Armonie d’arte, Toni Servillo incanta il Parco Scolacium con il suo “Raimondo”

È con Raimondo, Vaniloquio non vano di Toni Servillo, che si è aperto, al Parco Archeologico di Scolacium la 22esima edizione di Armonie d’Arte Festival, diretto da Chiara Giordano.

Uno straordinario lavoro di squadra quello realizzato per una produzione di Armonie d’Arte, in prima assoluta, con la presenza di artisti eccezionali.

Il melologo inedito dello scrittore e critico letterario Silvio Perrella, le musiche originali del compositore Vincenzo Palermo, la partecipazione di Alfio Antico con i suoi tamburi siciliani, Maya Palermo solista al flauto, il coro femminile Ensemble Sententie Sonantes diretto da Alexandra Rudakova: una realizzazione perfetta che ha stregato il pubblico di Armonie d’Arte, esultante per la standing ovation finale.

Ha destato notevole suggestione l’opera ispirata dalla figura alta, controversa ma fascinosa, di Raimondo di Sangro, Principe di Sansevero, ricordato per la “sua” eccezionale Cappella con il Cristo velato a Napoli, e simbolo di pensiero libero, laterale, non omologato, non di propaganda, assetato di innovazione.

Raimondo-Toni Servillo prende la parola rivolgendosi a una donna fantomatica, che di volta in volta assume nuovi nomi. Parlandole Raimondo “sale”, cercando “vastità di sguardo”. Prima Sisifo, poi Prospero senza scettro, ma soprattutto Uomo-Cristo, si racconta a fiato perso, squaderna il suo mondo interiore, vela e svela chi sia, cosa voglia, perché per lui sia così essenziale essere liberi, capaci di correggere i propri errori, sempre pronti a rimettersi in gioco. La lingua usata da Perrella lo scolpisce, ne fa un essere sonante, s’insinua nella sua psiche. E da questa lingua parte Toni Servillo per dare voce e corpo sonoro a quello che possiamo definire un pellegrino della libertà d’invenzione. Il grande attore ne segue l’ascesa, punteggiata dal ritmo indiavolato di Alfio Antico, che trae dai suoi tamburi siciliani veri e propri terremoti sonori ed emotivi.

Sale, sale Raimondo fino alla radura da cui ogni cosa è visibile e lì viene preso “da formicolio di canto”. Il compositore Vincenzo Palermo – che dopo una introduzione, quasi viatico ad apertura del lavoro con un tema cinquecentesco su cui innesta un tessuto musicale di fattura tutta contemporanea – traduce questo suo desiderio in coro femminile e lunghe note di flauto; ne fa un isola di meditazione quieta, che anticipa la “discesa” di Raimondo. Lo stesso Servillo asseconda il desiderio della voce di librarsi nell’aria.

Armonie d’Arte Festival ha ripreso il suo luccicante corso per una stagione imperdibile, a detta degli spettatori. (rcz)

Al via Armonie d’Arte Festival

Prende il via questa sera, al Parco Archeologico Scolacium di Roccelletta di Borgia, la 22esima edizione di Armonie d’Arte Festival, diretto da Chiara Giordano.

Ad aprire la kermesse, Toni Servillo in Raimondo, Vaniloquio non vano: un melologo inedito dello scrittore e critico letterario Silvo Perrella, con musiche originali del compositore Vincenzo Palermo, e la partecipazione di Alfio Antico con i suoi tamburi siciliani.

Ad accompagnare, la solista al flauto Maya Palermo e il coro femminile Ensemble Sententie Sonantes diretto da Alexandra Rudakova.

Un lavoro ispirato dalla figura alta, controversa ma fascinosa, di Raimondo di Sangro, Principe di Sansevero, ricordato per la “sua” eccezionale Cappella con il Cristo velato a Napoli, e simbolo di pensiero libero, laterale, non omologato, non di propaganda, assetato di innovazione.

Raimondo di Sangro è universalmente noto come l’ideatore della Cappella Sansevero; e non c’è visitatore della città di Napoli che non senta la necessità di visitare e ammirare il Cristo velato, opera scultorea del Giuseppe Sanmartino. Ma chi era quest’uomo geniale che i dizionari definiscono un inventore? Quali pensieri attraversavano la sua mente? E soprattutto che sentimenti provava per il mondo in cui viveva? Imbattendosi nella Lettera apologetica, pubblicata dal principe nel 1751, Chiara Giordano, direttrice artistica di Armonie d’Arte Festival, è partita da queste domande per commissionare un’opera inedita e originale sul settimo Principe di Sansevero.

Si è rivolta a Silvio Perrella, il quale ha subito accolto questa sorta di sfida, scrivendo un testo in versi che ha del melogogo e dell’oratorio laico, dove Raimondo prende la parola rivolgendosi a una donna fantomatica, che di volta in volta assume nuovi nomi. Parlandole Raimondo “sale”, cercando “vastità di sguardo”. Prima Sisifo, poi Prospero senza scettro, ma soprattutto Uomo-Cristo, si racconta a fiato perso, squaderna il suo mondo interiore, vela e svela chi sia, cosa voglia, perché per lui sia così essenziale essere liberi, capaci di correggere i propri errori, sempre pronti a rimettersi in gioco. La lingua usata da Perrella lo scolpisce, ne fa un essere sonante, s’insinua nella sua psiche.

E da questa lingua parte Toni Servillo per dare voce e corpo sonoro a quello che possiamo definire un pellegrino della libertà d’invenzione. Il grande attore ne segue l’ascesa, punteggiata dal ritmo indiavolato di Alfio Antico, che trae dai suoi tamburi siciliani veri e propri terremoti sonori ed emotivi. Sale, sale Raimondo fino alla radura da cui ogni cosa è visibile e lì viene preso “da formicolio di canto”.

