Arpacal: Cresce la raccolta differenziata in Calabria

In Calabria si differenzia sempre di più. È quanto emerso dal Report Rifiuti 2023 dell’Arpacal, in cui è emerso che nella nostra regione la percentuale di raccolta differenziata è del 54,4%, con un incremento del 2,40% rispetto all’anno precedente.

Un risultato molto importante che evidenzia come, in tutta la Calabria, si sia compresa l’importanza di differenziare: La provincia di Catanzaro ha raggiunto il 65% di Raccolta Differenziata. A seguire, grazie ad un incremento del 2,44% è la provincia di Vibo Valentia con il 61,03%. La provincia di Cosenza resta stabile con il 60,73%. Le province di Reggio Calabria e Crotone, con un incremento, rispettivamente del 5,22% e del 3,52%, raggiungono il 41,40 ed il 39,42 %. Per quanto riguarda la situazione della percentuale di Raccolta Differenziata dei capoluoghi di provincia, Vibo Valentia si colloca al primo posto con il 69,89%, avendo registrato un incremento del 2,98%, e Catanzaro segue a breve distanza con il 69,23%. Entrambi i Capoluoghi superano l’obiettivo del 65% indicato dalla normativa. Reggio Calabria registra il maggior incremento percentuale (10,20%), che per Crotone risulta essere del 4,39%.

E, tra questi, ci sono cinque Comuni a essere i più virtuosi della Calabria: Soveria Simeri (CZ) (88,45 %), seguito da Frascineto (CS) (86,82%) e poi, in ordine, Tiriolo (86,60%), Jacurso (85,57%) e Curinga (84,92%) (CZ).

per Arpacal, dunque, «esistono rilevanti margini di miglioramento che devono vedere un costante e maggior impegno ambientale allo scopo di mantenere un trend che risulta indubbiamente positivo»: ogni cittadini calabrese differenzia, mediamente, su base provinciale, in un anno, 270,49 Kg (CZ), 244,90 Kg (CS), 387,12 Kg (VV), 174,97 Kg (KR) e 154,70 Kg (RC).

«Dal confronto con le altre regioni del Sud e con la media italiana – si legge – sommando la produzione di Raccolta differenziata ed indifferenziata, emerge che, mediamente, ogni abitante della Regione Calabria produce, ogni anno, quasi 400 Kg di rifiuti: 53 Kg in meno della media che si registra in Sud Italia (453,80 Kg) e ben 93 Kg in meno rispetto alla media italiana (493,60 Kg) (Fonte Ispra)».

Per quanto riguarda la composizione delle frazioni merceologiche su base regionale avviate a raccolta differenziata, la macrocategoria calcolata sul totale della Raccolta Differenziata, che risulta avere maggiore peso, è quella “forsu+verde”, con 510.000 tonnellate annue.

Le altre frazioni merceologiche che hanno una maggiore consistenza sono rappresentate, in ordine, dalla carta e cartone, dal multimateriale e dal vetro. (rcz)

Assocultura, Arpacal e Sigea insieme per la tutela dell’ambiente e della cultura

Mantenere e sviluppare proficui rapporti di collaborazione per lo svolgimento di iniziative e attività di ricerca, formazione e divulgazione per la conoscenza, tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale, naturalistico e immateriale della Calabria. È questo l’obiettivo dell’accordo di partenariato siglato tra Assocultura, Arpacal (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria) e Sigea (Sistema Informativo Geografico della Regione Calabria).

L’accordo, promosso dal dott. Gaetano Osso, che ha svolto funzioni di trait d’union, è stato firmato dal presidente di Assocultura Confcommercio Cosenza Mariano Marchese, dal Commissario Straordinario Arpacal, Michelangelo Iannone e dal Presidente di Sigea, Antonio Fiore, rappresenta un passo significativo verso un impegno concreto per la tutela dell’ambiente e della cultura nella regione.

Un punto di partenza fondamentale anche in virtù delle sfide lanciate dal PNRR e da Agenda 2030 in materia di ambiente, cultura e sviluppo sostenibile.

Per il Presidente di Assocultura, Mariano Marchese, «la firma del protocollo rappresenta un passo avanti nella collaborazione tra Assocultura e le istituzioni ambientali, evidenziando la connessione profonda tra la conservazione del patrimonio culturale e la tutela dell’ambiente. La cultura, intesa come espressione della identità di un territorio, diventa così un elemento chiave nel promuovere pratiche sostenibili e responsabili».

