Il consigliere regionale e capogruppo del Movimento 5 Stelle, Davide Tavernise, ha chiesto che la Regione intervenga «per un funzionamento, più efficiente ed efficace, della struttura commissariale regionale, dedicata alla mitigazione del rischio idrogeologico, visto lo spreco di risorse pubbliche sull’intervento di messa in sicurezza del centro abitato, e di località Sambucina, nel Comune di Luzzi».
«Indichi, poi – ha aggiunto – una data per l’ultimazione dei lavori e soprattutto, quali iniziative intende intraprendere in merito alle irregolarità, segnalate dalla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio, in località Sambucina, e alla frana occorsa nell’aprile del 2021 nel centro storico di Luzzi».
«Con Decreto Commissariale n. 232 del 2016, veniva disposta– ha proseguito – l’aggiudicazione definitiva degli interventi di mitigazione del rischio di frana, e di messa in sicurezza, del centro abitato, di località Sambucina e di località Castagna, nel Comune di Luzzi, per un importo pari a circa 1 milione di euro. Per assicurare il più opportuno raccordo, tra la struttura Commissariale ed il Comune di Luzzi, nelle azioni da intraprendere, e per la realizzazione dell’intervento, veniva, poi, disposta la sostituzione del RUP, inizialmente nominato, al fine di attuare l’intervento, ritenuto urgente e indifferibile».
«Dopo l’esecuzione dei lavori sono emerse, però, irregolarità presso i siti oggetto degli interventi. A seguito di un fitto carteggio, durante il quale è stato anche segnalato, – ha detto ancora – che per i lavori eseguiti dal Comune di Luzzi non era stata chiesta alcuna preventiva autorizzazione, con una nota del giugno 2020 la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio, per la provincia di Cosenza, in ordine alle opere eseguite in prossimità della Chiesa, ed ex Monastero, di Santa Maria della Sambucina, sottoposta a vincolo monumentale, e sui terreni circostanti, vincolati con Decreto Ministeriale del 19 maggio 1988, ha constatato definitivamente “l’inadeguata mitigazione dei lavori eseguiti sine titulo in area sottoposta a vincolo, e conseguente imposizione di parziale rimessa in pristino dello stato dei luoghi e realizzazione di ulteriori opere di mitigazione”. Parte dei lavori eseguiti nel centro storico di Luzzi nel 2017 sono crollati nel mese di aprile 2021, e tutt’oggi persiste una frana».
«Appare, dunque, evidente la mancanza di controllo – ha concluso Tavernise – sugli interventi, effettuati nel Comune di Luzzi, dall’Ufficio del Commissario Straordinario delegato per la mitigazione del rischio idrogeologico nella Regione Calabria. Mancanza per la quale oggi occorre intervenire, al fine di rendere più efficiente ed efficace la struttura commissariale regionale, e per completare gli interventi di cui la Decreto Commissariale n. 232 del 2016». (rrc)