Il compositore Vincenzo Palermo – che dopo una introduzione, quasi viatico ad apertura del lavoro con un tema cinquecentesco su cui innesta un tessuto musicale di fattura tutta contemporanea – traduce questo suo desiderio in coro femminile e lunghe note di flauto; ne fa un isola di meditazione quieta, che anticipa la “discesa” di Raimondo. Lo stesso Servillo asseconda il desiderio della voce di librarsi nell’aria. (rcz)

Il 22 luglio parte Armonie d’Arte Festival

Il 22 luglio, al Parco Scolacium di Roccelletta di Borgia, prende il via la 22esima edizione di Armonie d’Arte Festival, diretto da Chiara Giordano.

Ad aprire la kermesse, una produzione di Armonie d’Arte, in prima assoluta, Raimondo, Vaniloquio non vano, un melologo inedito dello scrittore e critico letterario Silvo Perrella, musiche originali del compositore Vincenzo Palermo, con la voce recitante di Toni Servillo e la partecipazione di Alfio Antico con i suoi tamburi siciliani.

Ad accompagnare, la solista al flauto Maya Palermo e il coro femminile Ensemble Sententie Sonantes diretto da Alexandra Rudakova.

Un lavoro ispirato dalla figura alta, controversa ma fascinosa, di Raimondo di Sangro, Principe di Sansevero, ricordato per la “sua” eccezionale Cappella con il Cristo velato a Napoli, e simbolo di pensiero libero, laterale, non omologato, non di propaganda, assetato di innovazione.

«Con Raimondo – ha dichiarato Silvio Perrella – ho dato voce ai pensieri più intimi di un uomo geniale e complesso. L’ho trasformato in un inventore della propria psiche, prestandogli una lingua serpentina e sonante, fatta di ascese e discese. Ho accompagnato Raimondo, il principe di Sansevero, a decifrare e inventare alfabeti, facendo con lui un rito della conoscenza, dove quel che più conta è l’accettazione della propria insondabile solitudine».

«In questo mio nuovo lavoro –ha evidenziato Vincenzo Palermo – per interfacciarmi al fluido e visionario testo di Silvio Perrella, ho voluto ispirarmi a due grandi figure del passato, Palestrina e Leonardo Vinci, i cui temi si intrecciano con la mia musica in una costante rielaborazione in chiave moderna. Leonardo Vinci, nato a Strongoli, un piccolo comune a nord di Catanzaro, e formatosi a Napoli, ad un anno del termine dei suoi studi fu nominato nel 1719 “maestro di cappella” del principe Sansevero Paolo De Sangro, dando così lezioni di musica al di lui figlio Raimondo, incidendo direttamente sulla sua formazione. Nella musica di Leonardo si ritrova tutta la melodiosità tipica della scuola napoletana sintetizzata in quelle “pratiche” tecniche che l’hanno resa celebre per la qualità e la copiosa produzione».

«Il celeberrimo tema che ho scelto, tratto da un’opera di Vinci – ha proseguito – ne rappresenta degnamente questa sintesi avendo allo stesso tempo una forte connotazione con la musica del luogo. Palestrina, poi, è un fulgido esempio di quel concetto di bellezza inteso come verità e poetica dell’equilibrio, non solo come base della costruzione polifonica rinascimentale ma come base di tutti i saperi. La sete di acquisizione di questi saperi caratterizza il lavoro degli illuministi del ‘700 e Raimondo De Sangro, in questo senso, ne incarna alla perfezione lo spirito».

Alla musica si aggiungerà una sorta di contrappunto ritmico di Alfio Antico, musicista potente ed eclettico, che i tamburi li crea e li suona, e che saluta il pubblico di Armonie d’Arte Festival con questi versi: “Sciuscia ventu. Arrusbigghia li radichi funnuti di sta terra”.

Infine, la direttrice artistica ha reso noto una importante novità: «Il Festival si quadruplicherà e alla programmazione estiva, che resta comunque l’asset principale, si aggiungerà una stagione autunnale, invernale e una primaverile: tutte insieme comporranno “Le quattro stagioni di Armonie d’Arte”, dense di contenuti in linea con il nostro tempo e con il patrimonio del territorio»

Presentate le “Nuove Rotte Mediterranee” di Armonie d’Arte Festival

Nella Sala Oro della Cittadella Regionale, sono state presentate le Nuove Rotte Mediterranee di Armonie d’Arte Festival, giunto alla 22esima edizione e che prenderà il via il via il prossimo 22 luglio.

La kermesse, ideata e diretta da Chiara Giordano, quest’anno farà tappa anche al Parco della Scultura e della biodiversità mediterranea di Catanzaro, la Grangia di Montauro, la Certosa di Serra San Bruno, i teatri di Tropea e Soverato e i borghi di Squillace e Taverna.

«Transiti – ha spiegato Giordano – da intendersi come spostamenti forieri di sviluppo lungo cammini di terre di mare dense di positività, di incontri, di dialoghi, di opportunità. Un mood velato e sotteso ad un’azione festivaliera che continua a voler essere un attivatore di pensiero, un luogo materiale e immateriale dove arte, cultura e luoghi di valore trovano sintesi e armonia».

Transiti, infatti, è la tematica che animerà l’edizione 2022, e che fa parte del macro-tema Nuove Rotte Mediterranee. Dal 22 luglio al 17 settembre, in scena sarà la musica classica, jazz, lirica e di ricerca, danza e teatro contemporaneo, letteratura, arte e performance visiva, e con prime, esclusive, produzioni originali, con il consueto profilo nazionale ed internazionale.

«Dopo 2 anni di molte e diverse criticità – ha dichiarato Giordano – cui comunque il Festival nonostante tutto non si è fermato, e soprattutto ringraziando tutti coloro che a vario titolo hanno compreso e partecipato a consentire questa necessaria resilienza evitando il peggio, oggi si sta lavorando a chiudere una pagina complessa del recente passato, e poter così girare l’angolo guardando al futuro con nuova fiducia e con vecchi e nuovi partner, pubblici e privati».