Arpacal, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria, gioca un ruolo cruciale nella salvaguardia del territorio regionale. La sua competenza nel monitorare l’ambiente, nella gestione dei rifiuti e nella tutela degli ecosistemi naturali si traduce in un impegno costante per garantire uno sviluppo sostenibile. Per il Commissario Straordinario Iannone «la tutela del territorio passa anche da accordi come questo. È in questa prospettiva che diventa un atto di responsabilità nei confronti delle generazioni presenti e future, preservando non solo gli equilibri naturali ma anche le radici culturali che ne fanno parte integrante».

Il protocollo coinvolge anche Sigea, il cui compito sarà quello di far comprendere il ruolo della tutela ambientale e la consapevolezza per la protezione della salute e della sicurezza dell’uomo, nella salvaguardia della qualità dell’ambiente naturale ed antropizzato e nell’utilizzo più responsabile del territorio e delle sue risorse.

Per il Presidente Fiore, «la sottoscrizione di questo accordo rappresenta un punto di svolta nella nostra missione di tutela dell’ambiente e promuovere la sostenibilità. Collaborare con Assocultura e Arpacal ci consente di unire le forze per affrontare in modo più efficace le questioni ambientali e culturali che riguardano la nostra amata Calabria».

L’accordo tra Assocultura, Arpacal e Sigea è il primo del suo genere non solo a livello regionale ma anche a livello nazionale. Unendo le competenze di un’associazione culturale, un’agenzia ambientale e una piattaforma tecnologica, andrà a creare un quadro completo e sinergico per affrontare le sfide attuali legate alla sostenibilità.

«Oggi, più che mai, bisogna far comprendere l’importanza di cercare di contribuire fattivamente alla realizzazione dei progetti degli interventi mirati e strategici, previsti dai principi del Green Deal e da Agenda 2030, ma ancor di più con la consapevolezza di orientare le scelte strategiche verso uno sviluppo rispettoso, equo, etico, di generale e duraturo benessere – ha concluso Osso – poiché è quanto mai opportuno unire le forze buone della società civile per mirare all’unico obiettivo possibile ovvero quello di costruire un futuro ecologicamente sostenibile per le prossime generazioni per garantire un minimo di sopravvivenza al Pianeta». (rcz)

Arpacal presenta la piattaforma #AllertaCAL per monitorare i cambiamenti climatici

In Calabria, per il 2023, Arpacal mette in evidenza che il valore medio della precipitazione regionale è stato il più basso degli ultimi 10 anni e le temperature superano quelle dell’ultimo trentennio con la media di +2°C nella stagione estiva ed autunnale.

Questi alcuni dei dati emersi alla presentazione della nuova piattaforma #AllertaCAL che rende disponibile su mappa interattive dati e informazioni scientificamente solide per affrontare i cambiamenti climatici.

Grazie a questa piattaforma vengono rese disponibili agli utenti, attraverso mappe interattive cui si accede senza che sia necessaria alcuna registrazione, informazioni puntuali ed aggiornate sulle eventuali criticità idrogeologiche ed idrauliche su tutto il territorio regionale e le previsioni meteo del breve periodo che vengono costantemente aggiornate (24 ore su 24) dai tecnici del Centro funzionale multirischi di Arpacal.

Grazie a questo gruppo di tecnici esperti, che operano sotto la guida del direttore del Centro, l’ing. Eugenio Filice, Arpacal raggiunge l’obiettivo di implementare le sue attività e rendere disponibili conoscenze e strumenti che consentono sia ai singoli cittadini che agli enti pubblici ed alle aziende private, di affrontare le questioni ambientali sulla base di dati e informazioni scientificamente solide.

In occasione del lancio della piattaforma #allertaCAL sul sito istituzionale, Arpacal pubblica, inoltre, il Rapporto sull’andamento meteoclimatico nell’anno 2023.

Elaborato dall’ing. Loredana Marsico e dall’ing. Roberta Rotundo del Centro funzionale, il Rapporto affronta il tema dei cambiamenti climatici mettendo in evidenza come anche in Calabria, le medie climatiche del 2023 subiscano le variazioni tipiche di un clima in rapido cambiamento i cui effetti sono particolarmente evidenti sulle temperature e le precipitazioni.

