di CATERINA RESTUCCIA – Tenace, coraggioso e caparbiamente ben radicato alla sua terra esattamente come i suoi coltivatori e i suoi artefici: è Petrachjana. Un prodotto nuovo e fresco, appartenente ad un generoso affaccio di terra sul mare, su un mare molto singolare, quello della Costa Viola.
Petrachjana è il nuovo prodotto identificatario sia di tutta la Costa Viola che della bella Bagnara, città famosa per i suoi prodotti di mare è, senza dubbio, anche terra madre di prodotti sani e genuini, di frutta dal profumo intenso che solo l’affaccio sul mare può offrire.
Le uve, Prunesta e Greco nero, usate per la produzione del vino sono raccolte dalle mani di quei viticoltori resilienti, che con grande tenacia coltivano e governano a vite gli spettacolari terrazzamenti in faccia allo Stretto di Messina e sul Mar Tirreno.
“Petrachjana è un vino dei terrazzamenti, un vino che dà lustro al territorio, che dà la possibilità a questo territorio di farsi ancora conoscere” secondo quanto aveva già espresso il direttore di GalBatir Fortunato Cozzucoli, ed è anche una novità che rinsalda il già forte rapporto tra Bagnara ed il turismo enograstronomico, come anche sottolinea l’agronomo Rosario Previtera, sottolineando anche una certa forza alcolica con una gradazione importante di ben 14 gradi.
A garantire, inoltre, l’alta qualità del prodotto alla sua presentazione non sono mancati i nomi autorevoli di Confagricoltura di Reggio Calabria Diego Surace e Angelo Politi, che hanno esaltato le caratteristiche del vino e la forza sinergica del territorio per il mantenimento di una risorsa enogastronomica, la quale implementerà il circuito turistico della zona interessata.
Petrachjana è, così, località, da cui prende il nome, ed identità stessa. È il rosso forte ed energico della gente di Bagnara, di un abbraccio naturale di terre che si specchiano nel viola della costa che esse stesse tratteggiano e disegnano.
La caratteristica bottiglia sintetizza nella sua etichetta, in maniera essenziale a tratti di matita come un disegno, il paesaggio calabrese, con colli e dolci vette montane alle spalle e un terrazzamento che dà sulle acque marine. Il rosso carattere si staglia sul basso dell’etichetta che riporta anche la denominazione della Cooperativa Agricola Terre della Costa Viola, gruppo instancabile di viticoltori resilienti e determinati.
A presidenza della Cooperativa vi è Luigi Barilà, mentre vicepresidente è Daniele Lopresto e importante portavoce a curare le operazioni di comunicazione e marketing è Carmelo Tripodi.
Il nuovo vino calabrese e della famosissima Costa Viola si può degustare presso i noti ristoranti della zona come Le Saie, Viginti Unus XXI, Zefiro, Via del Corso Pizzeria Rosticceria, Ristorante Dal Pres, Statiola, Il Pesce Pendolo, Ruggiero Pasta Fresca e Cucina e si può acquistare presso l’enoteca Bacco in Bagnara.
Mentre la distribuzione si sta ampliando fuori zona e fuori regione, la Cooperativa Agricola Terre della Costa Viola sta già pensando ad allargar anche la produzione con l’altra specialità eccezionale di Bagnara che è rappresentata dallo zibibbo.
La terra calabrese, caparbia come tradizione vuole, resiste ed insiste nel portare avanti progetti prestigiosi che offrono immagini e prodotti significativi delle sue aree diversissime, ed, inoltre, non si arrende mai alle intemperie economiche e sociali di territori troppo spesso considerati marginali, e che al invece presentano risorse uniche e ineguagliabili. (cr)