«Crediamo – ha aggiunto – che attraverso anche una ristrutturazione sostanziale della Fondazione Armonie d’Arte, con una più intensa attività di networking, nonchè con l’attenzione alle nuove dinamiche socio culturali e socio economiche del mercato di settore e di quello generale, in un quadro locale ma anche nazionale ed internazionale, sarà possibile alimentare la sostenibilità e consentire di mantenere una qualità alta del Festival».

Tra gli appuntamenti più importanti, spicca l’apertura del Festival, il 22 luglio, con una produzione di Armonie d’Arte, in prima assoluta, di parola e musica, un melologo inedito di Silvo Perrella, musiche originali di Vincenzo Palermo, con la voce recitante di Toni Servillo, e la partecipazione di Alfio Antico con le sue tammorre, per un lavoro ispirato dalla figura alta, controversa ma fascinosa, di Raimondo di Sangro, Principe di Sansevero, ricordato per la “sua” eccezionale Cappella con il Cristo velato a Napoli, e certamente simbolo di pensiero libero, laterale, non omologato, non di propaganda, assetato di innovazione.

Segue il 23 luglio una delle figure gigantesche del jazz, Charles Lloyd, in quartetto con la partecipazione di Bill Frisell. Quindi il 28 luglio Paolo Fresu con il nuovo progetto legato al documentario di Ferdinando Vicentini Orgnani per la ricorrenza dei 100 anni di Lawrence Ferlinghetti, focalizzando tematiche, valori e dinamiche che rendono l’esperienza del mondo perduto della Beat generation estremamente attuale e che ha portato a galla le contraddizioni della globalizzazione attuale; e il 29 luglio, per chiudere, attenzione al jazz di matrice calabrese con Francesco Scaramuzzino in duo con il siciliano oggi newyorkese Francesco Cafiso, straordinario ex enfant prodige con un’esperienza internazionale nei contesti di più alto rango.

La musica classica e lirica vedrà sul palcoscenico di Armonie d’Arte l’11 agosto uno dei quartetti più eleganti e apprezzati al mondo, il Quartetto di Cremona; poi il 13 agosto Vittorio Grigolo, tenore dalla verve appassionata che ha affascinato platee internazionali e da ultimo protagonista di una strepitosa Tosca all’Opera di Roma; e ancora il 17 agosto un’icona del violinismo internazionale quale Victoria Mullova, a cui segue il 22 agosto Giuseppe Gibboni, ultimo vincitore del prestigioso Premio Paganini, e il 29 agosto, nella compagine da camera, Wiener Philharmoniker. Trovano spazio in lineup altresì progetti particolari e raffinati di artisti in grado di attrarre pubblici molto trasversali, come Alice canta Battiato il 18 agosto, Vasco Brondi in un esplosivo “Va dove ti porta il cuore” il 9 agosto, ed Eduardo De Crescenzo con un lavoro tutto dedicato alla canzone napoletana classica anche per la sua matrice comune con la musica lirica settecentesca il 19 e il 21 agosto.

Per la danza lavori in prima assoluta, o ripensati per gli spazi del Festival, grazie alla presenza di Ater ( date in definizione ) e di Spellbound, sempre una certezza assoluta di qualità e profilo internazionale, oltre al “Turning_Orlando’s version” dell’eclettico e fecondo Alessandro Sciarrone, Leone d’Oro alla carriera 2019 per la Biennale Danza, il 26 agosto; e più giovani compagnie come la calabrese Createdanza, già però con bel curriculum ed esperienze nazionali.

La presenza di Romeo Castellucci con il suo “Terzo Reich” e Chiara Guidi, con date settembrine in definizione, sottolineano la vocazione del Festival anche per quel che riguarda il più interessante dibattito teatrale contemporaneo; mentre, il 9 settembre, con la raffinatissima Cappella neapolitana diretta da Toni Florio, in una chicca che è il primo Intermezzo musicale della storia, il Festival manifesta la propria convinta attenzione per la ricerca e per quella musica antica come presupposto ineludibile di tutto quanto a seguire. In programma anche residenze artistiche e in particolare quella dell’artista visiva Maria Luigia Gioffrè che esiterà il 24 agosto con una prova aperta al Teatro comunale di Soverato. Non mancheranno attività collaterali e sezioni speciali tra cui: le “visite bizzarre” ai luoghi Festival con passeggiate guidate da esperti di storia, paesaggio, archeologia, arte contemporanea, ed animate da interventi attoriali, musicali o coreutici a tema, le “Mediterranean conversation“ su temi globali sensibili legati anche al Mare Nostrum con autorevoli esperti di settore, ed infine ad “Armonie d’arte for young”, visite guidate per bambini e ragazzi, in forma di giochi di gruppo; Borgia Borgo Espanso come laboratorio di sperimentazione e formazione.

Inoltre Armonie d’Arte Festival collabora con l’Associazione italiana Persone Douwn coinvolgendo varie unità nel proprio staff, ed ha avviato le procedure per il riconoscimento di qualità certificazione ufficiale EcoEvents per eventi ecosostenibili garantita dalla partnership tra Ambiente e Salute e Legambiente Nazionale.

Emozionante l’intervento di Toni Servillo che è voluto intervenire live in video: “La Calabria è una regione che amo molto, ingiustamente dimenticata. Quando mi è stato proposto questo lavoro sono esploso di gioia. Creeremo qualcosa di straordinario per Armonie d’Arte e sarà il risultato di un lavoro profondo e accurato, perfezionato in loco con il mio arrivo già qualche giorno prima.”