Secondo i dati Arpacal, la temperatura media annuale registrata in Calabria nell’ultimo anno 2023 è infatti ben più elevata rispetto alle medie del trentennio di riferimento (1991-2020).

Un aumento delle temperature che risulta ancora più evidente se si considera la media stagionale registrata nella stagione estiva ed in quella autunnale: il riscaldamento di questo ultimo anno, rispetto alla media di riferimento, risulta infatti essere stato di ben 2 gradi centigradi.

Per quanto riguarda le piogge, il cambiamento più evidente, secondo i tecnici dell’Arpacal, si rileva, oltre che nella diminuzione delle piogge estive, anche nella frequenza con cui le precipitazioni si sono presentate su base mensile durante tutto l’anno.

Le condizioni climatiche locali, come quelle globali, saranno la conseguenza delle scelte che facciamo oggi: ridurre rapidamente e drasticamente le emissioni climalteranti. Se le emissioni continueranno ad aumentare, ci aspetta un futuro climatico difficilmente sostenibile, con effetti negativi sia sul piano ambientale che su quello economico. (rcz)

Il Commissario Arpacal cambia i vertici dei Dipartimenti

L’Arpacal, dopo 12 anni, con delibere del commissario straordinario Michelangelo Iannone, ha modificato gli assetti della propria dirigenza, assegnando dal 1° gennaio 2024, nuovi incarichi alla guida dei Dipartimenti, strutture complesse che operano su scala provinciale in tutto il territorio regionale.

Il Dipartimento di Cosenza verrà diretto da Giacinto Ciappetta, ingegnere Civile, dirigente tecnico con esperienza pluriennale alla direzione dei settori tecnico ambientali sia di enti locali che all’Ufficio del Commissario delegato per l’emergenza ambientale nella Regione Calabria.

A guidare il Dipartimento di Vibo Valentia è stata chiamata Domenica Ventrice, laureata in Chimica e Farmacia, dirigente con esperienza pluriennale nelle attività laboratoristiche con specializzazione nei contaminanti emergenti.

Al Dipartimento di Reggio Calabria, invece, è stata incaricata Francesca Pedullà, biologa esperta e dirigente con esperienza decennale nei programmi nazionali e regionali di monitoraggio delle acque marino-costiere e dei corpi idrici fluviali, coordinatrice del gruppo di lavoro per l’attuazione della Direttiva Marine Strategy e referente Arpacal per la biodiversità.

La gestione del Dipartimento di Catanzaro è stata riassegnata alla biologa Filomena Casaburi, con esperienza pluriennale sulla protezione della salute dai rischi biologici legati all’inquinamento ambientale.

 Al Dipartimento di Crotone, infine, è stata valorizzata l’esperienza di Rosario Aloisio, chimico impegnato nel monitoraggio dei siti inquinati.

Il cambiamento, avviato dopo la nomina, a fine ottobre, del nuovo Commissario Straordinario Michelangelo Iannone, da parte della Giunta regionale, persegue l’obbiettivo di rafforzare l’Agenzia puntando sul lavoro di squadra e valorizzando l’esperienza tecnica e direttiva del personale interno, premiando il merito e la competenza.

Il nuovo impegno, su cui in particolare i direttori ed i dirigenti dei Centri sono chiamati ad organizzare i servizi, è quello di perseguire le sinergie tra discipline differenti, ad essere attenti alle esigenze della società e dei cittadini, ad essere pronti al fianco degli enti di governo del territorio facendo rete con il Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale.  (rcz)

Arpacal alla ricerca di meteorologi

Sono aperti da oggi, sulla piattaforma inPA della Pubblica Amministrazione, i bandi relativi al reclutamento per un posto da Funzionario-Collaboratore Tecnico Professionale Meteorologo (Fisico) ed un posto da Funzionario-Collaboratore Tecnico Professionale Meteorologo (Ingegnere).

La selezione di personale specializzato al Servizio Meteorologico Regionale rappresenta il completamento di investimenti programmati attraverso i Fondi Por 2014-2020, che hanno consentito di attrezzare la sede con infrastrutture tecnologiche avanzate nei locali di Vaglio Lise, a Cosenza.

