Vaiti (Cgil): Prefetto convochi subito sindacati e scuola per chiusura Istituto Salesiano di Soverato

«Venga convocato subito dinanzi al Prefetto un incontro urgente con il gruppo dirigente dell’Istituto Salesiano e le organizzazioni sindacali». È quanto ha chiesto Caterina Vaiti, segretaria congfederale Cgil Calabria, intervenendo sull’annuncio della chiusura dell’Istituto Salesiano di Soverato.

Sulla vicenda è intervenuta, anche, la Segretaria regionale Flc Cgil Calabria, Carmen Aiello, chiedendo all’Ufficio Scolastico regionale e alla vice presidente con delega all’Istruzione, Giusy Princi, di prendere posizione su un caso che rischia di diventare una bomba sociale.

La segretaria Vaiti ha informato di aver già «interessato della vicenda la Regione Calabria e auspichiamo che si attivino prima possibile tutti i percorsi per intervenire su una situazione drammatica. Ne va del futuro dei lavoratori ma anche di quello degli studenti informati a una manciata di mesi dalla fine dell’anno scolastico che da settembre dovranno trovare una nuova scuola, nuovi insegnanti e compagni».

«L’Istituto Salesiano – ha spiegato – è una scuola storica del territorio, con una forte valenza sociale. Perderla significherebbe un grave danno per la città e il suo comprensorio. Importanti sarebbero anche le ripercussioni sui lavoratori, molti dei quali lavorano da anni nel circuito salesiano e si ritroverebbero ad essere disoccupati in età avanzata con difficoltà di reinserimento nel mondo lavorativo».

«Come Cgil non intendiamo stare a guardare – ha concluso – e vigileremo affinché si arrivi ad una soluzione opportuna e condivisa». (rcz)

Mercoledì a Cosenza la Cgil presenta l’iniziativa contro l’autonomia differenziata

Mercoledì 20 marzo, alle 10.30, a Cosenza, nella Camera del Lavoro, sarà presentata la manifestazione contro l’autonomia differenziata in programma il 23 marzo e organizzata dalla Cgil Calabria.

Parteciperanno Massimiliano Ianni, Segretario Generale Cgil Cosenza, Gianmaria Milicchio, Segretario Provinciale Partito Rifondazione Comunista, Emilio Cozza per Città & Futuro, Salvatore Giorno, Partito Democratico Cosenza, Rosa Principe, Coordinamento Democrazia Costituzionale, Bianca Rende, WWW What Women Want_La Calabria vista dalle donne, Nicola Arcuri, Potere al Popolo, Veronica Buffone, Movimento 5 Stelle,  Andrea Bevacqua per l’area Cattolica. (rcs)

L’OPINIONE / Angelo Sposato: Urgente Commissione regionale per riforme per aiutare Comuni in difficoltà

di ANGELO SPOSATO – È urgente attivare una commissione regionale per le riforme aperta al contributo delle forze sociali, del mondo accademico, delle comunità locali potrebbe essere utile per una nuova stagione di riforme.

Non basta l’intelligenza artificiale a risolvere il problema per come viene posto dalla Regione Calabria, né basta un processo di rafforzamento amministrativo che sarà pure utile ma non risolutivo. La Calabria ha bisogno di riforme strutturali a partire dalla riorganizzazione e ridefinizione della sua geografia istituzionale condividendola con i calabresi ed i territori. Servono investimenti su infrastrutture sociali, materiali e lavoro.  Ci vuole il coraggio di individuare una nuova idea di regionalismo che si contrapponga all’ipotesi divisiva dell’autonomia differenziata che va contrastata con tutti gli strumenti democratici.

La Calabria ha più comuni della Puglia, del Lazio, della Toscana e di altre regioni del Paese, la maggior parte di essi sono in dissesto e predissesto, non riuscendo ad erogare più manutenzione e servizi alle persone. Molti comuni sono assoggettati allo spopolamento, soprattutto nelle aree interne. Il calo demografico e l’emigrazione rischiano di desertificare il tessuto sociale in breve tempo. Ma, per cambiare, serve il coraggio di una nuova politica. (as)

[Angelo Sposato è segretario generale Cgil Calabria]

Il 4 marzo a Lamezia l’iniziativa “Quale sviluppo per il Mezzogiorno e la Calabria” col segretario Cgil Landini

Si intitola Quale sviluppo per il Mezzogiorno e la Calabria. Lavoro-Istruzione-Sanità-Ambiente-Infrastrutture l’incontro in programma il 4 marzo, alle 10.30, al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme e che vedrà la partecipazione del segretario nazionale della Cgil, Maurizio Landini.