È intervenuto l’assessore al Turismo della Regione Calabria, Fausto Orsomarso, perché il Festival è finanziato dall’Ente regionale in quanto rientrante nel progetto Calabria Straordinaria: «Siamo entusiasti – ha evidenziato –. Eventi come Armonie d’Arte meritano di essere valorizzati perché impreziosiscono la nostra Terra. Questa è una Calabria che in passato ha fatto tante cose, anche belle, ma spesso confuse. Basta finanziare attività senza senso. I frutti del nostro operato si stanno già vedendo. Questa estate le strutture sono tutte sold out. È il momento della Calabria e non vogliamo e non possiamo perdere questa opportunità».

«Abbiamo fatto un grande sforzo in questi mesi – ha dichiarato il direttore generale del Dipartimento Turismo, Antonella Cauteruccio – per far capire cosa intendiamo per grandi eventi: appuntamenti che provocano interesse da fuori regione e suscitano grande attenzione per i nostri luoghi e Armonie d’Arte risponde in pieno a queste peculiarità».

Significativa la testimonianza di Elisabeth Sacco, sindaco di Borgia: «Il mio Comune è cresciuto molto grazie al Festival che ci ha consentito di farci conoscere al resto d’Italia e all’estero e di allargare, quindi, i nostri orizzonti. Dobbiamo combattere, però, contro i territorialismi e puntare sulle sinergie. Ed è quello che sta facendo Chiara Giordano».

Il neo sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita ha inviato un messaggio con il quale ha sottolineato «il lustro del cartellone proposto da Armonie d’Arte e la visibilità che il Festival dà al territorio. Importante lo spirito di collaborazione che auspico per il presente e il futuro».

Presenti anche il sindaco di Montauro, Giancarlo Cerullo; il sindaco di Serra San Bruno, Alfredo Barillari e l’assessore alla Cultura di Soverato, Emanuele Amoruso, a testimonianza della grande rete che Chiara Giordano sta tessendo sul territorio. (rcz)

Toni Servillo aprirà la 22esima stagione di Armonie d’Arte Festival

Sarà Toni Servillo ad aprire, il 22 luglio, al Parco Archeologico di Scolacium a Roccelletta di Borgia, la 22esima edizione di Armonie d’Arte Festival, fondato e diretto da Chiara Giordano.

Lo spettacolo, dal titolo Raimondo. Vaniloquio non vano, è una nuova produzione su un’opera inedita scritta per l’occasione da Silvio Perrella, con musiche originali dal vivo commissionate a Vincenzo Palermo.

Il lavoro è ispirato dalla figura alta, controversa e di certo di grande fascino di Raimondo di Sangro, Principe di Sansevero, ricordato per la “sua” eccezionale Cappella con il Cristo velato a Napoli al cui mondo appartengono anche, e non per caso, proprio Toni Servillo, Giordano, Perrella e Palermo.

«Abbiamo voluto dedicare l’inaugurazione della XXII edizione a questa figura di intellettuale, scrittore, illuminista antitradizionale, per la forte portata di modernità che rappresenta – ha dichiarato Chiara Giordano – come simbolo di pensiero libero, laterale, non omologato, non di propaganda, assetato di innovazione, capace di visione, tutti temi quanto mai contemporanei e coerenti al grave dibattito nazionale ed internazionale in corso».

All’opera, oltre la voce recitante di Toni Servillo, fulcro dell’intero spettacolo, parteciperanno dal vivo l’effervescente e raffinato musicista Alfio Antico con le sue fascinose tammorre, la giovane talentuosissima flautista Maia Palermo e il coro femminile Ensemble Sententie Sonantes, diretto da Alexandra Rudakova.

1Dopo 2 anni caratterizzati da diverse criticità – ha concluso il direttore Giordano – in cui comunque il Festival non si è fermato nonostante le avversità, e ringraziando tutti coloro che a vario titolo hanno partecipato a consentire questa necessaria resilienza evitando stop o default, oggi si sta lavorando per chiudere una pagina complessa del recente passato e per girare l’angolo guardando al futuro con nuova fiducia e con vecchi e nuovi partner. Ogni aspetto sarà declinato nell’imminente conferenza stampa di presentazione dell’intero Festival 2022». (rcz)

Armonie d’Arte Festival lancia una campagna di fundraising per la nuova edizione

«La Fondazione Armonie d’Arte fa partire, da subito una vasta campagna di fundraising rivolta capillarmente ad ogni target, dalla singola persona alla grande impresa». È quanto ha reso noto la presidente della Fondazione, Chiara Giordano, spiegando che «è necessario comprendere che, nonostante gli indispensabili fondi pubblici senza i quali la Cultura in Italia non può sopravvivere, oggi, per poter ottenere questi contributi, è obbligatorio il cofinanziamento privato anche per percentuali del 40% dell’intero budget».

«Per questa ragione – ha spiegato ancora – lanciamo un appello affinché Armonie d’Arte Festival possa rialzare il sipario, continuare ad esprimere la sua qualità alta, pagare subito chi lavora senza l’attesa dei tempi burocratici pubblici. Il Festival ha illuminato la mente e il cuore di tanti calabresi che hanno potuto godere di musica, teatro e danza internazionale, senza doverla inseguire altrove. E ha regalato una Calabria bella e feconda a tanti turisti».

«Ora, questa campagna Diventa tu mecenate e regala emozioni – ha proseguito – invita tutti a diventare Amici della Cultura e del Festival attraverso piccole o grandi donazioni o sponsorizzazioni, per così scongiurare che Armonie d’Arte debba silenziare il suo racconto fantastico. Oggi, più che mai, la cultura è welfare. Tutti i dettagli concreti e l’operatività sono visualizzabili nella home page del sito armoniedarte.com».

Tutto questo, è stato detto nel corso di una conferenza stampa, svoltasi nella Sala Giunta della Camera du Commercio di Catanzaro, dove è stata rinnovata la collaborazione tra istituzioni pubbliche e private ed il Comitato di Indirizzo della Fondazione Armonie d’Arte – costituito da Comune di Borgia, Comune e Provincia di Catanzaro, Fondazione Umg e Camera di Commercio di Catanzaro.

