Porto di Gioia Tauro, la Lega calabrese sfida il Pd: «Solleciti Gentiloni»

«E’ emblematico che nelle stesse ore in cui a Roma il vicepremier Matteo Salvini zittiva per sempre la propaganda contro il Ponte sullo Stretto, al porto di Gioia Tauro il nostro europarlamentare Valentino Grant dava una lezione di coerenza a quei partiti che con una mano hanno votato a favore di scelte scellerate contro lo sviluppo della Calabria e con l’altra erano là, nella stessa piazza, per stracciarsi le vesti illudendosi di prendere in giro il popolo».

E’ quanto dichiara Roy Biasi, responsabile regionale Enti Locali della Lega, all’indomani della manifestazione di protesta contro la norma con cui Bruxelles tassa i vettori navali per le emissioni nocive prodotte.

«Si è trattato – prosegue il dirigente della Lega che è anche sindaco di Taurianova – di una grande mobilitazione che, al fianco delle istituzioni che l’hanno organizzata e delle forze sociali che l’hanno sostenuta, ci ha visto partecipare a testa alta e senza doppiezze assieme al nostro rappresentante a Strasburgo, inneggiando sì alla necessaria unità che ora occorre trovare per cancellare le scelte ideologiche che penalizzano il primo porto italiano per traffico di container, senza però tacere sull’ecofollia di cui ancora una volta le sinistre hanno dato prova».

Biasi ricorda inoltre che «il gruppo parlamentare Identità e Democrazia, a cui aderisce la Lega, non ha votato la direttiva che dal gennaio prossimo obbligherà le compagnie di navigazione ad aderire al sistema di tassazione per compensare gli effetti nocivi della produzione di Co2, coerentemente con la visione pragmatica che sul tema della transizione ecologica il segretario Matteo Salvini sta impostando pure nel suo ruolo di governo, ma ciò evidentemente non è bastato visto che ieri in piazza non hanno rinunciato a sfilare anche i rappresentanti regionali della sinistra a cui, a questo punto, ha fatto bene il governatore Roberto Occhiuto a ricordare che, dopo la svolta ottenuta dal governo Meloni nella riunione dei ministri europei dell’Ambiente, la speranza di ottenere una moratoria che salvi il porto di Gioia Tauro dalla crisi passa dalle scelte che farà il commissario Paolo Gentiloni, espressione della maggioranza che ha voluto questa tassazione nemica dell’economia europea».

Per Biasi «coerenza vorrebbe che il Pd, adesso, in nome della unità vera che la Calabria ha manifestato sul tema, si rivolgesse direttamente a lui essendo responsabile degli Affari economici dell’Ue, ribadendogli il ruolo straordinario che nello shipping europeo ha il porto calabrese e la crisi mortale che rischia nel caso in cui la tassazione rimanesse nell’attuale configurazione che favorisce i porti di scalo concorrenti sulla costa africana del Mediterraneo». (rrc)

Il centrodestra reggino: Reggio non ha presentato piano per dimensionamento scolastico

Il Coordinamento Provinciale di Forza Italia, Fratelli d’Italia e La Lega hanno denunciato come «Reggio Calabria è l’unico Comune dell’Area Metropolitana a non avere presentato la proposta di piano di dimensionamento scolastico alla Città Metropolitana».

«Assurdo, ma vero – dicono i Coordinamenti –. È solo a termini abbondantemente scaduti che la Giunta comunale guidata dal Sindaco f.f. Paolo Brunetti, in particolare nella persona dell’assessore Lucia Anita Nucera, si è ricordata di deliberare il piano di dimensionamento, e senza previo confronto con le parti».

«Da fonti molto attendibili abbiamo appreso, infatti – continua la nota congiunta – che è solo in una tarda notte di qualche giorno fa che il Comune di Reggio ha partorito, nelle segrete stanze di Palazzo San Giorgio, la delibera sul piano di dimensionamento scolastico del territorio di riferimento, vale a dire a termini già scaduti e soprattutto senza avere  ascoltato i dirigenti scolastici e senza avere quindi permesso alle scuole (e relativi genitori dei Consigli di istituto) di deliberare la loro proposta. Ha attuato, sostanzialmente, una scelta “unilaterale”».

