Aal via la tariffa irrigua unica del Consorzio di Bonifica della Calabrial via la tariffa irrigua unica del Consorzio di Bonifica della Calabria

Al via la tariffa irrigua unica del Consorzio di Bonifica della Calabria. È il risultato raggiunto dall’incontro, in Regione, tra i rappresentanti del Consorzio di Bonifica della Calabria, le Associazioni Agricole Professionali e l’assessore Regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, per condividere i criteri per l’individuazione della nuova tariffa per il prelievo d’acqua dagli impianti irrigui consortili.

La nuova tariffa unica regionale comporterà una diminuzione rispetto alle tariffe adottate in nove degli undici comprensori dei consorzi accorpati ed un lieve aumento nei due restanti comprensori, comunque mitigato. Sono state infatti definite agevolazioni per Imprenditori Agricoli a Titolo Principale e per Coltivatori Diretti (35%), nonché per tutti gli utenti in generale (10%), che opteranno per il pagamento in unica soluzione.

L’incontro, fortemente voluto dall’assessore Gallo, è stato promosso a seguito delle preoccupazioni sollevate dalle Organizzazioni Professionali di Categoria in merito alle ripercussioni che l’aumento che alcune tariffe avrebbero potuto avere sulle aziende agricole, già gravate da notevoli difficoltà economiche.

Nel corso della discussione, il Consorzio ha illustrato la necessità di garantire un gettito sufficiente a coprire i costi di gestione degli impianti, sottolineando l’importanza di armonizzare le tariffe sull’intero territorio regionale per superare le sperequazioni esistenti.  Le Associazioni Agricole hanno presentato le loro proposte per mitigare l’impatto economico sui produttori, evidenziando il ruolo fondamentale del settore agricolo per lo sviluppo regionale.

Grazie alla mediazione dell’assessore Gallo ed all’impegno di tutte le parti coinvolte, si è giunti ad un accordo per la rimodulazione delle tariffe agricole. Le Organizzazioni Professionali, nel ribadire l’importanza della riforma e il ruolo fondamentale del Consorzio, hanno condiviso unanimemente il percorso sostenuto per il raggiungimento della tariffa unica regionale, raccomandando al Consorzio di continuare nella repressione degli abusivi e nella emersione completa di tutte le superfici agricole effettivamente irrigate.

Inoltre, l’assessore Gallo ha assicurato il prosieguo dell’impegno da parte della Regione Calabria nel sostenere la riforma fortemente voluta dal Presidente Occhiuto, che si avvia ad affermare un modello unico in Italia a cui dovrà dare seguito una diminuzione delle spese correnti e l’ottimizzazione dei servizi, ma che comunque, sta iniziando a dare i primi frutti.

L’incontro si è concluso con la comune volontà di proseguire il dialogo e la collaborazione per affrontare le sfide del settore agricolo per concentrarsi sulla valorizzazione delle risorse idriche regionali in modo efficiente e sostenibile anche attraverso la modernizzazione e l’adeguamento delle infrastrutture. (rcz)

L’OPINIONE / Candeloro Imbalzano: Su sanità il PD sa fare solo battaglie di retroguardia

di CANDELORO IMBALZANOLa manifestazione di sabato del PD a Catanzaro sulla sanità calabrese, nella quale si sono notate più bandiere di partito che presenze fisiche di cittadini, è la più tangibile dimostrazione della sua attuale, totale mancanza di proposta politica in ordine ai problemi più delicati ed atavici della nostra regione. 

Si è trattato di un modesto tentativo di mettere in discussione gli encomiabili e titanici sforzi messi in campo in questi tre anni dal Presidente Occhiuto e dalla maggioranza di centrodestra di risollevare la drammatica condizione ereditata in un settore da decenni notoriamente  malridotto. Dopo anni di colpevole ed innegabile malgoverno del centrosinistra – per tutti, i guasti prodotti dal 2015 al 2020 dalla maggioranza a trazione Oliverio –, in previsione della prossima campagna elettorale, si arriva al paradosso di inscenare forme stantie di protesta, nel velleitario esperimento  di offuscare con un banale polverone, la memoria dei calabresi, che certo non hanno dimenticato la stagione dei bilanci orali, del Commissari incompetenti e dell’assoluta inattività politica ed amministrativa del centrosinistra incapace di  ovviare alla paralisi delle procedure burocratiche per la costruzione dei nuovi ospedali, a partire da quello sulla Piana, a cui il Governatore attuale ha dato una brusca e concreta accellerazione.