Chiara Giordano ha poi ringraziato il Comitato di indirizzo per la sensibilità e responsabilità dimostrata, e ha portato il saluto di altri Comuni che si stanno affiancando al Festival: Serra San Bruno, Squillace e Taverna.

Presente il sindaco di Borgia, Elisabeth Sacco, anche presidente del Comitato di indirizzo della Fondazione, che ha dichiarato: «Facendo autocritica, finora non abbiamo supportato anche mediaticamente questo Festival come necessario messaggio di condivisione».

«È forse – ha proseguito – una delle ultime opportunità che abbiamo per rilanciare questa Terra. Il Comune di Borgia, conosce Armonie d’arte da quando è nato e lo ha sempre sostenuto, favorendo sia l’immagine che i flussi nazionali e internazionali sul territorio. È il momento di una svolta: siamo Tutti Armonie d’Arte e dobbiamo sentirci coinvolti e parte di questo prestigioso progetto, essenziale per far crescere la Calabria».

È intervenuto il segretario generale della Camera di Commercio, Bruno Calvetta, che nel portare il saluto del Commissario straordinario della Cciaa, Daniele Rossi, ha aggiunto: «Il progetto ha il sostegno e la partecipazione strutturata dell’Ente camerale all’interno del Comitato d’Indirizzo, l’organo, cioè, che non gestisce le azioni della Fondazione ma la coadiuva affinché la necessaria sinergia tra pubblico e privato diventi realtà».

«Questa partecipazione – ha spiegato – dà modo di far capire alla collettività che la Camera di Commercio è e vuole essere attore protagonista nel contesto culturale locale e quindi nel suo sviluppo. La cultura produce e incrementa la capacità del nostro sistema economico imprenditoriale e si lega indissolubilmente al tema del turismo che, per la nostra regione, non può essere declinato solo attraverso le bellezze naturali di cui per fortuna disponiamo, ma deve vedere nella cultura un elemento distintivo dell’offerta calabrese».

Ha preso la parola anche il consigliere provinciale Paolo Mattia, che ha portato i saluti dell’assessore al Turismo e Spettacolo del comune di Catanzaro, Alessandra Lobello: «Spesso non si è stati sufficientemente attivi sul tema della cultura, che rappresenta la nostra storia e le nostre radici, indispensabili per costruire il futuro».

«È tempo – ha concluso – che la politica alimenti percorsi virtuosi sul tema, insieme ai privati. Armonie d’Arte è il fiore all’occhiello non solo della Provincia di Catanzaro ma dell’intera Regione e, quindi, convintamente, lavoriamo e saremo al fianco di questa realtà perché continui sul suo già luminoso cammino». (rcz)

CATANZARO – Successo per il meeting di Armonie d’Arte sul sostegno alla Cultura

Grande successo, a Catanzaro, per il meeting La Cultura Paga, promosso da Armonie d’Arte Festival e dalla Camera di Commercio di Catanzaro sul sostegno della Cultura.

Un meeting per dare al titolo un senso e un seguito: se la Cultura, come ormai sancito ad ogni livello, “paga” in termini di restituzione di sviluppo individuale e collettivo, allora bisogna che qualcuno e qualcosa “paghi” la Cultura, ovvero consenta il sostegno di un settore che ha necessità ineludibile di fondi integrati pubblici e privati, e quindi di una rete reale e operativa di istituzioni preposte a vario titolo, di singole figure ed di ogni altro soggetto che voglia e possa essere attore di un processo strategico ma concreto per generare opportunità, soluzioni, crescita.

Un’analisi lucida e forte, una proposta realmente sul campo quella esposta da Chiara Giordano, nella qualità di presidente della Fondazione Armonie d’Arte e direttore dell’omonimo Festival, che ha voluto al tavolo e in sala le figure che probabilmente più potranno dare risposte alla grave e improcastinabile questione posta per la quale, come primo passo, la Fondazione propone il Club Amici del Festival: una rete informale, spazio autonomo ma interattivo con il Festival, e che, similarmente a quanto accade nei grandi Festival internazionali, intende essere uno strumento non solo per fidelizzare il pubblico, ma soprattutto per l’engagement di menti qualificate in grado di essere portatori di idee, relazioni, supporto diffuso; insomma la volontà non è quella di un’altra associazione o club come tanti, ma di una vera piattaforma collaborativa a vari livelli. Inoltre, esempio fattivo di intersezione tra il mondo profit e quello no profit, è stata presentata l’adesione al Programma internazionale di Cashback della multinazionale myWorld.

L’Amministratrice Delegata di myWorld Italia, Michela Mosconi, ha voluto inviare il suo personale messaggio: «Siamo molto felici di aver instaurato una partnership fruttuosa con Armonie D’Arte Festival, avviando in questi mesi un dialogo costruttivo e virtuoso che ci ha consentito di estendere alla platea degli appassionati di arte i benefici del programma di Cashback firmato myWorld».

«Per questa ragione – ha concluso – abbiamo accolto con entusiasmo l’invito all’evento “La cultura paga” che riassume perfettamente lo spirito del nostro coinvolgimento e conferma l’impegno in prima linea a sostegno delle iniziative culturali del nostro Paese, nell’ottica di incentivare anche lo sviluppo e la valorizzazione dei progetti sul territorio».

Presente il direttore Italia-Francia di My World, Edoardo Moretti, che ha chiaramente indicato come questa Società rappresenti uno strumento di sviluppo economico in grado di creare ricadute di sostegno anche per il Festival, ovvero per la Cultura, anche attraverso la semplice diffusione della card myWorld, utilizzabile con grande immediatezza e flessibilità nella normale vita quotidiana di tutti e per tutte le azioni ordinarie che ciascuno fa nella propria vita, dalla spesa alimentare a quella per i servizi elettrici, di trasporti, di viaggi e molto altro: si tratta infatti di una Società che da 18 anni è presente in 153 Paesi mettendo insieme oltre i grandi brand di consumo, così come migliaia di unità della piccola e media impresa: dunque un modo innovativo per creare risorse per un comparto, quello culturale, troppo spesso in affanno e soprattutto sottovalutato ancora da troppi rispetto al suo reale potenziale di incidenza sul piano socio economico.

