VIBO – Al Museo d’Arte Limen la personale di Enzo Aiello

Sabato 13 novembre, nella “Galleria Nera” del Museo Lìmen di Vibo Valentia, alle 18, s’inaugura la mostra Il mosaico, la pittura e il mare di Enzo Aiello.

L’artista vive da tempo a Roma ed è frequentemente in giro per il mondo, dove le sue opere si ritrovano in collezioni tanto pubbliche che private. Nonostante ciò orgoglioso delle sue origini vibonesi, ha sempre mantenuto saldi legami con la sua terra, a questa ispirando le sue creazioni, in cui, nella suggestione delle immagini e dei colori, se ne ritrovano luoghi, valori, cultura, identità. 

Con questa mostra Aiello propone una selezione di lavori, che rappresentano una retrospettiva di oltre venticinque anni di carriera, in cui la sua creatività prende forma attraverso l’utilizzo di varie tecniche espressive quali mosaico, pastello, pittura ad olio. 

Memoria, poesia, vivida bellezza: è la narrazione di Enzo Aiello che il pubblico potrà ritrovare nelle sue opere, che si potranno visitare fino al 28 novembre. (rvv)

VIBO VALENTIA – La manifestazione “Il mare è vita”

Domani pomeriggio,  Vibo Valentia, alle 18, a Palazzo Gagliardi, è in programma la manifestazione Il mare è vita, organizzato dal Club per l’Unesco Vibo Valentia e dall’Associazione Aps MedExperience, inaugurando, così, il Decennio delle scienze del mare.

Le Nazioni Unite, infatti, hanno dichiarato il 2021 – 2030 il Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile, mirando a mobilitare la comunità scientifica, i governi, il settore privato e la società civile intorno a un programma comune di ricerca e di innovazione tecnologica per un oceano pulito, sano, predicibile nelle sue condizioni attuali e future, sicuro, sostenibile, trasparente e fonte di ispirazione.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Vibo, Maria Limardo, sarà presentato il libro Le meraviglie sommerse della Calabria a cura di Paolo Palladino ed edito da Rubbettino editore.

Intervengono Paolo PalladinoFlorindo Rubbettino, editore, Ilario Treccosti, commissario Ente Parchi Marini Regionew Calabria, Michelangelo Iannone, direttore scientifico Arpacal. Modera Maria Loscrì, presidente Club per l’Unesco Vibo Valentia.

All’input del Club per l’Unesco di Vibo Valentia e dell’Associazione APS MedExperience hanno risposto, con entusiasmo e determinazione, lo stesso Comune di Vibo Valentia, con i suoi assessori Vincenzo Bruni e Daniela Rotino, l’Arpacal, con il direttore scientifico Michelangelo Iannone, Acli Terra, nella direzione regionale di Giuseppe Campisi e, infine, ma non certamente da ultimo, l’Ente Parchi Marini della Regione Calabria, guidato dal Commissario Ilario Treccosti il quale, con un incipit ante litteram presentava il testo Meraviglie sommerse della Calabria, curato da Paolo Palladino ed edito da Rubbettino, sostenendo che «la pubblicazione sulle meraviglie delle coste e dei mari calabresi è il punto di partenza di un percorso che l’Ente per i Parchi Marini ha avviato per far conoscere, apprezzare, tutelare e valorizzare la straordinaria biodiversità degli ambienti marini e costieri della Calabria: uno scrigno che per essere custodito occorre, prima di tutto, che sia conosciuto e preservato per le generazioni future».

A testimonianza dell’impegno profuso dalla società civile nel proporre e testimoniare la visione e l’interpretazione della realtà odierna, saranno presenti gli artisti Amalia Alia, Lilla Calello, Alfredo Campagna, Antonello Cardona, Vera Console, Antonella Fortuna, Michele Lo Bianco, Antonio Salvatore Maio, Marianna Nadile, Alberto Polistena, Giuseppe Procopio.

Il 10 e 11 novembre la Carovana Antiracket e Antiusura arriva a Limbadi e Vibo Valentia

La Carovana Antiracket e Antiusura, il progetto Economie di Libertà di Libera e Fondazione Nazionale Interesse Uomo, faranno tappa a Limbadi e Vibo Valentia il prossimo 10 e 11 novembre.