Sulla Sanità, occorre anzitutto onestà intellettuale! La politica, tutta la politica, sui decenni di guasti, di incapacità, di omertà, di favoritismi ed i omissioni,  ha responsabilità enormi, attenta come è stata a soddisfare fameliche clientele elettorali, avvalorare sprechi in tutte le direzioni, (basti ricordare i  costosi  macchinari inutilizzati per favorire i privati), inventare spesso primariati di fatto e responsabili di strutture semplici e complesse, anche laddove non vi erano le condizioni minime sul piano professionale, penalizzando la meritocrazia a tutti i livelli, con un utilizzo devastante di imponenti risorse e  la presenza asfissiante di poteri più o meno forti e di lobbies inattaccabili.

Era inevitabile che i Governi sarebbero approdati al Commissariamento della Sanità della nostra Regione, subita per primo, lo ricordi il PD, dal già presidente Loiero. 

Oggi, invece di organizzare fumose sceneggiate in piazza, lo stesso partito farebbe bene a recitare anzitutto il suo “mea culpa”, accompagnando, almeno sulla Sanità,  il Governatore Occhiuto e la sua  maggioranza del  Consiglio Regionale, nella meritoria e positiva opera di riportare progressivamente il settore ad una condizione di normalità, come già certificato dal ministro competente per alcuni segmenti di attività.

Al contrario, i dirigenti PD avviano di fatto la campagna elettorale su un terreno per loro assai scivoloso ed insostenibile, dimentichi dello stato fallimentare della loro azione amministrativa a partire dalle città capoluogo ed in particolare  dalla città di Reggio. 

Invece di occuparsi, in quest’ultimo scorcio di consiliatura, dei drammatici problemi con cui sono costretti a fare quotidianamente i conti i reggini, lascito di oltre dieci anni di insipienza, improvvisazione e generale incapacità amministrativa, il Sindaco si abbandona a reiterati  lamenti sulle mancate deleghe alla Città Metropolitana.

Meno male che ha imputato al suo compagno di partito ed ex ministro  Del Rio la manchevolezze di una legge da essi voluta e proposta,  non dimenticando che, tra il 2015 ed il 2020, ha avuto 5 anni per rivendicare all’ex presidente Oliverio ed ottenere quanto dopo dieci anni  va chiedendo  all’attuale maggioranza, che pure ha avviato nei mesi scorsi  il complesso iter amministrativo per la loro definitiva concessione. (ci)

[Candeloro Imbalzano è già presidente della Commissione “Bilancio, Attività Produttive e Fondi Comunitari” del Consiglio Regionale” ed esponente di “Forza Italia]

A Firenze il Premio Internazionale “Bronzi di Riace”

Avrà luogo mercoledì, 14 maggio, a Firenze, la 24esima edizione del Premio Internazionale “Bronzi Di Riace”, uno dei più prestigiosi e illustri premi nati in Calabria, diventato ormai internazionale. 

La manifestazione si svolgerà all’interno del magnifico e antico “Palazzo Medici”. La dimora, commissionata nel 1444 da Cosimo il Vecchio all’architetto Michelozzo, fu la prima residenza della famiglia Medici, ed è uno dei luoghi simbolo di Firenze non solo per la sua storia e per i suoi capolavori, ma anche per la sua rilevanza cittadina, essa infatti oltre a essere un museo è sede della Città Metropolitana e della Prefettura di Firenze.

Il Premio Internazionale “Bronzi Di Riace”, patrocinato dalla Presidenza del Consiglio Regionale della Calabria e della Toscana e dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria, ha come patron e fondatore il Presidente Giuseppe Tripodi, ed è costituito dal Comitato d’Onore composto dal Vice Presidente Giuseppe Viceconte e dal Direttore della Comunicazione Nuccio Puccio ed ha come Testimonial Paola La Salvia, tenente colonnello della Guardia di Finanza e scrittrice: una guerriera dei tempi moderni, esempio di professionalità e di leadership, simbolo di una eccellenza tutta italiana.

Con questo Premio l’intento del Presidente Tripodi è stato quello di ispirarsi al celebre ritrovamento delle due maestose statue di bronzo risalenti probabilmente al 450 A.C. e riemerse, in seguito al loro ritrovamento nel 1972, dagli abissi del mare antistante le coste di Riace.

Questa manifestazione offre un riconoscimento a quelle persone che nel percorso delle rispettive vite professionali hanno dimostrato di possedere inequivocabilmente i requisiti di valorosi guerrieri. Il Premio Bronzi di Riace mette in luce le eccellenze di donne e uomini, celebrandone il talento e la passione.

Molte le personalità insignite: Sez. Zeus (giustizia e legalità): Dr. Giuseppe Cricenti, Magistrato della Corte di Cassazione, Dr. Raffaele Francesco Gaglianò, Guardia Di Finanza, Cav. Giuseppe Giangrande, Arma dei Carabinieri, Cavaliere di Gran Croce dell’ Ordine al Merito della Repubblica Dr. Franco Marsico, Prof. avv. Antonio Preteroti, Dr. Bruno Strati, Prefetto.