Sia in merito al Club Amici del Festival, che per alla card di myWorld, ulteriori approfondimenti sono disponibili sul sito del festival www.armoniedarte.com. Ma tornando agli autorevoli intervenuti, ha preso poi la parola Filippo Mancuso presidente del Consiglio regionale della Calabria, manifestando, con grande chiarezza e visione alta, tutto la propria condivisione e disponibilità affinché la Cultura possa essere, anche in Calabria, un settore di rilievo al pari del mondo imprenditoriale classico e, per quanto con le necessarie specificità e diversità di cui è portatrice, possa rappresentare motivo di rinnovate dinamiche di sviluppo, anche socio economiche occupazionali.

Quindi ha salutato il padrone di casa Daniele Rossi, Commissario straordinario dell’ente camerale, concordando sulla funzione ormai dirimente della Cultura per il funzionamento anche commerciale di una comunità; quindi anche Valerio Donato, presidente della Fondazione Università Magna Grecia di Catanzaro già socio fondatore di Armonie d’Arte grazie alla visione lungimirante del presidente al tempo Arturo Pujia presente in sala, ha sottolineato il valore salvifico della Cultura per le nuove generazioni, e la necessità che la formazione agisca sinergicamente ai tavoli strategici e alle reti finalizzate al sostegno della Cultura.

Nella stessa direzione l’intervento di Carlo Fanelli, professore ordinario al Dams dell’Unical, e di Aldo Costa presidente dell’Accademia della Belle Arti di Catanzaro, che ha sottolineato la straordinaria congiuntura di avere sul territorio una serie molto significativa di luoghi materiali e soggetti istituzionali, tal da rendere doverosa la costituzione di un vero e proprio Distretto culturale; così come anche Armando Vitale, presidente dell’Imes Calabria e di Gutenberg – Fiera del Libro, ha espresso la volontà di agire in termini network per sostenere la lettura come uno degli aspetti principali di crescita culturale.

Chiarissimo l’intervento di Giuseppe Spagnuolo, presidente della Bcc Centro Calabria e vicepresidente nazionale di Cassa Centrale, che ha rappresentato tutto il proprio storico, attuale e futuro sostegno al festival, ma anche la preoccupazione su quanto sia necessario intervenire al più presto per sollecitare il mondo dell’impresa come soggetti sponsor della Cultura, al pari di altre regioni del Paese.

Non sono mancati i saluti dei Comuni partner e quindi di Elisabeth Sacco, sindaco di Borgia sempre saldamente al fianco di Armonia d’Arte, e di Ivan Cardamone per il Comune di Catanzaro anch’esso ormai partner fondamentale del Festival. Chiara Giordano ha poi voluto salutare e ringraziare tutti i presenti, che per ragioni di tempo magari non hanno preso la parola, ma che a vario titolo rappresentano figure strategiche fondamentali sia per il sostegno ai Festival come strumento privilegiato di marketing territoriale ad ampio raggio e di indotto locale nell’immediato, e sia per il più ampio processo di sviluppo sociale, tra cui Gianni Parisi presidente del Cda del Sant’Anna Hospital, Antonello Talerico presidente dell’ordine degli Avvocati, Andrea Dominianni presidente di Legambiente Catanzaro, Fabio Lagonia editore della rivista Globus, Settimio Pisano direttore del Festival Primavera dei Teatri; portando invece i saluti degli assenti ma forti partner di Armonie d’Arte: Roccella Jazz, Leggere e Scrivere Festival, Accademia del Peperoncino, Premio Caccuri e le altre realtà festivaliere di rilievo della regione, e il brand Affidato, sempre partecipe come sponsor tecnico.

Oltre ad aver ringraziato, in apertura, l’associazione Italia Festival di cui Armonie d’Arte fa parte, e che, grazie al suo presidente Francesco Perrotta, ha favorito l’incontro tra il Festival e la myWorld. Insomma una platea delle grandi occasioni, perché non bisognerà appunto farsi sfuggire questa grande occasione: ovvero fare in modo che la Cultura “paghi”, a 360 gradi, e che quindi abbia gli strumenti materiali e immateriali per farlo, ai fini di un futuro sostenibile e fecondo. Un brindisi musicale a cura della giovane chef Alessia De Siena e della violinista Irene Aristippo hanno concluso la preziosa mattinata di un sabato catanzarese autunnale pieno di sole, e non solo nel cielo. (rcz)

CATANZARO – Sabato il meeting “La Cultura Paga” di Armonie d’Arte e Camera di Commercio

Si intitola La Cultura Paga il meeting in programma sabato 4 dicembre, alle 11.30, alla Camera di Commercio di Catanzaro, promosso da Armonie d’Arte Festival e dall’Ente Camerale.

L’incontro si articolerà su 2 argomenti: l’adesione al Programma internazionale di Cashback della multinazionale myWorld che sta pianificando formule speciali e imponenti di sostegno alla Cultura, e la nascita Club Armonie d’Arte & Friends / Gli Amici del Festival, uno spazio autonomo ma interattivo con il Festival, e che, similarmente ai grandi Festival internazionali, intende essere uno strumento non solo per fidelizzare il pubblico, ma soprattutto per l’engagement di menti qualificate in grado di essere portatori di idee, relazioni, supporto diffuso.

Insomma, la volontà non è quella di un’altra associazione o club come tanti, ma di una vera piattaforma collaborativa a vari livelli: a svelare tutto, compreso la Card in collaborazione con myWorld e i corposi benefit offerti con la partecipazione al nuovo Club, sarà il presidente e direttore artistico del Festival Chiara Giordano, e Francesco Moretti direttore Italia Francia di myWorld.