La Carovana, infatti, da qualche settimana percorre le vie della Basilicata e della Calabria, fermandosi in luoghi simbolo, piazze e scuole, per incontrare gli esponenti del mondo istituzionale e produttivo, i professionisti e i cittadini, per favorire il dialogo, il confronto, per recepire da vicino e direttamente le istanze di chi inciampa o rischia di inciampare nelle rete del racket e dell’usura e per dire «ci siamo, ecco come possiamo aiutarti».

La tappa di Limbadi, prevista per il 10 novembre alle 16, nei locali dell’Università della Ricerca, della Memoria e dell’Impegno “Rosella Casini”, organizzato con il Coordinamento Provinciale di Libera Vibo Valentia, prevede un incontro dal titolo Legalità: una rete da costruire.

Intervengono Roberta Lulli, Prefetto di Vibo Valentia, Camillo Falvo, Procuratore di Vibo Valentia, e Mons. Attilio Nostro, Vescovo della Diocesi di Mileto, Nicotera, Tropea. L’intento dell’iniziativa è parlare delle attività del progetto e per siglare due importanti protocolli di intesa con la Procura di Vibo Valentia e con la Prefettura della provincia vibonese per rafforzare la rete territoriale di supporto al progetto. 

Nella tappa di Vibo, organizzata in collaborazione con UE.Coop- Unione Europea delle Cooperative, coordinamenti Calabria e Basilicata, prevede un incontro dal titolo In cammino per la libertà. Cooperanti di legalità. Previsto l’intervento in video conferenza del Presidente nazionale UE.Coop, Gherardo Colombo.

Il progettoEconomie di Libertà” vive sulla consapevolezza che sia fondamentale fare rete, unire le forze, mettere insieme competenze e conoscenze e mettersi a disposizione in ogni momento per recepire una richiesta di aiuto. Lo fa con l’attivazione del numero attivo 24 ore su 24: 393.8860940;  e lo fa entrando nei territori per favorire il dialogo, il confronto, per recepire da vicino e direttamente le istanze di chi inciampa o rischia di inciampare nelle rete del racket e dell’usura e per dire ‘’ci siamo, ecco come possiamo aiutarti’’. (rvv)

Leggere&Scrivere: l’impegno sociale del campione Massimiliano Rosolino

Del successo della kermesse di Vibo Valentia Leggere&Scrivere si è già detto, si vuol porre l’accento su un’importante testmonianza sociale d’un campione dello sport. Massimiliano Rosolino, che ha partecipato alla rassegna per presentare il suo libro Il campione ha raccontato il suo impegno per il sociale spiegando che i proventi del suo libro andranno a favore dell’Associazione italiana Sindrome di Pitt-Hopkins, dialogando con Daila Miceli alla presenza del piccolo Davide e dei suoi genitori.

«Questo libro – ha detto Rosolino – nasce per raccontare la storia di Davide, un bambino che conosco da 4-5 anni, che mi ha stupito perché anche senza avere superpoteri ha dimostrato di essere un vero supereroe. Questa è un po’ una metafora della vita, dove non per forza chi nasce con un tetto un po’ più comodo sulla testa può riuscire a fare tutto quello che di bello la vita offre. Tutto il ricavato è devoluto all’Associazione italiana Sindrome di Pitt-Hopkins e sono certo che questo contribuirà ad aiutare i 50 bambini speciali che ne sono affetti in Italia».

Sul suo impegno per il sociale, Rosolino ha detto: «Sono un Dolby surround, faccio da megafono. È una responsabilità buona che sento in quanto personaggio pubblico e che mi dà una grande carica. Cosa mi ha dato Davide? Il sorriso soprattutto. Vederlo fare le scale, mettere il piede destro davanti al sinistro e riuscire a salire un gradino dietro l’altro mi emoziona perché parliamo di un bambino che fino a poco tempo fa era destinato a mangiare con un sondino e a stare su una sedia a rotelle. Ecco, questo ti fa capire veramente che questo messaggio non andrebbe solo amplificato ma portato in uno stadio o ad un pubblico molto più ampio». (rvv)

Festival “Leggere&Scrivere”: a Vibo Valentia ha trionfato la Cultura

Si conclude con un bilancio largamente positivo il nono Festival Leggere&Scrivere di Vibo Valentia: ha trionfato la Cultura (quella con la C maiuscola). A dimostrazione che qunado c’è competenza, passione e voglia di farsi promotori di cultura, il risultato non può essere che il successo di una manifestazione che, per la nova edizione, ha cambiato – con grande intuito – la location.