Sez. Atena (strategia militare): Cav. Uff. Stefano Mangiavacchi, V. Presidente Nazionale Onorario Istituto del Nastro Azzurro fra decorati al Valor Militare.

Sez. Ippocrate (salute e medicina): Prof. Massimo Clementi, Professore di Microbiologia e Virologia Professore Emerito, Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, Dr. Michele Accardo, specialista in Ortopedia e Traumatologia, Prof. Bernardo Misaggi, Medico Chirurgo, specialista in Ortopedia e Traumatologia, Prof. Dott. Vincenzo Nicola Telesa, Direttore Dipartimento Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Perugia.

Sez. Biagi (giornalismo e cultura): Dr.ssa Agnese Pini, direttrice del quotidiano “La Nazione”.

Sez. Montessori (formazione e scuola): Arch. Benno  Albrecht, Rettore dell’Università Iuav di Venezia.

Sez. Santa Barbara: Ing. Gregorio Agresta, dirigente generale dei Vigili del Fuoco. Sez. Erodoto (Storia): Dr.Cosimo Ceccuti, storico; Sez. Ermes (commercio e economia): avv. Margherita Amarelli, imprenditrice, Azienda Agroalimentare Geca S.r.l. Di Giovanni Pontieri, Ing. Giovandomenico Caridi, Salvo Iavarone, Presidente Confinternational, Ing. Mario Bruno Lanciano, presidente del Consorzio europeo per la sicurezza di grandi infrastrutture strategiche, architetto Simone Micheli, Pastificio Fabri, Cav.Roberto Vasarri ,manager.

Sez. G. Paolo II (fede e carità): Mons. Luigi Castiello, Fondazione Tommasino Bacciotti, Consolata Lella Golfo, giornalista, pubblicista e Presidente della Fondazione Marisa Bellisario, Norman  Academy, Incorporation No Profit, Dr. Giuseppe Prete, Cancelliere Europeo World Organization of Ambassadors.

Sez. Michelangelo (scultura e pittura): Franco Messina, artista Pittore. Sez. Versace (moda e costume): Eleonora Altamore, fashion Designer.  Sez. Apollo (arte musica): Alessandro Greco, conduttore televisivo e radiofonico, Maestro Giuseppe Lanzetta, direttore d’Orchestra, Maestro Gaspare Maniscalco violinista, liutaio e poeta.  (rrm)

Parte da Siderno la battaglia per un Sud protagonista

È partita da Siderno la battaglia del Partito Democratico per un Sud protagonista in Italia e in Europa per battere le destre. Una battaglia iniziata dalla due giorni organizzata a Siderno dall’europarlamentare del PD, Sandro Ruotolo insieme al gruppo “Socialisti e Democratici” al Parlamento Europeo e che ha visto partecipare un folto pubblico composto da militanti, simpatizzanti e cittadini desiderosi di dare il proprio contributo d’idee per costruire insieme un’alternativa al governo regionale e nazionale

Per l’europarlamentare Ruotolo, infatti, «dobbiamo portare al Parlamento Europeo lo scandalo della sanità calabrese perché c’è una questione di diritti negati ai cittadini e c’è un puzzo insopportabile di mafia, di compiacenza. Serve una strategia europea per i territori fragili e abbandonati e la risposta non è il ponte sullo Stretto, ma riprendere la filosofia del PNRR, quella dell’Europa che investe dove c’è bisogno».

A fare gli onori di casa la sindaca di Siderno (e dirigente nazionale Pd) Mariateresa Fragomeni, fondatrice del circolo cittadino democrat che ha supportato l’iniziativa accogliendo positivamente l’approccio pratico e operativo voluto da Ruotolo «che – ha spiegato Mariateresa Fragomeni – mantiene le proprie promesse, vista l’attenzione costante ai territori, alla Calabria e a Siderno che ha sempre manifestato e continua a dimostrare».

La due giorni, che ha portato Siderno al centro del dibattito politico regionale e nazionale, si è aperta con un dibattito sul tema dell’immigrazione, intesa come fenomeno da governare con umanità e responsabilità, moderato dall’editore de “La Riviera” Rosario Condarcuri. Dopo l’introduzione di Mariateresa Fragomeni, sono intervenuti il segretario cittadino del Pd di Crotone, Annagiulia Caiazza che, ricordando il rapporto di collaborazione instaurato con le Ong, ha detto che «le politiche migratorie vanno regolate, non scansate. Così l’immigrazione è ricchezza culturale ma anche economica», mentre il capogruppo dem in consiglio regionale Domenico Bevacqua ha aggiunto che «nelle politiche migratorie i sindaci non possono essere lasciati soli». Particolarmente toccante l’intervento del parroco Padre Francesco Carlino, missionario in Africa e che per anni ha preso parte alle fasi successive agli sbarchi di migranti al Porto di Roccella Jonica. Dopo aver ricordato le responsabilità dell’Europa per le politiche colonialiste nel continente nero, ha aggiunto che «chi alimenta nazionalismi va a incentivare logiche patologiche di odio. Gesù, alla fine della vita, ci interrogherà sull’amore. Nessun razzista potrà mai eludere la verità ultima del vangelo».