Un momento di confronto su temi nevralgici per il Paese, ma ancora di più per il Sud, specie ora che si fa sempre più concreto il pericolo dell’approvazione dell’autonomia differenziata che andrebbe a infierire drammaticamente su un Meridione già indietro rispetto al resto d’Italia.

Dopo i saluti del segretario generale Cgil Area Vasta Enzo Scalese, introdurrà i lavori il segretario Generale Cgil Calabria, Angelo Sposato. Seguirà il confronto cui prenderanno parte il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, il direttore generale Svimez Luca Bianchi, il presidente Unindustria Calabria Aldo Ferrara, il sindaco di Siderno Maria Teresa Fragomeni.

A concludere il segretario Generale della Cgil Maurizio Landini, parlerà ai lavoratori e alle lavoratrici, ai quadri e ai delegati della Cgil. Modererà i lavori Riccardo Giacoia, caporedattore TgR Calabria. A seguire, si terrà l’Assemblea generale della Cgil Calabria al Grand Hotel Lamezia. (rcz)

Cgil Calabria: Rompere il silenzio per liberare la Calabria

Le Segreterie di Cgil Calabria e Cgil Pollino Sibaritide Tirreno hanno annunciato la propria partecipazione alla passeggiata della legalità di Libera, in programma per il 17 febbraio a Cassano allo Ionio.

«Condividiamo pienamente la necessità – si legge in una nota – che alle parole e alla retorica si unisca un gesto concreto di attivismo e partecipazione che dia il senso di una comunità e di una società che non è rassegnata, ma crede che passo dopo passo molto si possa fare, a partire proprio dal rompere il silenzio, dall’esprimere la propria indignazione e rabbia».

«Cassano è strategica in questo senso. Negli ultimi anni sono stati oltre dieci gli omicidi e si è perso il conto delle minacce non solo per chiedere il pizzo, ma anche per intimorire professionisti, giornalisti e operatori della comunicazione. Sempre a Cassano l’omicidio del piccolo Cocò Campolongo, ucciso e dato alle fiamme, una barbarie impossibile da dimenticare e che indusse anche il Papa durante la sua visita a scomunicare i mafiosi».

«Proprio a dieci anni di distanza da quell’efferato atto di violenza – conclude la nota – scegliamo di scendere in strada con Libera e don Ciotti nella “passeggiata della legalità” per mostrare il volto pulito della città e della Calabria, il non voler sottostare a nessuna forma di sopraffazione e paura. Cassano e la Calabria devono essere libere!». (rcs)

Cgil Calabria ai parlamentari: Sostenete il dl Milleproroghe per i tirocinanti

Nidil Cgil Calabria, Felsa Cisl Calabria, Uiltemp Calabria e Usb Fds Calabria, hanno lanciato un appello ai parlamentari calabresi, affinché «contribuiscano durante la discussione per la conversione in legge del DL Milleproroghe sostenendo con un’ unica voce l’emendamento attualmente depositato e già ammesso, così come qualunque altra azione utile ad una positiva definizione dell’annosa vertenza» dei tirocinanti calabresi.

«Nidil-Cgil – Felsa Cisl – Uil Temp e USB FdS, auspicano – hanno aggiunto – che su un tema così importante che coinvolge la vita di 4000 famiglie calabresi, si sia capaci di fare tutti un passo indietro per poi compierne dieci avanti tutti insieme».