Una quantità di eventi elevatissima, che nulla ha tolto alla qualità degli ospiti e dei confronti. L’arte esplorata in ogni sua forma.  Quest’edizione del Festival Leggere&Scrivere ha coinvolto ancora una volta tutta la città e il resto della regione, tenendo alta per cinque giorni la bandiera della cultura partendo da Vibo Valentia. Dal cinema allo sport, dalla musica alla letteratura passando per l’attualità, è stato un viaggio attraverso tutti questi mondi che i numerosi partecipanti hanno compiuto con occhi incantati e pieni di meraviglia.

L’appuntamento cardine del pomeriggio nell’ultima giornata del Festival ha visto ospite (in collegamento telefonico per un problema personale) l’ex presidente dell’Anm Luca Palamara, che ha parlato del libro scritto con Alessandro Sallusti, Il Sistema, quel sistema – definito da molti «marcio» – di spartizione delle nomine all’interno della magistratura in base all’appartenenza alle varie correnti. Incalzato dal giornalista Antonello Piroso, l’ex magistrato ha sostenuto di avere sentito l’esigenza di fare «un’operazione verità, dal di dentro, per squarciare il velo di ipocrisia che regna nella corporazione». Palamara ritiene di avere compiuto un tentativo di «de-ideologizzare quel sistema, per cercare di portare la magistratura all’indipendenza. Per spezzare questo meccanismo – ha aggiunto – l’unica soluzione è procedere al sorteggio per il conferimento degli incarichi. Oggi anche il referendum dimostra che il tema giustizia è stato sdoganato e l’attenzione dell’opinione pubblica è elevata». Ma davanti alla domanda cruciale di Piroso («se non l’avessero “beccata”, avrebbe continuato a fare quel che faceva?»), Palamara ha risposto riportando ancora la sua esperienza dall’interno e ribadendo la necessità di procedere con la riforma. L’incontro è stato infine impreziosito dalle considerazioni di Giuseppe Cricenti, magistrato consigliere della Corte di Cassazione.

Nelle altre sale, spazio al racconto di due figure esemplari del mondo dello sport con la presentazione dei libri Il pugilatore – Viaggio intorno a Sonny Liston di Amleto De Silva e Valentino Rossi, il tiranno gentile di Marco Ciriello. Due sportivi, Liston e Rossi, con destini diversi, personalità e stile di vita completamente differenti ma accomunati dal desiderio di raggiungere i massimi traguardi nelle rispettive discipline sportive: la boxe e il motociclismo. Liston è un “nero” che vive nell’America razzista e classista degli anni Cinquanta e Sessanta e dopo un’infanzia difficile diventa un delinquente di paese e finisce in carcere. Proprio lì impara la boxe. Fu campione mondiale dei pesi massimi dal 1962 al 1964 per poi essere spodestato dal più famoso Muhammad Ali. Scelta impopolare per De Silva quella di raccontare un personaggio che non è mai stato amato e accettato dalla vita e dai poteri forti, una sorta di “ultimo degli ultimi” che tiene in piedi un modo di guardare al mondo dello sport che non è quello odierno concentrato invece sulle luccicanti figure di calciatori alla moda e dal fisico perfetto. Anche Marco Ciriello ha sentito la responsabilità di consegnare al lettore una narrazione di Valentino Rossi, l’eroe dei nostri giorni, che ha dominato la scena del motomondiale negli ultimi 25 anni, non banale, e lo ha definito con l’ossimoro «tiranno gentile» per far comprendere quanto sia stato lungimirante e determinato al punto da condizionare le scelte di tutto il suo ambiente. Ecco perché ora che ha deciso di smettere di correre, come ha comunicato pochi giorni fa, si può dire che si chiude un’era e che «nessuno – ha aggiunto Ciriello – potrà essere come lui e neppure potrà ambire ad essere un suo erede».

