Si chiama Armonie d’Arte Spring-Portoni aperti a Catanzaro, il nuovo progetto lanciato da Armonie d’Arte, guidato da Chiara Giordano, una iniziativa del progetto collaterale Porti aperti di musica, danze e parole, che ha animato domenica scorsa il centro storico di Borgia.
«Si tratta – ha spiegato Chiara Giordano – di un progetto speciale del Festival, che vuole contribuire a ripristinare la dimensione del dialogo culturale tra le persone, un modo lieve ma fecondo di incontrarsi nel segno di una comunità in grado di riconoscersi nell’identità territoriale, anche dei propri spazi e, nello stesso tempo, di aprirsi alle istanze artistiche, intellettuali e sociali del tempo attuale globale».
«I “portoni”, quindi – ha aggiunto – sono quel luogo privato e pubblico insieme, chiuso nell’interno di dimore individuali ma anche aperto alla collettività della strada o della piazza o di quant’altro di comune. Armonie d’Arte Festival, sin da questo inverno, lavorerà invitando la comunità della città capoluogo, scelta appunto per la ricchezza di portoni di valore storico ed estetico, a collaborare per costruire insieme, attraverso le associazioni e quanti vorranno dare il proprio contributo, quest’occasione di rinnovata civiltà».
A Borgia, intanto, con Portoni aperti di musica, danza e parole, all’interno del portone storico di Palazzo Calogero, si sono incontrati artisti, storici, intellettuali, esperti del territorio e persone amanti dell’arte e della cultura. Ha aperto il pomeriggio la talentuosa giovane flautista Maya Palermo con una musicalità di rara raffinatezza nonché già strumentalmente matura, per proseguire poi con gli interventi coreutici di Filippo Stabile e Janaina De Oliveira, che hanno appassionato tutti con una gestualità intensa, vivace ed elegante insieme.
Le performance si sono alternate tra i momenti di parole e quindi all’intrigante approfondimento di Salvatore Guerrieri, giornalista, scrittore ed esperto del territorio dell’istmo, le riflessioni sociali sul valore della “terra” in Calabria ieri ed oggi da parte del giovane storico Salvatore Bullotta e, ancora le simpatiche note degli appassionati ed esperti delle tipicità gastronomiche della Calabria, ovvero il professore Stefano Alcaro e l’avvocato Francesco Bianco, che hanno lanciato l’idea di un network strutturato di tipicità locali.
È intervenuto anche Armando Vitale che ha parlato di storia e contemporaneità per un futuro sostenibile di questa regione. Non è mancato il saluto del sindaco Elisa Sacco, puntuale nel sottolineare il valore della cultura per ogni tipo di sviluppo territoriale e, infine, Danilo Gatto, esperto di musica popolare, e i polistrumentisti Andrea e Alessio Bressi, che hanno chiuso la serata in un clima musicale sorridente e festoso. (rcz)