Ha concluso Sandro Ruotolo, dicendo, tra l’altro, che «la prima cosa che dovremo fare, quando arriveremo al governo, è abolire la legge Bossi-Fini e ripristinare quella solidarietà fissata nei principi costituzionali».

Quindi, guardando alla prossima sfida elettorale delle elezioni regionali in Calabria, la dirigente del gruppo Donne Democratiche della provincia di Reggio Calabria Barbara Panetta ha moderato l’incontro sul tema “Per una Calabria libera, giusta e protagonista”, introdotto dalla presidente dell’assemblea regionale del Pd Calabria Giusy Iemma.

E il ruolo trainante del Partito Democratico nella costruzione dell’alternativa al centrodestra di Occhiuto è stato ribadito dalla presidente dell’assemblea provinciale reggina Tania Bruzzese, dal senatore (e segretario regionale del Pd) Nicola Irto e dal dirigente regionale Carlo Guccione, da sempre attento alle tematiche riguardanti la sanità. Quest’ultimo, si è concentrato particolarmente sugli effetti della legislazione speciale «che – ha detto – consegna a un presidente di Regione e Commissario della Sanità calabrese come Occhiuto anche il ruolo di commissario alla costruzione della nuova rete ospedaliera, dandogli in mano una dotazione di un miliardo e mezzo che può essere fonte di consenso e interlocuzioni a un anno e mezzo dalle elezioni, mentre l’emigrazione sanitaria aumenta e quasi il 5% dei calabresi rinuncia a curarsi», aggiungendo che «in Calabria ci sono troppi centri di spesa. La centralizzazione degli acquisti ci farebbe risparmiare almeno 300 milioni di euro, togliendoli agli appetiti torbidi e ‘ndranghetistici».

Il deputato ed ex ministro Andrea Orlando ha rivolto una stoccata al Governo Meloni quando ha detto che «Essere europei al 100% e guardare al Mediterraneo è una cosa; volere rapporti privilegiati con gli Stati Uniti è un’altra perchè per il Sud cambia completamente la prospettiva. L’Africa può essere, invece, una grande risorsa», bocciando la Zes unica che reputa «un modo di rinunciare a individuare delle priorità: trovare indifferenza nelle differenze. Lo stesso ponte sullo Stretto è una Zes unica dal punto di vista metodologico», allargando così il campo sulla costruzione di un’alterativa al governo nazionale tale da assegnare un ruolo prioritario al Mezzogiorno d’Italia.

Questo è stato il tema del dibattito conclusivo della prima giornata, moderato dal segretario del circolo cittadino di Bianco Giusy Falzea e che ha registrato gli interventi della coordinatrice regionale delle Donne Democratiche Teresa Esposito, della consigliera regionale Amalia Bruni, dello stesso Nicola Irto e del capogruppo Pd al Senato Francesco Boccia, mentre il protagonismo del Sud Italia è stato approfondito dall’incontro di apertura della seconda giornata, moderato da Mariateresa Fragomeni e nel quale sono intervenuto il segretario della federazione di Reggio Calabria Antonio Morabito, il presidente del consiglio comunale di Cosenza Giuseppe Mazzuca, l’ex consigliere regionale Luigi Tassone e il deputato e responsabile nazionale del Pd per il Mezzogiorno Marco Sarracino, che oltre a ribadire l’impegno del Pd e della segreteria guidata da Elly Schlein a tenere nella massima considerazione il Sud Italia come assoluta priorità programmatica, ha raccolto le proposte di molti militanti che sono intervenuti.

E la soddisfazione per l’ottima riuscita della due giorni è stata espressa a chiare lettere da Sandro Ruotolo all’inizio dell’incontro conclusivo, moderato dall’editore di Telemia, Giuseppe Mazzaferro. Ha ricordato l’impegno del 40% dei fondi Pnrr per il Mezzogiorno e ha dato notizia dell’appello che il suo gruppo al Parlamento Ue ha condiviso con quello dei Popolari e della Sinistra in cui viene ritenuta intollerabile la crisi di Gaza, accogliendo la proposta della sindaca di Marzabotto, Valentina Cuppi di far partire da lì una grande  manifestazione pro Gaza.

Ha difeso la scelta di votare per il no al riarmo e sì a una difesa comune europea, ribadendo l’importanza del voto ai cinque referendum di giugno e chiudendo con un concetto cardine del Pd: «dobbiamo essere il partito degli elettori e non degli eletti».