Nel pomeriggio sono andati in scena svariati incontri: Anna Pititto ha presentato “Pigghiati carta e pinna e scriviti: canti e tradizioni popolari  del vibonese, nell’opera di Maria Meli” con Giacinto Namia; Andras Nemeth ha presentato Un codice illustrato e due storie parallele tra Italia e Ungheria con Maria D’Andrea; Marialuisa Veneziano ha presentato In punta di piedi. Come la musica mi ha salvato la vita con Gaja Lombardi Cenciarelli; Vittorio Correale ha presentato 97 storie. Vere, possibili o altamente improbabili”con Caterina Calabrese; Valerio Corzani Geometria dell’incanto con Luigi Tommaso Achille; Giuseppe Catozzella con Italiana; Massimo Maugeri con Il sangue della montagna; Benedetta Gargano con L’invenzione della felicità e Laila Perciballi con Anziani. Diritti e tutele senza età. Chiusura in musica con Il cielo in una stanza, Ambulance song e altre canzoni che salvano la vita, e con la bellissima esibizione dell’Orchestra Bandao lungo il corso principale della città. (rvv)

VIBO – Il festival Leggere&Scrivere ha commemorato la violinista vibonese Greta Medini

È con il concerto del duo composto da Gabriele Pieranunzi (violino) e Antonello Cannavale (pianoforte), che il Festival Leggere&Scrivere di Vibo Valentia ha commemorato l’arte della straordinaria violinista vibonese Greta Medini, a cinque anni dalla scomparsa.

Un programma, quello offerto dalla kermesse, intessuto di richiami, di intersezioni, di emozioni, di vivida rappresentazione della rivoluzione del linguaggio cameristico operata da Mozart e Beethoven.

Un concerto memorabile, che ci rende debitori di gratitudine perenne nei riguardi di uno dei più celebri violinisti del nostro tempo, Gabriele Pieranunzi (primo violino solista del Teatro San Carlo di Napoli) e del formidabile pianista Antonello Cannavale.

La serata, introdotta dal Maestro Giovanni Puddu, curatore della sezione “Greta à jamais”, ha catalizzato la religiosa attenzione del folto pubblico del Festival. Due capolavori sonatistici di Beethoven, un lavoro di capitale importanza come la Sonata K 304 di Mozart, nonché le dodici variazioni beethoveniane sul tema “se vuol ballar, signor contino”, tratto dalle “Nozze di Figaro” dello stesso Mozart, ci hanno raccontato, una volta di più, come la Musica d’arte rappresenti un elemento costitutivo essenziale del dialogo tra i saperi e le culture che è la quintessenza del Festival “Leggere&Scrivere” dall’anno della sua fondazione. (rvv)

VIBO – Nesci: Passi avanti per il nuovo ospedale

La sottosegretaria per il Sud, Dalila Nesci, ha espresso soddisfazione per l’esito del tavolo istituzionale convocato dal Prefetto di Vibo, Lulli, per affrontare i nodi irrisolti relativi alla realizzazione del nuovo ospedale di Vibo Valentia.

«Nella riunione sono stati compiuti dei passi in avanti significativi, già domani è prevista una riunione ristretta tra Regione e Provincia e il tavolo sarà riconvocato il primo dicembre» ha reso noto la sottosegretaria, sottolineando che «è necessaria la massima cooperazione per sbloccare l’opera e far sì che possa essere consegnata in tempi rapidi alla comunità del vibonese».

«Dopo anni di stallo – ha concluso – è necessario realizzare il nuovo ospedale non solo per garantire ai cittadini di Vibo una struttura ospedaliera adeguata, ma anche per rafforzare tutto il sistema sanitario calabrese». (rvv)

VIBO – Festival Leggere&Scrivere, narrativa e lotta alle mafie nella seconda giornata

Successo per la seconda giornata del Festival Leggere&Scrivere di Vibo Valentia, in cui si è parlato, in particolare, di narrativa e lotta alle mafie.

A dare il via alle attività il dibattito La Calabria nell’informazione nazionale: ribaltare il punto di vista, alla presenza del giornalista di Repubblica Giuseppe Smorto. In contemporanea, Ignazio D’Angelo ha presentato La tradizione letteraria sulla prostituzione sacra a Locri Epizefiri, mentre Lisa Iotti ha parlato del suo libro 8 secondi. Viaggio nell’era della distrazione.