«Terremo alta l’attenzione sulla vertenza dei tirocinanti calabresi – hanno ribadito – 4mila persone che quotidianamente sostengono la macchina amministrativa nei Comuni, delle ASP, nelle Province, nelle scuole, ed in tantissimi enti pubblici e privati erogando servizi essenziali per le nostre comunità. A seguito della partecipata manifestazione del 13 dicembre davanti la Prefettura di Catanzaro e del presidio del 22 dicembre davanti al Consiglio Regionale, sono scaturite diverse interlocuzioni istituzionali e nell’opinione pubblica, oltre all’importante incontro tenutosi il 28 dello stesso mese con il presidente delle Giunta Regionale Roberto Occhiuto».

«L’azione sindacale che abbiamo tenuto in questi mesi – hanno ricordato – è volta al sostegno, in Parlamento, di un emendamento al Decreto Milleproroghe che apra la strada alla contrattualizzazione a 18 ore per 18 mesi con relativa copertura finanziaria annua di 40 mln di euro di questi lavoratori così come è stato fatto in passato per i tirocinanti del medesimo bacino ma utilizzati nei ministeri della Giustizia, Cultura e Scuola».

«Nel frattempo, Anci Calabria ha preso posizione accogliendo le istanze sindacali e scrivendo al ministero della Funzione Pubblica per ribadire l’indispensabile apporto che questi lavoratori offrono quotidianamente – hanno proseguito –. Dal canto suo, il Prefetto Enrico Ricci, ricevute ed ascoltate le richieste delle rappresentanze sindacali,  si è impegnato a trasferire al Governo la rappresentazione della vertenza dei tirocinanti calabresi con le conseguenze che porterebbe la mancanza di un loro assorbimento: il venir meno di 4000 unità di personale nella macchina amministrativa delle degli Enti e delle comunità calabresi oltre al crollo del reddito di 4000 famiglie, con non indifferenti problematiche sociali e, in ultima analisi, anche di ordine pubblico».

«Tutti concordano sul fatto – hanno concluso i sindacati – che non è possibile e non è degno di un paese civile prorogare ancora una volta la misura dei tirocini di inclusione sociale e che occorre fare un fronte comune, al di là delle appartenenze politiche, per rivendicare le aspettative di questi calabresi di vedersi riconosciuti nella loro dignità lavorativa e sociale». (rcz)

Fiom Cgil, Cgil Calabria e Camera del Lavoro: Istituzioni salvaguardino Next Elettronica

Trovare le risposte e soluzioni a salvaguardia di Next Elettronica, uno stabilimento di produzione che, fino a qualche anno fa, dava occupazione a quasi 100 lavoratori e che grazie alla determinazione dei suoi soci-fondatori, è diventato ormai esempio “nazionale” di vera resilienza. È quanto hanno chiesto Fiom CgilCgil Calabria e la Camera del Lavoro di Cosenza, sottolineando come «nessuno può permettersi di considerare finita, una storia unica, per il coraggio dei lavoratori e delle lavoratrici».

E, proprio per ottenere risposte, è in programma per domani mattina, dalle 9.30, davanti allo stabilimento di Mangone, il sit in per salvare la cooperativa Next Elettronica Spa, nata quando, grazie al programma Workers BuyOut, gli ex dipendenti della fallita Freelink Italia srl insieme a C.F.I., LegaCoop e Coopfond, riavviarono l’impresa nella quale per molti anni hanno prestato servizio.

Un sit in, per chiedere, ancora una volta «ai soci sovventori – dicono – di assumersi le loro responsabilità di fronte ad una crisi che poteva essere evitata se tutti i soci avessero mantenuti gli impegni assunti».

«Purtroppo, dopo oltre 3 anni dalla sua costituzione – si legge in una nota dei sindacati – la Cooperativa Next Elettronica ha ottenuto finanziamenti dai “soci istituzionali” C.F.I. e Coopfond che, nell’insieme, non raggiungono neanche la metà dell’importo stimato all’origine. Tale condizione non ha mai permesso alla Cooperativa di adeguare la sua struttura, gli impianti di produzione ed i software gestionali verso le più moderne tecnologie e senza tali adeguamenti non è stato possibile mantenere le necessarie certificazioni di qualità (Es: ISO9001) o acquisirne nuove espressamente richieste dai clienti (es. Automotive) per operare in un mercato ad altissima tecnologia che di fatto ne esclude le aziende sprovviste».