Le conclusioni sono state affidate al capodelegazione Pd al Parlamento Europeo, Nicola Zingaretti, che ha scaldato i cuori dei numerosi presenti quando ha esordito dicendo: «sono qui per lanciare un messaggio: c’è bisogno di noi»

. Una vera e propria adunata, la sua, per combattere insieme fino a sconfiggere quella che ha definito la peggiore destra di sempre. «Dobbiamo essere forti e organizzati – ha spiegato – per ricostruire un sentire comune, perché ritorna originale il motivo per il quale facciamo politica: la rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono la dignità della persona».

Dopo aver richiamato più volte i principi fondanti della Costituzione e del Manifesto di Ventotene, ha lanciato l’ennesimo richiamo all’unità delle forze alternative alla destra, puntando «sulla speranza che fa la differenza, che – ha detto – è il motore della partecipazione in un tempo in cui il mondo è precipitato verso l’angoscia senza speranza, il terreno in cui prospera la destra». Sulla sanità ha detto che «la differenza tra noi e chi sostiene la Meloni è che noi pretendiamo che il diritto alle cure si eserciti con la tessera sanitaria; loro con la carta di credito», chiudendo sul ruolo del Pd «che è quello di offrire un’alternativa alla rassegnazione, come facciamo a Siderno e in tanti altri comuni» e «costruire alleanze sociali, riaccendere la speranza di una riscossa popolare per la dignità». (rrc)

L’OPINIONE / Ornella Cuzzupi: La Calabria si rimbocchi le maniche e lavori per il futuro

di ORNELLA CUZZUPI – La presentazione della Relazione di Attività 2024 dell’Osservatorio contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro della regione Calabria che si terrà oggi alle 15 nell’aula Monteleone del Consiglio regionale, non sarà un bollettino di dati e di sterili riflessioni, bensì l’inizio di un percorso che inciderà nel mondo del lavoro Calabrese e nel rapporto tra le varie componenti pubbliche e private per il rilancio della nostra terra attraverso l’idea di un lavoro più giusto e presente.

La scelta operata dall’Osservatorio di parlare direttamente ai territori e fungere da stimolo al pubblico e all’imprenditoria privata è una sfida da vincere ad ogni costo. Come ogni madre fa, e qui il nostro sincero e affettuoso augurio a tutte le mamme, occorre che la Calabria si rimbocchi le maniche per costruire il futuro. Ci riempie di speranze il previsto intervento alla presentazione della Relazione d’Attività di quest’anno del Sottosegretario al lavoro e alle politiche sociali Claudio Durigon che, ancora una volta si affaccia alla realtà calabrese in modo diretto, così come saremo felici della presenza delle Istituzioni e del mondo politico senza distinzioni di sorta. La nostra terra, la nostra gente, i nostri giovani hanno bisogno di lavoro stabile, produttivo per il Paese e di tornare ad aver fiducia nelle Istituzioni. Sono questi gli strumenti per sconfiggere le discriminazioni.  

Alla presentazione sarà presente il presidente del Consiglio Filippo Mancuso, promotore insieme al presidente Occhiuto, dell’Osservatorio contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro.

Dobbiamo a loro se questo Organismo esiste e lavora a pieno ritmo. A loro e a chi in questo progetto ha riconosciuto l’embrione di un qualcosa di diverso, di esclusivamente dedicato al territorio. Parlo degli Enti quali Inail, Inps, l’Ispettorato nazionale del Lavoro, ma anche dei Consulenti del Lavoro, Associazione nazionale tra mutilati e invalidi del lavoro, le organizzazioni sindacali che partecipano, i professionisti che hanno messo il loro tempo al servizio dell’Osservatorio senza alcuna retribuzione. Insomma, un meccanismo che si sta trasformando in una straordinaria macchina che produce impulsi positivi. Speriamo solo che non vi sia chi si metta di traverso e impedisca di realizzare quanto previsto.

Occorre riconoscere all’Unar e al suo Direttore Mattia Peradotto, d’aver saputo cogliere l’occasione di aprire un nuovo fronte contro le discriminazioni attraverso la collaborazione con il nostro Organismo. Collaborazione che, sta entrando nella sua fase più concretamente visibile. Contiamo presto di proporre proprio all’Unar una manifestazione congiunta per la lotta alle discriminazioni. “Un lavoro giusto per una terra più giusta” non è solo uno slogan bensì un programma per il futuro. (oc)

[Ornella Cuzzupi è presidente dell’Osservatorio contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro]

Il dott. Bruno Nardo: Puntare sempre di più sulla chirurgia moderna

Per il prof. Bruno Nardo, direttore della chirurgia “Falcone” all’ospedale di Cosenza e presidente del congresso regionale della Sic, la Società italiana di chirurgia«bisogna puntare sempre di più verso una chirurgia moderna, una chirurgia che guardi allo sviluppo delle tecnologie in sala operatoria, e in particolare la chirurgia robotica e le tecniche mininvasive, al fine di razionalizzare i percorsi di cura dei pazienti, in particolare di quelli fragili, con la multidisciplinarietà, e quindi non soltanto preoperatorio ma anche post operatorio».

