.

Nella «definizione delle questioni in essere tra Regione Calabria e Acque di Calabria S.p.A. per quanto concerne l’acquisizione delle quote e la pubblicizzazione della So.Ri.Cal S.p.A. – si legge nel documento – è fondamentale non disperdere le professionalità e il know how accumulati in quasi vent’anni di attività da parte del personale da sempre impegnato in ogni fase della gestione operativa quanto di interfaccia amministrativa, rappresentando un patrimonio da salvaguardare in un’ottica di mantenimento nonché rinnovamento del servizio idrico regionale».

«Laddove – continua la nota – si dovesse verificare l’acquisizione e la pubblicizzazione della Sorical con eventuale passaggio della forza lavoro nella costituenda multiutility regionale, le parti firmatarie si sono impegnate a mantenere e garantire senza soluzione di continuità occupazionale per il personale della Sorical, con le attuali condizioni contrattuali, economiche e normative». (rcz)

d’Ippolito (M5S) contesta ipotesi del rientro di Sorical

Il deputato del Movimento 5 StelleGiuseppe d’Ippolito, ha contesto l’ipotesi del rientro di Sorical, definendola una «soluzione balorda, come la fusione tra gli ospedali Pugliese e Mater Domini».

«Mi spiace spezzare l’entusiasmo politico che ha accompagnato la recente nascita di Acque Pubbliche della Calabria, che nelle intenzioni dovrebbe fondersi con Sorical, se questa passasse in mano alla Regione»

«Quell’entusiasmo è del tutto ingannevole. Infatti, la cessione delle quote di Veolia, socio privato di Sorical – ha proseguito – ammesso che accetti la banca Depfa che le ha in garanzia, comporterebbe, insieme al saldo dei debiti, un’ulteriore spesa per i cittadini calabresi e il mancato recupero, da parte della Regione, degli importi degli investimenti non eseguiti. Tutto ciò per rianimare una società decotta e prepararla ad assorbire e dilapidare i fondi del Recovery».

«Il metodo delle fusioni per incorporazione – ha osservato il parlamentare del Movimento 5 Stelle – è un classico della Calabria, come abbiamo potuto vedere per il connubio forzato dell’ospedale di Catanzaro con il policlinico universitario Mater Domini, a pieno svantaggio del primo. Per la gestione del servizio idrico regionale si vuol copiare lo stesso schema, in modo da far uscire Sorical dalla porta e consentirle di entrare dalla finestra, sostenendo i relativi costi con parte delle risorse pubbliche finalizzate, invece, a garantire l’acqua a tutti i calabresi».

«Nel silenzio generale, soltanto il Movimento 5 Stelle – ha concluso D’Ippolito – da tempo batte il chiodo su questo problema, su queste operazioni balorde, suggerendo la strada della gestione pubblica del servizio idrico tramite società partecipata dai Comuni e dalla Regione, ma senza la zavorra di Sorical». (rp)