«Le poche commesse ottenute rispetto a quelle inizialmente previste dal mondo cooperativo – hanno proseguito – hanno causato inevitabili perdite nei primi bilanci d’esercizio e, sebbene si sia comunque tentato d’avviare alcune collaborazioni con primarie aziende del settore, senza i necessari finanziamenti, ogni sforzo tentato dai soci-lavoratori, veniva puntualmente vanificato. Nonostante tali sacrifici, malgrado le rassicurazioni date dai Soci “Istituzionali” (C.F.I. e Coopfond) e da LegaCoop, sul tavolo istituzionale che la Regione Calabria ha convocato su richiesta della FIOM-CGIL, ancora oggi, gli stessi soci “istituzionali” si dicono impossibilitati ad intervenire con ulteriori finanziamenti senza le necessarie garanzie, commesse e/o partnership con altre aziende».

«Ogni tentativo di ripartenza – si legge ancora – richiede un impegno economico importante che i soci/lavoratori, ovviamente, non potranno mai sostenere da soli provenendo da un lunghissimo periodo di crisi, avuto inizio nel lontano 2019 con la chiusura per fallimento della Freelink Italia. A complicare ulteriormente il quadro generale della situazione, si aggiunge una recente azione della Società Finanziaria proprietaria dell’immobile che, a causa del ritardo nel pagamento di alcuni canoni di leaseback, nei giorni scorsi ha avviato una procedura che, se non interrotta, rischia di costringere la Cooperativa a lasciare il sito di produzione entro pochi giorni». (rcz)

Cgil promuove l’assistenza sanitaria integrativa Sanarti

Cgil Calabria aderisce alla campagna di Ebac (Ente Bilaterale Artigianato Calabria) volta a diffondere sul territorio la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro, del welfare contrattuale e della contrattazione di secondo livello anche nel mondo delle imprese artigiane. A breve, infatti, negli uffici territoriali del sindacato saranno aperti sportelli dedicati proprio al fondo di assistenza sanitaria integrativa che al momento è utilizzato da 3mila soggetti su una platea potenziale di 15mila.

il Fondo Sanarti, infatti, è stato presentato nei giorni scorsi ad Amantea dal direttore di Ebac CalabriaAndrea Monteleone, dopo i saluti del segretario generale di Cgil Calabria, Angelo SposatoGianfranco Trotta, segretario Cgil Calabria.

Tra le prestazioni messe a disposizione da Sanarti il rimborso del ticket SSN, esami e accertamenti diagnostici, anche di alta specializzazione, visite mediche specialistiche, rimborso per la spesa di acquisto di lenti da vista a dipendenti e ai figli minorenni, psicoterapia, fisioterapia e trattamenti fisioterapici riabilitativi, assistenza in caso di ricovero, cure odontoiatriche, pacchetti prevenzione, pacchetto maternità per le dipendenti e per le titolari, socie, collaboratrici e coniugi o conviventi iscritte, prestazioni sanitarie e servizi di assistenza in caso di grave inabilità ai dipendenti, titolari, soci e collaboratori iscritti.
Inoltre, per i figli minorenni sono state aggiunte gratuitamente prestazioni quali rimborsi del ticket SSN, una visita oculistica l’anno, lenti graduate e correttive, una visita ortopedica l’anno, plantari ortopedici, ausili e protesi, indagini genetiche, assistenza alla non autosufficienza. (rcs)

 

Sposato (Cgil Calabria): Serve piano straordinario su lavoro, occupazione e misure a sostegno di famiglie

Serve un grande piano piano straordinario del lavoro, per l’occupazione giovanile e femminile ed occorrono misure a sostegno delle famiglie e lavoratori, con interventi selettivi nella spesa del fondi di coesione e del Pnrr». È quanto ha dichiarato Angelo Sposato, segretario generale di Cgil Calabria, a seguito dell’incontro, avvenuto in Consiglio regionale, per discutere delle vertenze in Calabria.

Abramo Customer care, tirocinanti di inclusione sociale, consorzi di bonifica sono solo alcune delle criticità che sono state affrontate nel corso dell’incontro, in cui si è chiesto di apportare alcuni correttivi «e sospenderne altri che riguardavano i consorzi sulla legge omnibus, in attesa di fare i giusti passaggi nel rapporto con le parti sociali e nelle varie commissioni».