Lo ha detto nel corso del congresso regionale dei Chirurghi, svoltosi a Vibo Valentia.

«La Calabria –  ha detto il presidente nazionale della Sic, il professore Massimo Carlini – è una regione in grande crescita culturale chirurgica, e la società italiana di chirurgia ha deciso di spostare dalle grandi città alle periferie geografiche, che non sono periferia culturale, il sapere ed il confronto chirurgico sulle tematiche più attuali».

Due giorni di assise scientifica, con un prodromo dedicato a studenti, specializzandi e infermieri, in cui il tema centrale è stato “La chirurgia tra innovazione e ottimizzazione” è stato sviluppato in quattro sessioni di lavori che hanno affrontato i temi della “Chirurgia del paziente anziano o fragile”, “Update e dibattiti in chirurgia generale”, “Il trattamento della malattia emorroidaria e del prolasso rettale”, “Implementare e razionalizzare i percorsi di cura”.

Un focus è stato incentrato sulla crisi delle vocazioni: sono sempre di meno, infatti, i giovani medici che decidono di specializzarsi in chirurgia.

«È un problema – ha detto il professore Carlini – che sta investendo l’Italia già da qualche anno. Quello del chirurgo è un mestiere pesante e faticoso; è vessato da azioni medico legali, un contenzioso che i giovani non sopportano, non ha una grande retribuzione, non è più considerata com’era in passato la figura del chirurgo, e, inoltre, ci sono poche aspettative di carriera».

Specializzandi in chirurgia che, invece, in evidente controtendenza con il resto d’Italia, stanno arricchendo le corsie dell’ospedale di Cosenza.

«La sinergia tra l’università della Calabria, in particolare il corso di laurea in medicina e tecnologie digitali e l’ospedale “Annunziata” di Cosenza e i vari spoke, gli ospedali della provincia di Cosenza – ha detto il professore Nardo – si sta rivelando veramente importante per lo sviluppo nel campo della sanità calabrese». (rrv)

L’OPINIONE / Giuseppe Falcomatà: La Calabria straordinaria che vogliamo è quella che garantisce il diritto alla salute

di GIUSEPPE FALCOMATÀ – La Calabria straordinaria che vorremmo è quella che riesce a garantire il diritto alla salute dei suoi cittadini.

La Calabria che vorremmo è quella in cui esiste una sanità ospedaliera accessibile a tutti, una sanità territoriale funzionale, un sistema di emergenza – urgenza che non lascia morire nessuno e soprattutto, una sanità che garantisce l’accesso alle cure, anche se non si ha la possibilità di scegliere il medico da cui farsi curare. Perché l’accesso alle cure non può essere un privilegio ma un diritto irrinunciabile per i calabresi, che questo Commissariamento considera cittadini di serie B.

Pensare di risolvere i problemi della carenza di personale con i medici cubani è come tentare di svuotare l’oceano con un cucchiaino. Piuttosto, si lavori affinché i tanti giovani medici calabresi, che rappresentano delle eccellenze in termini di competenze e professionalità, possano tornare nella nostra terra per qualificare il nostro sistema sanitario.

Il messaggio che arriva da questa ‘piazza’ è deflagrante, perché non rappresenta solo delle legittime rivendicazioni, ma racchiude i tanti gridi di dolore di quelle famiglie che hanno vissuto il dramma della malasanità e che quest’oggi sono insieme a noi, non certo per posizione ideologica, ma per ribadire il sacrosanto diritto alla salute. (gf)

 

[Giuseppe Falcomatà è sindaco di Reggio]

PILLOLE DI PREVIDENZA / Ugo Bianco: Assegno di Vedovanza, requisiti, somme e domanda

di UGO BIANCOA determinate condizioni, il titolare di una pensione indiretta o di reversibilità, derivante dalla contribuzione dei lavoratori dipendente, ha diritto al c.d. assegno di vedovanza. È quanto ha chiarito l’Inps con la circolare n. 98 del 6 maggio 1998, che ha recepito la sentenza della Corte di Cassazione n. 7668 del 1996.

Il provvedimento dei giudici ha precisato che l’assegno familiare spetta al coniuge, titolare di pensione ai superstiti, inabile al lavoro, con invalidità totale oppure l’indennità di accompagnamento. La prestazione, in aggiunta sulla rata di pensione di reversibilità, non è automatica, ma prevede l’invio telematico di una domanda. Vediamo più da vicino chi sono i destinatari del beneficio e come richiederlo.    

Quali sono i requisiti? 