«La cosa assume fattezze ancor più sconcertanti – hanno detto ancora – se si considera che è dall’estate che l’assessore al ramo, Nucera, blatera sull’argomento creando solo confusione, appellandosi a deroghe numeriche inesistenti e promettendo ciò che non avrebbe mai potuto garantire per legge. Nel frattempo, ha dimenticato però di allestire un piano adatto alle esigenze reali del territorio. Se invece di incaponirsi, l’Assessore avesse approfondito la questione, con buon senso, avrebbe potuto tutelare il Comune che rappresenta, che – scandaloso dirsi – è l’unico di tutto il territorio della provincia di Reggio Calabria a non avere presentato alla Città Metropolitana una proposta di dimensionamento entro i termini previsti». 

«Qualche notte fa, messa alle strette dai fatti e capendo che comunque la Città Metropolitana aveva già elaborato – si legge – sostituendosi all’Amministrazione e quindi all’Assessore al ramo, una proposta di piano anche per il Comune di Reggio, non solo ne ha fatto deliberare uno fuori tempo massimo, non solo non ha dato alle scuole la possibilità di rappresentare le proprie esigenze come avrebbe dovuto fare, ma ha presentato una proposta che tende a tutelare solo le scuole degli “amici”».

«Bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare – viene evidenziato – mentre la Città Metropolitana, pur con le difficoltà legate al momento non facile, si è comunque confrontata con i territori e con i sindacati, il Comune invece ha preferito non ascoltare gli indirizzi, i bisogni, scegliendo prima la strada del non fare e poi quella del fare in ritardo, salvaguardando gli “interessi di bottega”».

«Lucia Nucera farebbe bene ad interessarsi seriamente di Scuola – hanno rilanciato – con cognizione di causa e competenza, perché le scuole del Comune di Reggio Calabria  sono totalmente allo sbando: mensa scolastica non ancora avviata; bambini disabili a cui non è stata assicurata l’assistenza specialistica; studenti della scuola “Pitagora” letteralmente in mezzo ad una strada in quanto il Comune chiudendo la loro scuola per inagibilità, non ha ancora provveduto a trovare contestualmente una soluzione alternativa. Chi come l’Assessore invoca la Costituzione su cose inesistenti, dovrebbe piuttosto sapere che non possono essere lasciati a casa per giorni gli studenti senza  garantire loro locali alternativi, senza tutelare il loro diritto allo studio. È questa la Costituzione a cui si appellano le famiglie di centinaia di ragazzi ad oggi lasciati in mezzo alla strada. È questa la Costituzione che il CentraDestra intende tutelare, non quella dell’improvvisazione e del supporto ai conoscenti»

«Alla luce di tutto ciò, pertanto, come Coordinamenti provinciali reggini della Coalizione di CentroDestra, congiuntamente chiediamo a gran voce le dimissioni immediate dell’assessore comunale – hanno concluso – colpevole di una condotta non certo all’altezza delle circostanze». (rrc)

Saccomanno (Lega): Partito acconto ai lavoratori del Porto di Gioia Tauro

Il commissario della Lega, Giacomo Saccomanno, ha ribadito come la Lega è «accanto ai lavoratori e aziende del Porto di Gioia Tauro».

«Il pericolo che il porto di Gioia Tauro – ha detto – possa essere fortemente danneggiato dalla direttiva europea che impone una pesante tassazione ai fini della tutela ambientale obbliga tutti a partecipare alla manifestazione di Gioia Tauro a difesa della importante e fondamentale infrastruttura. Sin dalla approvazione della suddetta normativa la Lega ha sostenuto le ragioni italiane di tutela dei porti e si è posta in contrasto con le suddette indicazioni, al contrario di PD e 5Stelle che hanno, invece, votato a favore della stessa».

«I 21 europarlamentari del Carroccio – ha proseguito – hanno manifestato il proprio dissenso ed hanno bocciato la proposta che, però, è passata grazie ai voti del PD e dei 5Stelle. Oggi, tutti al capezzale del porto di Gioia Tauro per cercare di trovare una difficile soluzione. Ma, “piangere sul latte versato” appare ipocrito e non risolve i gravi errori di una sinistra che non ha mai tutelato gli interessi della propria nazione».