Naturalmente, introdurrà il padrone di casa Daniele Rossi, Commissario straordinario dell’ente camerale e, a testimonianza della sua importanza l’evento godrà del saluti istituzionale del Presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso. Non mancherà il mondo della Formazione con Valerio Donato, presidente della Fondazione Università Magna Grecia di Catanzaro.

Parteciperanno inoltre altre rappresentanze istituzionali, delle associazioni di categoria, di altri Festival e associazioni culturali e del mondo imprenditoriale e bancario con Giuseppe Spagnuolo presidente della BCC Centro Calabria.

«Siamo molto felici di aver instaurato una partnership fruttuosa con Armonie D’Arte Festival, avviando in questi mesi un dialogo costruttivo e virtuoso che ci ha consentito di estendere alla platea degli appassionati di arte i benefici del programma di Cashback firmato myWorld – commenta Michela Mosconi, Amministratrice Delegata di myWorld Italia –. Per questa ragione abbiamo accolto con entusiasmo l’invito all’evento “La cultura paga” che riassume perfettamente lo spirito del nostro coinvolgimento e conferma l’impegno in prima linea a sostegno delle iniziative culturali del nostro Paese, nell’ottica di incentivare anche lo sviluppo e la valorizzazione dei progetti sul territorio». (rcz)

Armonie d’Arte Festival si chiude con il tema del femminicidio

È il tema del femminicio a chiudere la 21esima edizione di Armonie d’Arte Festival, diretto da Chiara Giordano, con la proiezione speciale del film Sono innamorato di Pippa Bacca di Simone Manetti, oggi alle 17.30 alla Biblioteca Comunale di Catanzaro.

Un emozionante documentario/testimonianza che riesce nel duplice intento di preservare la memoria di una donna artista anticonformista e contemporaneamente di ergerla a esempio di impegno civile. Infatti, Pippa Bacca, alter ego d’arte di Giuseppina Pasqualino di Marineo, l’otto marzo del 2008 lasciava Milano, per un lungo viaggio che era un progetto performativo straordinariamente poetico ed etico insieme, artistico e sociologico nello stesso tempo, ma sarebbe stata invece violentata e uccisa qualche giorno dopo in Turchia e con lei un sogno di pace e di dialogo.

Una storia che lascia un dolore incolmabile anche in chi non la conosceva perché rappresenta un simbolo di una umanità che, nonostante lo strabiliante e illuminato umanesimo di cui pure è capace, è ancora connotata anche da inestirpabili barbarie. Una storia di due donne, due artiste vestite da sposa, che volevano arrivare a Gerusalemme, attraverso 11 Paesi segnati delle guerre, percorrendoli in autostop, e così celebrare il matrimonio tra i popoli; Pippa Bacca e Silvia Moro volevano dimostrare che dare fiducia al prossimo era possibile, e significava generare il Bene; avrebbero fatto ciò attraverso il lungo cammino e una performance nel segno della pace: ogni luogo, con la sua gente normale e le sue artiste, magari con le sue gallerie e i suoi spazi per l’Arte, sarebbe stato il palcoscenico per la loro performance, che via via si arricchiva, persino facendo ricamare quei vestiti da sposa dalle mani delle donne di quelle terre, e diventava una forma profonda di comunicazione.

Certamente un progetto complesso, ambizioso e visionario, ma anche di una suggestione ancora oggi intatta, e una ragione ancora oggi ineludibile, con le protagoniste in scena 24 ore su 24, nei loro abiti nuziali, pronte al matrimonio appunto, con tutte le genti. E il film è il racconto di questo viaggio portatore di un potente messaggio di pace, interrotto dopo soli 23 giorni nel più tragico e straziante dei modi. Dopo esattamente dieci anni, il regista livornese Simone Manetti raccoglie il materiale d’archivio girato da Pippa durante la performance, integrandolo con la testimonianza dei familiari e dell’altra artista superstite della drammatica esperienza. Ne viene fuori un film documentario dove la vitalità delle riprese – in fondo amatoriali – di Pippa è di fatto sostituita dal rigore delle interviste, come quasi un doloroso contraltare.

La Fondazione Armonie d’Arte renderà noto a breve la data di un evento speciale su questo stesso tema e sulla figura di Pippa Bacca, come simbolo di tutte le donne e di tutte le artiste che ancora oggi muoiono per l’idea nobile di libertà e di pace. (rcz)

CATANZARO – Armonie d’Arte, alla Biblioteca comunale la sezione Artscreening

Proseguono, con successo, gli ultimi appuntamenti della 21esima edizione di Armonie d’Arte Festival, diretto da Chiara Giordano. A chiudere questa edizione, la sezione Artscreening, in programma oggi e domani alla Biblioteca Comunale di Catanzaro, alle 17.30, è in programma la sezione Artscreening a cura di Maria Luigia Gioffrè.

ci saranno in visione opere video di artisti significativi del contesto nazionale ed internazionale nell’ambito della creatività contemporanea, su temi fondamentali dell’attuale dibattito culturale, ovvero la natura, viaggiare, migrare, integrazione di generi e di culture. Martedì pomeriggio, in particolare, verrà proiettato il film sul tema della libertà espressiva femminile, “Sono innamorato di Pippa Bacca” di Simone Manetti, un lavoro autoriale sulla storia di questa artista italiana uccisa in Turchia durante una sua performance artistica, che al tempo fece molto scalpore, ed oggi, con la nuova e forte attenzione al ruolo femminile, soprattutto nelle culture non occidentali, e al femminicidio, appare del tutto e doverosamente attuale. Ingresso gratuito, secondo le regole anti Covid vigenti.