Essere titolare di una reversibilità liquidata nel fondo dei lavoratori dipendenti privati e pubblici. Rientrano in queste pensioni: SO (Fondo pensione lavoratori dipendenti); SO-S (Fondo pensione lavoratori dipendenti in convezione internazionale); SO-P (Fondo pensione lavoratori dipendenti della piccola pesca); SO-MIN (Fondo pensione lavoratori cave e torbiere); SO-BANC (Gestione speciale del personale degli enti creditizi):Pensioni di reversibilità fondo volo, elettrici, autoferrotranvieri, esattoria, telefonia, gas, dazio e ex Inpdai.

Ed ancora, la reversibilità Ferrovie dello Stato, PI (dipendenti Inps, Inail), Enpals (lavoratori dello spettacolo) e Inpdap (pubblico impiego); Essere dichiarato “inabile al proficuo lavoro” dai medici Inps. Nel caso di titolare di invalidità civile al 100 % oppure dell’indennità di accompagnamento, non necessita un nuovo accertamento sanitario, Non superare il limite di reddito indicato dalla Tab. 19 “Nuclei familiari composti solo da maggiorenni inabili diversi dai figli, pubblicata dall’Inps in allegato alla circolare n. 65 del 15 maggio 2024 e valida dal 1 luglio 2024 al 30 giugno 2025.

Limite di reddito valido: 

Per redditi familiari fino a 33.274,22 euro l’assegno è pari a 52,91 euro; Per redditi familiari da 33.274,23 a 37.325,55 l’assegno è ridotto a 19,59 euro; Per redditi familiari oltre i 37.325,56 l’assegno non spetta. 

Qual è la decorrenza? 

L’assegno di vedovanza viene erogato a partire dal mese successivo alla morte del coniuge. Se la richiesta dell’assegno viene presentata in ritardo rispetto all’inizio del diritto, gli arretrati possono essere versati, ma solo per un periodo massimo di 5 anni. Il pagamento termina alla fine del mese in cui vengono meno le condizioni per riceverlo, ad esempio in caso di nuove nozze.

Come si richiede?

La domanda va inoltrata all’Inps solo in modalità telematica: Direttamente dal sito web dell’istituto, mediante le credenziali SPID, CIE o CNS; Tramite gli Enti di Patronato che predispongono ed inviano on line la richiesta; Rivolgendosi ai contact center al numero gratuito da rete fissa 803164 oppure allo 06 164 164, a pagamento da rete mobile.

Quali sono i documenti necessari?

Carta d’identità ed il codice fiscale del richiedente; Data di vedovanza; Categoria ed il numero di pensione di reversibilità derivante da lavoro dipendente; Verbale di invalidità civile; Ultima dichiarazione dei redditi (in caso di richiesta degli arretrati i modelli dichiarativi degli ultimi cinque anni). (ub)

[Ugo Bianco è presidente dell’Associazione Nazionale Sociologi – Dipartimento Calabria]

Grande successo per l’evento della Camera di Commercio di RC

Reggio Calabria ha presentato con successo il ricco potenziale turistico del suo territorio, nell’evento svoltosi al Katowice e promosso dalla Camera di Commercio di RC in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana in Polonia.

Obiettivo dell’iniziativa, il posizionamento della città dello Stretto come punto di partenza ideale per sviluppare una proficua cooperazione basata su scambi commerciali e culturali.

L’incontro ha rappresentato un’importante opportunità per gli operatori turistici reggini presenti di illustrare i punti di forza di una destinazione completa e affascinante, aprendo un dialogo costruttivo con rappresentanti istituzionali del Voivodato della Slesia, tra cui la Zona Economica Speciale di Katowice, l’Area Metropolitana dell’Alta Slesia-Zagłębie e il Comune di Katowice, per esplorare concrete aree di collaborazione.

«L’iniziativa ha rappresentato un’occasione per promuovere l’attrattività turistica del territorio reggino – ha dichiarato Antonino Tramontana, presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria – ma anche per aprire un dialogo sulla mobilità e la cooperazione tra le due aree metropolitane, grazie anche ai nuovi collegamenti aerei attivati da e per l’Aeroporto dello Stretto. Katowice ha una zona zes tra le più performanti a livello internazionale e complessivamente il mercato polacco è di grande interesse anche per le nostre attività manifatturiere che esportano lì il  9 % del nostro export complessivo».

Tramontana ha poi sottolineato l’importanza della sinergia tra gli operatori locali: «Abbiamo unito le forze – tour operator, agenti di viaggio, hotel, strutture ricettive, ristoranti, musei, aziende di trasporto e le guide del Parco Nazionale dell’Aspromonte – per promuovere con forza le specificità di Reggio Calabria, creare nuove opportunità e dare un impulso significativo allo sviluppo del nostro territorio».

Piero Cannas, presidente della Camera di Commercio e dell’Industria Italiana in Polonia, ha evidenziato il valore strategico di questa cooperazione: «Reggio Calabria è un esempio perfetto dell’eccellenza italiana, fatta di bellezza, storia e autenticità».

