di SANTO GIOFFRÈ – Non è che bisogna possedere le facoltà di Tiresia per comprendere le gravose parole, pronunciate con il sorriso e, a volte, sfottendo gli avversari, del Presidente Occhiuto. Nel suo messaggio mediatico, volto, ovviamente, a raggiungere direttamente il pubblico plaudente e confuso (perché, che serve interessarsi a sapere?)… ha parlato della drammaticità in cui versa la sanità calabrese e ha parlato a mamma perchè nuora intenda.
Non potete imbrattarmi di codardia. Io, appena saputo del decreto emanato per il reperimento dei Medici Cubani, ho spifferato a mezzo mondo i veri motivi per cui Occhiuto è stato costretto a ricorrere a questo strumento, senza alcun timore di smentita. Due i motivi: una parte, la paura per l’imminente catastrofe e, dall’altra, mettere al riparo, sotto il profilo legale e politico, il suo status.
La conferma di quanto testè affermato, è venuta a galla dalla sua stessa bocca, quando, tradito da un lapsus tipicamente freudiano, ha citato il drammatico caso di Cirò Marina. Il Governatore sa benissimo che tra un mese la sanità, in Calabria, sarà al collasso. Lui cita, a sua difesa, l’eredità ricevuta: il disastro causato da 12 anni di Piano di Rientro. La stessa cosa che io vado gridando, da 7 anni, e l’addossa, questa responsabilità, al centro-sinistra. Dice, così, una mezza verità, ma, anche, una grandissima, infamante falsità.
I piani di attuazione previsti dal Piano di Rientro, la carne viva insomma, li fece la destra quando, nel 2010, Scopelliti e tal Gianluigi Scaffidi, personaggio multiforme, che, col decreto 18 e 106, (illuminante l’intervista rilasciata nell’ ottobre o novembre 2015), chiusero 18 ospedali e basta! Da lì doveva partire tutto un processo di riorganizzazione, programmazione e, soprattutto, di lotta ai ladri al fine di ricostruire tutti i bilanci delle Asp, dove si verificavano rapine continue, fin dal 2005. Invece, non successe niente.
Nessun risanamento, tanto che la Calabria è l’unica Regione che rimarrà, per sempre, dentro i rigori del Piano di Rientro. Situazione aggravata dal Governo di Matteo Renzi, un vero e proprio Attila per la Calabria, personaggio ignavo, sprezzante. Disinteressato a tutto ciò che accadeva, di disastroso, nella Regione.
Ma, torniamo ad Occhiuto e al suo video, sorridente. Occhiuto s’insedia e, vedendo la succosa carne, chiede e ottiene non solo la fine della diarchia tra Commissario di Governo e Presidente della Giunta, ma, concentrando nelle sue mani tutto il potere in capo alla Sanità, fa una serie di roboanti annunci dove perfonde, a piene mani, la fine dell’emergenza sanitaria e una nuova era di felicità sanitaria.
Fa, anche, altro: Istituisce l’azienda Zero, attraverso la quale, in sostanza, concentra nelle proprie mani, tutto quello che di redditizio rimane della Sanità Pubblica: Concorsi, Contenziosi, Accreditamenti, alta Programmazione, Acquisti nel settore… Cose lodevoli, in Francia, Germania, a Cuba, dove la sanità è bene prezioso e pubblico, però…non in Calabria. Ma… c’è un ma! Quando va a vedere cosa c’è dentro la pignata, si accorge che la cucchiaia miscita solo brodo. Carne non ce n’è più.
Allora, vedendo che tutti i bandi emessi, vuoi perchè fatti male, vuoi perchè nessun medico vuol spostarsi da postazioni pubbliche protette, vuoi perchè il grande amor per la terra natia calabra dura solo il tempo del consumo di un tartufo di Pizzo, Occhiuto si accorge del collasso sanitario imminente, e che tale catastrofico evento, oltre al suo completo fallimento politico, potrebbe portare, anche, alla chiamata di responsabilità sotto tanti profili, visto che lui è uno, due e trino.
Ecco perché l’ accordo col Governo Socialista Cubano, sapendo, anche, che il prossimo Governo amico gli metterà a disposizione gli strumenti legali necessari, con la giusta motivazione che la Calabria è terra di disastro sanitario. Certo, dal suo video, però, scopriamo altro. Qualcosa di terribile: la fine dell cultura politica e sociake del XX sec. Uno stravolgimento dei diritti Costituzionali; la fine dello Stato di Diritto. La sanità è solo un grande mercato! Una merce che si compra e si vende in base alla domanda e all’afferta. Apprendiamo, dalla candida voce del Presidente della Regione Calabria, Occhiuto, che in Italia ci sono delle Agenzie Interinali che offrono Medici a 1500 euro l’ora, per 50.000 mila euro al mese, come se si trattasse di contrattare vacche in un grande mercato. Il Malato, l’Uomo e i suoi bisogni, ridotti a merce. La fine di ogni Umanità. E, aggiunge, che i Medici Cubani, Socialisti e, altamente professionali, costano di meno. Per cui, lui, ha fatto, solo un affare, in fondo…
Io, fin dall’inizio, in difesa della povera gente che muore per mancanza di assistenza, mi sono, subito, espresso favorevolmente al provvedimento. Perchè prima viene la coscienza politica. Ma questo non vuol dire dare un colpo di spugna ai gravi reati penali e umani commessi, negli anni passati, da una banda di criminali. A chi, tra le Istituzioni, li ha protetti e li protegge, a chi pensa che basti salvaguardare il proprio culo e, poi, tornare a fare le porcheria che sempre hanno fatto. Rivoluzione permanente!