Un weekend d’autunno intenso quello organizzato al Parco della Biodiversità. Dopo il forte successo del Meeting svoltosi al Musmi con autorevoli esperti ed istituzioni, nonché coi grandissimi artisti Michelangelo Pistoletto e Mimmo Paladino, per parlare in modo propositivo dello sviluppo del territorio partendo dalla prestigiosa Collezione di arte contemporanea nel Parco della Biodiversità Catanzaro, full di adesioni per la caccia al tesoro culturale organizzata in collaborazione con la Cooperativa Artemide e Hakuna Matata Team.

Tanti i bambini che tra indovinelli e indizi hanno vissuto un percorso entusiasmante e divertente tra le grandi opere scultoree del parco catanzarese, coinvolti e stimolati col gioco, sin dal tenera età, in una sensibilità curiosa per la creatività contemporanea.

Nella giornata di sabato, inoltre, il direttore artistico Chiara Giordano ha presentato 6 importanti ed esclusivi progetti che partiranno entro il 2021, e lo ha fatto in una modalità che sta molto a cuore al Festival, ovvero creare una dimensione di dialogo e confidenziale condivisione per favorire poi concretezze operative.

“Armonie d’Arte-Madri”: per l’internazionalizzazione della Calabria attraverso il brand Armonie d’Arte Festival. Un’idea progettuale che si muove su 2 assi convergenti. La produzione e distribuzione di uno o più prodotti artistici e format narrativi della creatività mediterranea e calabrese in particolare, ispirati alle o dalle radici storiche, mitologiche, leggendarie, colte e popolari, espresse dal patrimonio materiale e immateriale, ed anche naturalistico e paesaggistico (le Madri appunto) presso significative comun5gità italiane e calabresi all’estero.

Nel contempo, la raccolta – professionalmente e tecnicamente adeguata – di narrazioni di chi all’estero ha una matrice italiana e radici calabresi in particolari come espressione di un sistema valoriale ancora avvertito (Madri) ed è portatore di una storia e significanza umana o professionale densa di contenuti positivi o di memorie emozionali, che diventano poi materiale per un prodotto artistico multidisciplinare promosso significativamente dal Festival e da un circuito di Partnership di profilo nazionale ed internazionale.

Alcuni fasi del progetto verranno realizzate in collaborazione con la Consulta regionale dei Calabresi nel Mondo e il suo presidente, Salvatore Tolomeo.

“Armonie d’Arte-Nature”: per promuovere la sostenibilità ambientale, green e plastic free ed ottenere la certificazione EcoEvents per eventi ecosostenibili, l’unica ufficiale e certificata garantita dalla partnership di Legambiente Nazionale e Ambiente e Salute, scientificamente approvata.

Un iter complesso che richiede sforzi considerevoli ma che assume un valore forte per i Festival che oggi, come indicano chiaramente tutti gli studi di settore e gli stessi Governi europei, rappresentano uno strumento privilegiato di sviluppo territoriale e dunque sociale, anche in termini di esempio ed educazione alla sostenibilità ambientale.

Armonie d’Arte Lab&Hub: Per lo sviluppo di competenze ed esperienze nei settori afferenti il Festival: management culturale strategico, musica, teatro, danza, arti visive. Laboratori, work shop, corsi e residenze, soprattutto per giovani ma non solo. Si pensa, infatti, ad una formazione di settore, sia per favorire l’avvicinamento delle nuove generazioni alle professionalità legate alla Cultura, e anche per la formazione del pubblico, in termini di consapevolezza, capacità di scelta e di giudizio, ovvero di partecipazione attiva.

Armonie d’Arte-Work and Go: Per la realizzazione di una piattaforma di stage in azienda e sul campo (Armonie d’Arte Festival), in partenariato con il sistema universitario italiano e straniero ai più alti livelli, e così rendere il territorio presente e partecipe del sistema artistico culturale anche sotto il profilo della formazione concreta delle professionalità.

Ciò consente un triplo risultato: un servizio per i giovani professionisti (soprattutto i giovani del Sud che oggi migrano altrove per tale esperienza formativa indispensabile e prevista dai master universitari più blasonati), le ricadute occupazionali, l’indotto immediato sul territorio (anche in termini di immagine efficiente e produttiva).

I Pulcini di Armoni d’Arte: Per l’educational dei bambini e ragazzi. Attraverso un progetto pluriennale di reclutamento e coinvolgimento diretto nella realizzazione annuale di un’opera totale (di teatro, musica, danza, arte visiva; dalla stesura alla messa in scena ) guidati da autorevoli esperti e in collaborazione con il sistema scolastico.

Armonie d’Arte Spring-Portoni aperti a Catanzaro: Un progetto dedicato al capoluogo, ma come modello di una specifica modalità culturale. Per contribuire a ripristinare la dimensione del dialogo culturale tra le persone, un modo lieve ma fecondo di incontrarsi nel segno di una comunità in grado di riconoscersi nell’identità territoriale, anche dei propri spazi, e nello stesso tempo di aprirsi alle istanze artistiche, intellettuali e sociali del tempo attuale globale.

E, quindi, i “portoni” sono quel luogo privato e pubblico insieme, chiuso nell’interno di dimore individuali ma anche aperto alla collettività della strada o della piazza o di quant’altro di comune; naturalmente si sceglieranno i portoni più adeguati a rendersi agorà positiva di arte e cultura, non quella della piazza virtuale del web  ma quella del presente qui ed ora, adatta al simposio letterario, alle piccole performance artistiche, al salotto culturale, dove trova senso anche la degustazione enogastronimica, e che probabilmente è una dimensione da ritrovare nel segno di un’umanità in presenza da ricostruire oltre le occasioni di puro entertainment.

Armonie d’Arte Festival, sin da questo inverno lavorerà invitando la comunità della città capoluogo, scelta appunto per la ricchezza di portoni di valore storico ed estetico, a collaborare per costruire insieme, attraverso le associazioni e quanti vorranno dare il proprio contributo, quest’occasione di rinnovata civiltà. (rcz)