Le nuove assunzioni, allineate ai bandi del Sistema Nazionale delle Agenzie per la protezione
ambientale (Snpa) di cui Arpacal fa parte, permetteranno il necessario salto di qualità del sistema regionale di allertamento gestito dal Centro Funzionale Multirischi dell’Arpacal.

Le competenze tecniche che andranno a operare nelle attività dell’area Meteo consentiranno di elevare le capacità del sistema di allertamento regionale tramite previsioni meteorologiche più accurate su scala locale.

Arpacal è l’unica Agenzia ambientale nel Meridione che, a seguito del DPR 186/2020, è diventata Ente Meteo del Servizio Meteorologico Nazionale e nodo per la Calabria di Italia Meteo, l’Agenzia Nazionale per la Meteorologia e la Climatologia preposta a svolgere, nel Paese, il coordinamento della gestione delle attività in materia di meteorologia e climatologia, al fine di supportare le autorità statali e regionali di protezione civile, di tutela della salute e dell’ambiente, di politica agricola, del sistema di allerta per il rischio meteo-idrogeologico e idraulico e delle misure di mitigazione e di adattamento ai cambiamenti climatici.

Sopralluogo di Corecom e Arpacal per rispetto dei tetti di radiofrequenza

È all’Istituto Comprensivo Mater Domini di Catanzaro che il Corecom, insieme all’Arpacal, ha effettuato il sopralluogo per il rispetto dei tetti di radiofrequenza.

Con questo, il Corecom  ha dato seguito concreto all’accordo siglato con Arpacal e Anci, lo scorso 17 luglio, passando alla disamina delle segnalazioni dei cittadini preoccupati dalla presenza di antenne vicine alle aree residenziali.

I risultati hanno confermato che i livelli di campi elettromagnetici sono completamente conformi ai limiti stabiliti dalla legge, garantendo così la sicurezza e il benessere della comunità. Gli strumenti saranno comunque lasciati per una settimana H24 a continuare il monitoraggio.

Al sopralluogo hanno preso parte il presidente del Co.Re.Com. Fulvio Scarpino, l’assessore comunale all’Istruzione, Nunzio Belcaro, il presidente del consiglio comunale di Catanzaro, Gianmichele Bosco, i funzionari del Comitato che si occupano del settore, e l’ingegnere Francesco Suraci dell’Arpacal, in rappresentanza del commissario straordinario Michelangelo Iannone.

«La Calabria è la prima regione d’Italia a rendere concreta e operativa la legge 36, anche alla luce delle evoluzioni scientifiche e dell’importanza di conciliare e favorire il miglioramento delle connessioni con la tutela della salute – ha sottolineato il presidente Scarpino –. Con questo accordo quadro, a cui seguiranno le circolari applicative, veniamo incontro sia alle esigenze dei comuni, che vanno sostenuti istituzionalmente, sia a quello primario dei cittadini, la cui tutela è imprescindibile – ha ricordato il presidente Scarpino -. Il nostro compito non è solo quello di tutelare la salute dei cittadini, ma prioritariamente dei minori. I dati che emergono dal primo controllo ci lasciano abbastanza tranquilli».

L’ingegnere Suraci ha spiegato che per effettuare le misurazioni è stato acquistato di recente uno strumento a larga banda che misura il segnale in 24 ore.

«Facendo una media di 6 minuti, e quindi in una durata complessiva di 7 giorni, ci fa avere un dato più preciso. Con lo strumento che avevamo in dotazione abbiamo già effettuato rilevamenti in questa scuola – spiega ancora –. Abbiamo riscontrato  che i valori sono nella norma, abbastanza al di sotto del massimo consentito e anche se ci sono impianti abbastanza vicini alla scuola i valori sono ottimali».

«Abbiamo risposto volentieri all’invito di Corecom e Arpacal per avere la certezza immediata dei risultati e avere rassicurazioni sui dati emersi – ha aggiunto l’assessore comunale Belcaro –. È stato importante rilevare che i dati sono nella norma, il diritto alla salute e allo studio in questo caso sono direttamente coinvolti».