A seguire Flavio Massarutto con Mingus, Emilio Bisignano con Piccolo Manuale di Alfabetizzazione finanziaria, Nella Matta con Le donne nella storia della Calabria e le Scritture femminili con Melissa Panarello e Alba Battista. Quindi Vincenzo de Angelis con Il carretto dei gelati e altri racconti, Sante Guido e Giuseppe Mantella con La scienza in aiuto dell’arte.

Quindi è stata la volta di Giovanni Arena con Benvenuti in economy class. Le mie avventure da 9,99 per viaggiare in giro per il mondo. Nell’evento, realizzato in collaborazione con l’Associazione Valentia, l’influencer da 256mila follower ha svelato alla platea i trucchi più semplici per viaggiare a basso costo chiarendo come lo spirito debba essere quello della scoperta: «Si deve avere una certa flessibilità – ha detto – non scegliere la meta in base ai desideri ma in base alla convenienza».

«Io – ha aggiunto – sono semplicemente me stesso, condivido ciò che mi piace e non ho mai smesso nemmeno durante la pandemia. Semplicemente ho continuato a viaggiare in maniera virtuale, ho preso il mio hard disk e ho tirato fuori tutti i video che avevo. In estate, poi, quando è stato possibile riprendere a viaggiare, ho girato per tutta Italia alla scoperta di luoghi insoliti, ed ho capito quant’è importante e bello il nostro Paese».

Maria Maiolo in le Vite spezzate ripercorre la storia di Filippo Ceravolo, giovane vittima innocente di ‘ndrangheta e della coraggiosa battaglia per la giustizia portata avanti dal padre Martino e da tutta la sua famiglia. «Se andiamo nelle piazze e nelle scuole – ha detto Martino Ceravolo – lo facciamo per voi giovani, perché chiunque potrebbe incappare, com’è successo a Filippo, in un fatto di cronaca da innocente».

«E dopo che ciò accade – ha proseguito – servono a poco le lacrime da coccodrillo. Bisogna intervenire prima, scegliere sempre da che parte stare, andare nelle scuole e parlare ai ragazzi, anche affrontando lunghi viaggi a proprie spese se necessario. Io in questo ci metto tutto me stesso, ed è un rischio che ho deciso di prendermi proprio per poter dire ai ragazzi che si può e si deve cambiare».

A seguire ancora interessanti appuntamenti con Giovanna De Sensi Sestito e Stefania Mancuso (Il Lametino. Dal paesaggio osservato al paesaggio antico ricostruito); Simonetta Taccone (Secreti. Studi e riflessioni su di un antico manoscritto); Francesco Basile (Storia della Cucina Italiana a Fumetti); la Presentazione di Non è mai troppo tardi, un progetto del Centro Regionale di Ricerca Sperimentazione e Sviluppo del Cpia di Catanzaro – Rete Calabria.

Quindi la presentazione di Figlia della guerra di Maria Murmura Folino nell’ambito della quale il procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, Camillo Falvo, ha ricevuto un riconoscimento per il suo impegno a favore della legalità e della giustizia da parte dell’Associazione pro Fondazione Antonino Murmura. È stata poi la volta di Danilo Chirico e di Storia dell’antindrangheta e di Eliana Iorfida con Il figlio del mare.

Carmine Abate, lo scrittore calabrese di origini arbëreshe ha portato il suo contributo letterario con un appuntamento pomeridiano molto partecipato. Numerosi i lettori che hanno assistito con attenzione al dialogo tra l’autore e la moderatrice Daila Miceli alla scoperta del libro Il Cercatore di Luce (edito da Mondadori). Ultima pubblicazione di Abate, frutto di mesi di lavoro e ricerca: un’appassionante storia famigliare intrecciata con l’avventura artistica ed esistenziale di un grande pittore, ambientata in luoghi di struggente bellezza: dal Trentino di Arco e della Scanuppia fino al Maloja e poi alla Sila.