«La Lega sarà, quindi – ha concluso – a Gioia Tauro per proseguire il percorso di difesa dei diritti dei tantissimi lavoratori che rischiano di perdere il posto, delle aziende che hanno creduto nello sviluppo della struttura, negli italiani che credono nella propria nazione e che si impegnano a contribuire alla crescita e valorizzazione del sud, pur non condividendo una gestione poco attenta dell’A.P». (rcz)

L’OPINIONE / Giuseppe Gelardi: Porto di Gioia Tauro a rischio chiusura, urge intervento del Governo

di GIUSEPPE GELARDI – Il primo gennaio 2024 segnerà l’entrata in vigore della direttiva dell’Unione Europea sul sistema di scambio delle quote di emissione (ETS) per il settore marittimo. Secondo questa direttiva, la tassazione sarà calcolata non solo in base al tipo di nave, ma anche in base alla distanza percorsa. In particolare, sarà applicato uno sconto del 50% se lo scalo di partenza o destinazione si trova al di fuori dell’Unione Europea, mentre sarà applicata la tassazione completa se si tratta di porti comunitari. Questa nuova normativa ha già portato a segnali di rilocalizzazione, poiché le compagnie di navigazione stanno già pianificando l’attività di trasbordo container sulla sponda opposta del Mediterraneo, in Nord Africa.

È fondamentale trovare una soluzione per salvare il porto di Gioia Tauro.

Il Governo deve intervenire tempestivamente per evitare il rischio di chiusura di questo importante scalo marittimo.

La situazione attuale richiede un’azione immediata per preservare l’occupazione e l’economia della regione.

Il porto di Gioia Tauro ha un ruolo strategico nel Mediterraneo e la sua chiusura avrebbe conseguenze negative non solo per la Calabria, ma anche per l’intero paese. È necessario adottare misure efficaci per incentivare le compagnie di navigazione a mantenere le loro attività nel porto e per attrarre nuovi investimenti. La salvaguardia di Gioia Tauro richiede un approccio olistico che coinvolga non solo il Governo, ma anche le autorità locali, le associazioni di categoria e gli operatori portuali. È necessario promuovere una strategia di sviluppo a lungo termine che renda il porto più competitivo a livello internazionale, migliorando le infrastrutture, semplificando le procedure burocratiche e promuovendo la formazione e l’innovazione nel settore marittimo. Inoltre, è importante sottolineare l’importanza di una cooperazione internazionale per affrontare le sfide globali legate al cambiamento climatico e alle emissioni di gas serra.

La direttiva ETS per il settore marittimo è un passo importante verso la riduzione delle emissioni, ma è necessario garantire che le misure adottate non penalizzino eccessivamente i porti europei, compromettendo la loro competitività. La situazione attuale richiede un’azione immediata per salvare il porto di Gioia Tauro. Il Governo, insieme alle autorità locali e agli operatori portuali, deve adottare misure efficaci per preservare l’occupazione e l’economia della regione. Allo stesso tempo, è fondamentale promuovere una strategia di sviluppo a lungo termine che renda il porto più competitivo e sostenibile. Solo attraverso una cooperazione internazionale e un impegno comune sarà possibile affrontare le sfide attuali e future legate al settore marittimo. ν

[Giuseppe Gelardi è capogruppo della Lega  in Consiglio regionale]

Saccomanno (Lega): La Calabria di fronte a sfide che chiedono soluzioni concrete e innovative

Il commissario regionale della Lega, Giacomo Saccomanno, ha ribadito come «la Calabria, come molte altre regioni italiane, si trova di fronte a sfide significative che richiedono soluzioni concrete e innovative».

Dal palco di Pontida, infatti, Saccomanno ha evidenziato come «la presenza di numerosi giovani ha dato un segnale di vitalità e impegno per il futuro della Calabria. Il vice premier Matteo Salvini ha tenuto un discorso incentrato sulle prossime elezioni europee e sull’importanza di cambiare la politica europea. Questo tema sarà al centro della nostra battaglia politica. La principale linea d’azione che intendiamo seguire è affrontare i molteplici problemi che affliggono la Calabria, tra cui la famiglia, l’occupazione e, in particolare, la riorganizzazione della politica sociale e europea».

«L’occupazione è un’altra priorità, poiché la disoccupazione giovanile – ha proseguito – e la mancanza di opportunità lavorative rappresentano una grave minaccia per il futuro dei nostri giovani. Inoltre, la riorganizzazione della politica sociale e europea è essenziale per affrontare le disuguaglianze e promuovere lo sviluppo sostenibile della Calabria. Dobbiamo lavorare per ottenere fondi e risorse adeguate per investire in infrastrutture, istruzione, sanità e servizi sociali, al fine di migliorare la qualità della vita dei cittadini calabresi».