A fare eco, il presidente del consiglio comunale Bosco: «Siamo in prima linea per garantire il diritto alla salute, a partire dalle scuole. Dai primi risultati che abbiamo emerge che i dati sono nella norma ma noi proseguiremo insieme al contributo del Corecom e Arpacal con altri controlli, affinché venga sempre garantita la salute di tutti». (rcz)

Rispetto dei tetti di radiofrequenza, domani sopralluogo di Corecom e Arpacal

Il Comitato per le Comunicazioni della Calabria, guidato dal presidente Fulvio Scarpino, terrà un sopralluogo lunedì 30 ottobre, a partire dalle 10, per effettuare delle verifiche con la strumentazione a banda larga nei pressi dell’Istituto Comprensivo “Mater Domini” in via Tommaso Campanella, alla presenza del commissario straordinario dell’Arpacal, Michelangelo Iannone.

L’attività di controllo, infatti, è conseguente alla sottoscrizione del Protocollo d’intesa siglato il 27 luglio 2023 tra Corecom – Arpacal (Agenzia Regionale per la protezione dell’ambiente della Calabria) ed Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) con cui il Comitato ha voluto dare un nuovo corso alle attività di vigilanza sul territorio, ponendo grande attenzione nel monitoraggio di siti particolarmente sensibili, perché allocati nei centri abitati e/o nelle vicinanze delle scuole e degli ospedali.

La Calabria è la prima regione d’Italia a rendere concreta e operativa la legge 36, anche alla luce delle evoluzioni scientifiche e dell’importanza di conciliare e favorire il miglioramento delle connessioni con la tutela della salute.

«Con questo accordo quadro, a cui seguiranno le circolari applicative, veniamo incontro sia alle esigenze dei comuni, che vanno sostenuti istituzionalmente, sia a quello primario dei cittadini, la cui tutela è imprescindibile», ha ricordato il presidente Scarpino. (rrc)

Arpacal, Michelangelo Iannone succede a Emilio Errigo

È avvenuto, in un clima di entusiasmo, emozione e amicizia, il passaggio delle consegne di Arpacal, tra il commissario cedente, gen. Emilio Errigo e il prof. Michelangelo Iannone.

Iannone è stato recentemente nominato dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto alla guida dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria fino ad aprile 2024.

Hanno preso parte all’incontro: il Presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, Pietro Raso, Presidente della IV Commissione regionale “Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell’ambiente”, l’Ing. Salvatore Siviglia, dirigente generale del Dipartimento “Territorio e tutela dell’Ambiente” della Regione Calabria, i Direttori dei Dipartimenti provinciali e dei Centri regionali di Arpacal e numerosi giornalisti.

Il generale Errigo, nel formulare i saluti ed i ringraziamenti ai presenti, ha sottolineato le parti salienti delle attività svolte, ringraziando il Presidente delle Regione Calabria e in particolare l’Ing. Siviglia per la loro costante vicinanza e attenzione, con identici sentimenti ha rivolto un ringraziamento al Presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, a Pietro Raso, ad Antonio Montuoro, consigliere regionale e Presidente della II Commissione Consiliare “Bilancio, Programmazione economica e Attività Produttive, Affari dell’Unione Europea e relazioni con l’Estero” ed ai Consiglieri regionali tutti. Grazie al loro costante lavoro e al proficuo impegno è stato possibile affrontare e superare numerose complessità, riscontrate nel corso dei nove mesi di attività svolte alla guida di Arpacal.

Nel corso del nuovo incarico di Commissario Straordinario delegato a coordinare, accelerare e promuovere la realizzazione degli interventi di bonifica e riparazione del danno ambientale nel Sito contaminato di Interesse Nazionale (Sin) di Crotone – Cassano – Cerchiara, al quale il prof. gen. (ris) Errigo è stato nominato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, lo stesso Errigo ha affermato che Arpa Calabria, vista la professionalità, la competenza e l’esperienza in ambito ambientale e sanitario e la notevole crescita raggiunta in questi ultimi mesi, avrà un ruolo importantissimo, ragione per la quale, tale collaborazione è stata formalizzata nel Decreto di nomina emesso dal Governo.

Il neo Commissario prof. Michelangelo Iannone, già direttore scientifico di Arpa Calabria, in un brevissimo intervento, ha ringraziato tutti i presenti, rivolgendo al prof. Errigo il suo più vivo compiacimento per il lavoro svolto nel corso del mandato e per i risultati raggiunti.

A seguire, il Dirigente Salvatore Siviglia ha tenuto a ringraziare pubblicamente l’ottimo lavoro svolto dal Gen. Errigo, soffermandosi sulla sinergica azione svolta tra il Dipartimento Ambiente e l’Arpacal e manifestando la volontà di proseguire la modalità operativa già messa in atto con il Commissario Errigo anche con il prof. Iannone.