«Un romanzo sui luoghi, tanti luoghi. Non c’è solo la Calabria esattamente come nella mia vita non c’è solo la Calabria. Racconto una storia dei giorni nostri intrecciata con la vita di un pittore realmente esistito Giovanni Segantini. Della mia terra racconto la montagna silana e San Giovanni in Fiore». A fare da filo conduttore con le precedenti pubblicazioni è la protagonista e il suo messaggio: «si tratta di una donna anziana, la Moma di origini calabresi ma trasferita in Trentino. Lei è l’esempio di cosa vuol dire vivere per addizione, cioè prendere il meglio dei tanti luoghi in cui hanno vissuto senza pregiudizi o riserve».

 Gianfranco Scarfone ha presentato Frodi. Confessioni di un repressore; Sandro Scoppa La casa del nonno; Danilo Gatto I Canti della Tonnara; Silvana Costa Sono innamorato di Pippa Bacca. A chiudere la giornata l’emozionante reading di Franco Arminio Franco Lettera a chi non c’era. Parola dalle terre mosse(rvv)

VIBO – Si è alzato il sipario sul Festival Leggere&Scrivere

Si è alzato il sipario, a Vibo Valentia, sulla nona edizione del Festival Leggere&Scrivere, dall’evocativo sottotitolo “Dialoghi per ripartire”.

Presenti, all’inaugurazione, l’assessore comunale alla Cultura, Daniela Rotino, che ha spiegato come il Festival rappresenti «il punto focale di “Vibo capitale del libro”», il presidente del Sistema Bibliotecario e sindaco di Monterosso Calabro, Vibonese Antonio Lampasi, che ha sottolineato «l’alta valenza del Festival nel panorama culturale calabrese e la grande importanza del Sistema bibliotecario nel garantire massimo impegno affinché la cultura sia tutto l’anno ed in ogni luogo».

I direttori artistici ed organizzatori, Gilberto Floriani e Maria Teresa Marzano, hanno voluto ringraziare in maniera sentita tutti gli sponsor, che con donazioni grandi e piccole «ci hanno permesso di essere qui», ed in particolare la famiglia Caparrotta-Miceli, che con uno slancio non comune ha messo a disposizione i locali per la nuova location. Una location nata dalle necessità «ma che – è stato l’auspicio di Floriani – potrebbe rivelarsi una grande occasione per la città. Perché è bellissima, è un moderno centro culturalez».

«E perché – ha aggiunto Marzano – bisogna uscire dalla fissità delle nostre idee, aprirsi alle novità, che come in questo caso sono straordinarie». La stessa “padrona di casa”, Daila Miceli, ha ricordato che «l’importante  è che ognuno metta a disposizione ciò che ha, ciò che può». Infine il maestro Antonio La Gamba ha illustrato le installazioni e le esposizioni che hanno trasformato la sede del Festival in una vera e propria galleria d’arte.

Tra i partecipanti,  il presidente della Commissione di Vigilanza della Rai Alberto Barachini, che ha rimarcato la necessità di «raccontare una Calabria e una Vibo Valentia migliore. E quale occasione più adatta – ha evidenziato – di una manifestazione culturale come il Festival Leggere&Scrivere per riscoprire questo orgoglio, ma stavolta senza pregiudizio».

Il presidente della Commissione di Vigilanza ha, poi, ricordato l’importanza della lettura specie in questo periodo di pandemia «in cui molti, per solitudine, si sono avvicinati al libro»; ed ha ricordato il ruolo della Rai in passato e quello che deve avere in futuro: «Insegnare ai giovani non ad usare i nuovi mezzi ma a dominarli». Alla fine, un auspicio ed una convinzione: «Lettura e cultura sono il confronto che ci serve. È da qui che possiamo ripartire».

Nel corso della giornata, poi, il senatore Pietro Grasso, intervistato dal giornalista della Gazzetta del SudArcangelo Badolati, ha ricordato Paolo BorsellinoGiovanni Falcon, in occasione della presentazione del suo libro Paolo Borsellino parla ai ragazzi, edito da Feltrinelli.

«Gioviale, empatico, generoso. Così era Paolo Borsellino. Un magistrato, un uomo, che non si risparmiava mai nel lavoro come nella vita» ha raccontato Grasso, spiegando che «Borsellino fu il primo ad offrirmi la sua collaborazione quando mi trovai a studiare le carte del Maxiprocesso».