«Abbiamo apprezzato – ha spiegato Sposato – le aperture del Presidente della Giunta regionale sia sulla vertenza Abramo (si inoltrerà richiesta di incontro al ministro competente) sia su quella dei tirocinanti in inclusione sociale. Per entrambe le vertenze si faranno due incontri il 28 dicembre presso la cittadella regionale alla presenza anche dei parlamentari. Vogliamo ringraziare i gruppi regionali delle opposizioni in consiglio regionale per aver manifestato il sostegno a lavoratrici e lavoratori, incontrandoli, su invito del sindacato, sotto il consiglio regionale e i gruppi di maggioranza, che attraverso il Presidente di giunta e Consiglio hanno accolto la richiesta del sindacato di un ordine del giorno “unitario” ( che era stato originariamente presentato dal Pd) a sostegno della vertenza dei tirocinanti, votato poi all’unanimità».

«L’unitarietà sui temi del lavoro sono fondamentali e ieri (venerdì 22 dicembre ndr) la Calabria, su questo, ha dato un segnale importante che vogliamo sottolineare», ha aggiunto Sposato, ribadendo la necessità «non di contributi a pioggia, ma progetti mirati alla sostenibilità e capacità di promuovere sviluppo ed occupazione di qualità. Serve in Calabria un intervento sulla leva fiscale con la riduzione delle addizionali irpef regionali che sono tra le più alte d’Italia».

«Manterremo il livello del confronto ed, ove fosse necessario – ha concluso – in assenza delle giuste soluzioni, quello della mobilitazione. Con determinazione, come sempre». (rcz)

 

Domani si ferma il commercio: Ci sarà anche la Cgil Calabria

Ci sarà anche la Cgil Calabria allo sciopero unitario indetto da Filcams Cgil, unitariamente a Fisascat Cisl e Uiltucs in programma domani e che interesserà  i dipendenti di terziario, distribuzione, pubblici esercizi, ristorazione, agenzie di viaggi, alberghi e aziende termali.

L’obiettivo è quello di denunciare la grave situazione di disagio di milioni di lavoratrici e lavoratori da anni in attesa del rinnovo dei contratti collettivi nazionali di riferimento.

«Le associazioni datoriali – si  legge in una nota – continuano a non adempiere a quanto previsto dagli accordi interconfederali rifiutando di riconoscere gli aumenti retributivi necessari a contrastare l’inflazione e cercando di mettere mano anche su diritti acquisiti come scatti di anzianità, quattordicesima, permessi retribuiti ecc. Pretese che hanno portato ad uno stallo delle trattative, con il rifiuto dei sindacati di accettare lesioni dei diritti dei lavoratori già senza contratto in alcuni settori dal 2018 e senza aumenti retributivi da sei anni».

«Ma non solo. Mentre le oo.ss. premono – continua la nota – affinché vengano garantiti ai lavoratori orari che permettano la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, norme per il contrasto alla violenza di genere e di sostegno alla genitorialità, misure per contrastare la precarietà, a partire dal consolidamento e incremento dell’orario contrattuale per i tanti part time involontari, le associazioni datoriali premono per l’aumento della flessibilità. È ora di dire basta, di avere un rinnovo del contratto per i settori interessati e di mettere da parte pretese vessatorie volte a spremere i lavoratori facendo leva sul loro stato di bisogno.  La dignità del lavoratore deve essere baricentro delle trattative ed è bene ricordare come il mancato rinnovo del CCNL ne metta in discussione il valore e la funzione e costituisca una dinamica molto grave per il Paese e il suo sistema economico».

«La difesa e la crescita del potere d’acquisto dei salari – si legge ancora – e l’estensione dei diritti e della dignità delle persone che per vivere devono lavorare sono le ragioni fondamentali dell’esistenza dei contratti nazionali».

«Cgil Calabria – conclude la nota – esprime solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici e aderisce alla manifestazione di Napoli con l’auspicio di giungere alla sottoscrizione del rinnovo dei Contratti nazionali coerenti con le richieste sindacali». (rcz)