Infine, il Presidente del Consiglio Regionale, Filippo Mancuso, salutando e ringraziando il Gen. Errigo per il brillante lavoro svolto, ha augurato buon lavoro per il nuovo e impegnativo incarico che lo attende, auspicando per il futuro la necessità di mantenere una continuità amministrativa e, in tal senso, ha voluto augurare al neo nominato Commissario Arpacal prof. Michelangelo Iannone di poter lavorare a lungo auspicando per il futuro la nomina a  Direttore Generale di Arpacal. ν

Arpacal, il governatore Occhiuto: «Per ora sarà guidata dall’attuale direttore scientifico»

«Proporrò alla prossima Giunta di nominare come commissario dell’Arpacal l’attuale direttore scientifico in attesa di trovare un commissario, un direttore generale che possa guidare l’Arpacal che, sapete per me è stata molto importante in questi due anni in cui mi sono occupato di depurazione e che deve avere una marcia in più rispetto a quella che ha avuto in passato».

Lo ha detto il presidente della Regione Roberto Occhiuto rispondendo ad una domanda dei giornalisti dopo l’arresto ai domiciliari del professore Carlo Maria Medaglia, coinvolto in un’inchiesta della Procura di Roma su una presunta frode per progetti di ricerca, che era stato individuato come nuovo commissario dell’Arpacal, l’Agenzia regionale per l’ambiente.

«Non è semplice trovare persone – ha aggiunto Occhiuto – che siano disposte a venire a lavorare in Calabria. Appena troveremo qualcuno che abbia le caratteristiche che io ricerco per la guida di enti importanti come l’Arpacal, lo nomineremo». (rcz)

Droni e nuove tecnologie per Arpacal, esercitazioni in Lombardia

Anche Arpacal partecipa con una propria squadra di tecnici professionisti all’Esercitazione di protezione civile “Exe Lombest 2023”, la tre giorni promossa da Regione Lombardia per testare la risposta ad un evento sismico simulato in alcuni comuni dei territori delle province di Brescia, Cremona e Mantova a 11 anni dal sisma che colpì il territorio mantovano.

Questa complessa esercitazione di protezione civile servirà a di realizzare in modo coordinato, la raccolta di dati, il coordinamento, la comunicazione e l’interazione con altri operatori per l’utilizzo comune degli spazi aerei – il tutto in un contesto d’emergenza, come può essere quello post alluvione o post sisma. Sono questi i principali obiettivi dell’esercitazione, dedicata alle attività di protezione civile con l’impiego di droni, che si svolge in concomitanza e in occasione della quinta edizione della Settimana di Protezione Civile.

L’esercitazione è stata organizzata dall’Unità Organizzativa Protezione Civile di Regione Lombardia, in collaborazione con Polis Lombardia e Anci Lombardia, ed è coordinata da Fondazione Eucentre, centro di competenza per il rischio sismico del Dipartimento della Protezione Civile.

Per Arpacal sono presenti tecnici del Centro Funzionale Multirischi, del Centro Regionale Geologia e Amianto e del Centro Regionale Coordinamento Controlli Ambientali e Rischi che agiranno nell’area con l’ausilio di due droni in uso per attività istituzionali presso l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Calabria.

In particolare si studieranno sistemi comuni per l’attivazione dei nuclei UAS, per la sicurezza e il coordinamento, riguardanti la gestione e la condivisione dello spazio aereo (si pensi, per esempio, all’eventualità dell’arrivo di un elicottero di soccorso).

La veloce valutazione della situazione in un contesto d’emergenza, definita come rapid assessment, è fondamentale per avere rapidamente un quadro aggiornato della situazione, relativamente all’entità dei danni, l’estensione delle aree colpite, lo stato dei luoghi e le limitazioni agli interventi di soccorso.

Una parte dell’esercitazione riguarda, inoltre, la ricerca di protocolli comuni per la confrontabilità dei dati acquisiti tramite i rilievi dalle varie squadre presenti sul territorio e la rapida elaborazione dei dati che devono essere resi disponibili al centro di coordinamento per l’organizzazione delle attività che si svolgono appena conclusi i soccorsi, quando bisogna fare la valutazione delle agibilità e dei danni. (rcz)