Un focus particolare durante l’evento è stato dedicato all’eccellenza dell’enogastronomia locale: i salumi tradizionali, il pesce spada della Costa Viola, il  caciocavallo di Ciminà, il baccalà di Mammola, la granita di Gerace, i dolci alle mandorle, e ovviamente il bergamotto di Reggio Calabria.

La conferenza ha visto la partecipazione di figure istituzionali di rilievo, tra cui German Carboni, Responsabile dell’Ufficio Commerciale dell’Ambasciata d’Italia in Polonia, Maciej Biskupski, Vicepresidente della Metropoli Alta Slesia-Zagłębie, Mateusz Rykała, Vicepresidente della Zona Economica Speciale di Katowice, e Magdalena Kolka, Vicecapo dell’Ufficio Investitori della Città di Katowice.

Un’attenzione specifica è stata riservata al collegamento aereo diretto tra Katowice e Reggio Calabria, operativo da ottobre 2024 grazie alla sinergia tra Sacal – Gestione Aeroporti della Calabria e l’Aeroporto di Katowice. I dettagli della rotta e le sue promettenti prospettive sono stati illustrati da Monika Krzykawska (Marketing Manager, Aeroporto di Katowice), Mauro Bolla (Direttore Commerciale, SACAL) e Alicja Wójcik-Gołębiowska (Country Manager Cee & Paesi Baltici, Ryanair), che ha dichiarato: «Vediamo un grande potenziale nel collegamento Katowice – Reggio Calabria, inaugurato lo scorso autunno. Questa rotta ha riscosso successo fin dal primo volo e ci auguriamo di continuare a offrire questo e altri collegamenti italiani da Katowice nelle prossime stagioni, sostenendo così il turismo e le relazioni commerciali».

Presente all’evento anche una delegazione di operatori turistici reggini già impegnati nella valorizzazione di un’offerta organizzata con particolare riferimento ad esperienze e prodotti turistici cultura e outdoor, attraverso il progetto della Camera di commercio “Reggio Calabria Welcome”.

Sono stati proprio questi operatori a curare uno specifico focus di presentazione del territorio metropoltano e delle innumerevoli risorse turistiche da scoprire, articolando esempi di tour  organizzati per la scoperta del territorio metropolitano e presentando lo stesso territorio metropolitano quale wedding destination. 

L’evento ha registato la partecipazione di circa 70 stakolder, tra istituzioni, stampa specializzata, T.O. e wedding planner, che hanno dimostrato grande entusiasmo per il nostro territorio e le sue innumerevoli bellezze ancora poco conosciute.

L’evento si è concluso con un proficuo momento di networking tra operatori polacchi e italiani, con l’obiettivo di gettare solide basi per una cooperazione stabile e concreta tra i due territori. (rrc)

L’OPINIONE / Giuseppe Falcomatà: Necessaria una revisione legge Delrio sulle Città Metropolitane

di GIUSEPPE FALCOMATÀ – Dopo undici anni occorre aprire una riflessione sulle funzioni delle Città Metropolitane.

Lo sforzo massimo delle Città Metropolitane sui fondi Pnrr, sta portando grandi risultati perché siamo quasi al 90 per cento di rendicontazione per quanto riguarda i progetti, la cui realizzazione deve vedere la luce entro il 2026. E, nonostante penso che la ‘legge Delrio’, dopo undici anni, abbia bisogno di una revisione, per rendere l’amministrazione della Città Metropolitana più centrata alle priorità dei territori, penso anche, che tanti limiti di un modello che va perfezionato, sono dovuti ad una mancanza di rispetto del livello interistituzionale, che non permette una completa e compiuta gestione dei servizi pubblici.

Per esempio, parlando di intermodalità ed intermobilità, nel caso di specie, a Reggio Calabria, dopo aver qualificato e potenziato il parco mezzi della nostra società di trasporti, qualora volessimo aggiungere una corsa o una tratta, per rendere più efficiente e più connesso il servizio ai territori, non potremmo farlo perché il contratto di servizio è in capo alla Regione che, spesso, non è responsiva rispetto alle esigenze di servizi erogati dalla Città Metropolitana.

Indispensabile una riforma, dunque, per poter lasciare il segno attraverso iniziative solide e che ci permettano di immaginare e realizzare città che possano avere un respiro prolungato nel tempo e quindi, che vengano riconosciute per la visione con la quale sono state pensate, piuttosto che solo attraverso interventi amministrativi legati temporalmente al mandato elettorale.

Perché questa stagione, di grandi investimenti e ingenti risorse economiche relative al Pnrr, non tornerà più, e pertanto dovremo essere in grado di sfruttare questo passaggio storico attraverso un ente intermedio, qual è la Città Metropolitana, in grado di essere funzionale e adeguato alle sfide dei prossimi anni. (gf)

[Giuseppe Falcomatà è sindaco di Reggio]