«Mi diede i suoi appunti – ha ricordato – con tutti i riferimenti per trovare ciò che cercavo tra montagne di faldoni. Mi rese il lavoro molto più facile. “È pronto l’esplosivo per me”, mi disse una volta che c’incontrammo a Roma. In quel momento ho avuto la consapevolezza che andava incontro alla morte sapendo che la sua sorte era già segnata, come un destino al quale non ci si può sottrarre. Questo è bene farlo sapere ai ragazzi affinché comprendano il senso di quel sacrificio, fatto non da eroi ma da persone normali che hanno creduto nelle loro idee fino al punto di rimetterci la vita».

Dall’analisi di Grasso emerge la figura di un magistrato dalla grande umanità ma al tempo stesso rigoroso, protagonista, con Giovanni Falcone, di una delle pagine più importanti della storia della giustizia italiana.

«Il Maxiprocesso fu un banco di prova superato – ha spiegato Grasso –. Lo Stato in tutte le sue componenti portò i risultati sperati ma nessuno si aspettava che quel processo avesse quel successo con 19 ergastoli e migliaia di anni di carcere. Da quel momento, però, quello che doveva essere l’avvio di un percorso nuovo, suscitò una dura reazione contro quei magistrati che ne furono protagonisti».

«A volte – ha aggiunto – ho la sindrome del sopravvissuto, perché le persone in trincea accanto a me sono state colpite e spesso ho provato un grande senso di colpa perché le stragi sono state la conseguenza del successo del Maxiprocesso. Beh se non ci fosse stato tutto quello, se io non avessi collaborato a quel successo, forse loro sarebbero ancora vivi».

«Questo è terribile – ha concluso – ma mi faccio forza razionalizzando perché, conoscendoli, so che non avrebbero mai smesso mai di fare ciò che hanno fatto. Tuttavia resto convinto che se Falcone e Borsellino non fossero stati uccisi, oggi avremmo un’Italia migliore». (rvv)

VIBO – Tutto pronto per il 9° Festival Leggere&Scrivere

Prende il via domani, a Vibo Valentia, a Palazzo Miceli, la nona edizione del Festival Leggere&Scrivere, intitolata Dialoghi per Ripartire.

«Questa manifestazione porta, dopo un anno di sosta dovuta al Covid, a riprendere con nuova energia, nuove idee e nuovi spazi. L’obiettivo è di coinvolgere ancora di più la città per offrire mostre di qualità, con giovani emergenti e artisti affermati uniti dalla passione e dal senso etico del loro lavoro perché l’arte è di tutti» ha spiegato il curatore Antonio La Gamba.

Dopo l’inaugurazione prevista per le 10.30, si comincerà con gli incontri: tra i tanti ospiti, l’ex presidente del Senato Pietro Grasso che parlerà ai ragazzi delle figure di Falcone e Borsellino; lo storico inviato di guerra del Tg1, Paolo di Giannantonio, aprirà una prospettiva quanto mai attuale sull’Afghanistan; il direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano tratteggerà il profilo di Ronald Reagan; il critico e autore televisivo Carlo Freccero si concentrerà sugli effetti “mediatici” della pandemia.

E, poi, ancora numerosi autori per un viaggio tra storia e attualità. Chiusura in musica, alle 21, con il concerto di Patrizia Laquidara, accompagnata da due musicisti che si alterneranno alle chitarre e al basso.

Spazio poi all’arte, con le numerose esposizioni ospitate all’interno degli spazi di Palazzo Miceli: per la fotografia, ci saranno gli scatti in bianco e in nero di Mario Greco, associata alla presentazione del libro Gente di Calabria, mentre per la pittura ci sono la personale di Maria Grazia Iannuzzo, dal titolo LockdownSilvestro Bonavenutra con Interni d’artista.

Per la sezione scultura, Maria Vignarolo con MigrantiAntonio La Gamba con l’orafo Pietro Topia, (una mostra piccante) Omaggio alla cecia. Sorprendenti le creazioni de Gli artisti della Bottega: Antonio Cardona con The Masks, Alberto Polistena con L’ultimo scacco, Angelo Lo Torto con Illustrazioni, Norbert Breitenstein con Mattanza.

Ed ancora mostra su Dante di mail art con artisti internazionali curata da Maya Lopez Muro. Il maestro La Gamba terrà, inoltre, un laboratorio di metalxilografia con i ragazzi della consulta studentesca. (rvv)