«La nostra battaglia politica sarà guidata da una visione di rinnovamento e cambiamento, con l’obiettivo di costruire una Calabria più forte e prospera. Siamo consapevoli che non sarà un percorso facile, ma con determinazione e impegno possiamo fare la differenza. In conclusione, la riunione di oggi a Pontida ha rappresentato un momento importante per la Calabria – ha concluso – con la partecipazione di numerosi rappresentanti politici e l’energia dei giovani. Siamo pronti a lottare per un futuro migliore per la nostra regione, affrontando i problemi della famiglia, dell’occupazione e della politica sociale ed europea». (rrm)

 

L’OPINIONE / Orlandino Greco: La coerenza del ministro Matteo Salvini

di ORLANDINO GRECO – Cosa c’è di più coerente per un ministro leghista, nato a Milano, cresciuto nella Lega di Bossi ed oggi leader del Carroccio? Semplice: tagliare i fondi del Pnrr destinati al Sud!

In sintesi, una rimodulazione al Pnrr da 2,5 miliardi di euro che verranno ovviamente dirottati per opere del Nord: 1,1 miliardi di euro per la linea ad Alta velocità Verona-Padova e per l’attraversamento di Vicenza, 462 milioni per il nodo Terzo Valico di Genova, 563 milioni per coprire cantieri e gare in corso nel 2023 e i restanti 500 milioni per il nodo di Bolzano, per la linea Torino-Padova, per l’Alta velocità di Firenze e per i sottopassi della Merano-Bolzano.
Ed il Sud? I diritti negati dei suoi cittadini? I suoi ritardi strutturali che hanno ispirato il Pnrr stesso? Il principio di coesione territoriale previsto da quella stessa Costituzione sulla quale il Vicepresidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana ha giurato? Ma chi se ne frega!
Viva la coerenza che porta dritti dritti ai principi secessionisti del maestro Bossi. Non c’è che dire, su questo terreno il Ministro Salvini è imbattibile: bravo!
Perdonerete l’ilarità ma solo chi come me, da quasi trent’anni impegnato nelle istituzioni, dopo aver giurato più volte sulla nostra Repubblica, unica e indivisibile, ed aver difeso in lungo e in largo le ragioni di un sud che non vuol essere la cenerentola di nessuno, sa bene quanto la situazione sia grave ma non seria: al di là del goffo tentativo di difesa da parte di qualche cooptato parlamentare locale, prontamente genuflesso ai diktat romani per assicurarsi un posto al sole nelle prossime elezioni politiche, abbia la classe politica tutta un sussulto di coscienza perché, in casi come questo, il silenzio è assenzo, è complicità. Allora si rompano gli indugi: Salvini è parte della maggioranza di governo e, coerentemente, fa il leghista.
La parte moderata del centrodestra, che rappresenta nei numeri la maggioranza della coalizione, fermi questo ennesimo e scriteriato tentativo di scippo.
Il Sud ed il Paese tutto, ve ne saranno grati. (og)

Tavernise (M5): Da Lega ulteriore schiaffo alla Calabria

Il consigliere regionale del M5S, Davide Tavernise, ha denunciato come «la Lega continua a bloccare lo sviluppo della Calabria e della fascia Jonica in particolare».

«Assistiamo sbigottiti – ha spiegato – ad un altro scippo da parte del dicastero guidato dal ministro Salvini che ha tagliato oltre 2,5 miliardi di euro già stanziati dal Cipess, di cui 40 milioni di euro erano destinati all’elettrificazione della linea ferroviaria Catanzaro Lido-Reggio Calabria. La conferma dello scippo non arriva solo dal documento dell’8 giugno denominato “Primo atto integrativo al Contratto di Programma 2022-2026 – parte Investimenti Informativa”, ma dagli stessi deputati calabresi del Carroccio che, rispondendo ad una interrogazione dei deputati del Pd, vagheggiano un “congelamento” di fondi, riferendosi però a risorse spostate che “a breve verranno subito riproposte”».

«Ma per quale motivo spostare altrove risorse già stanziate? E quali garanzie hanno i cittadini calabresi che detti fondi torneranno al loro posto e nei tempi previsti? Sarebbe il caso che il Governo chiarisca questi aspetti nei minimi dettagli», si è chiesto il pentastellato, annunciando che «per questo motivo ho inoltrato apposita interrogazione al presidente della Giunta regionale nell’intento di spronarlo a portare avanti, una volta tanto, gli interessi della nostra Regione a Roma».

«Evidente, oramai – ha concluso – l’intenzione manifesta del centro destra di portare avanti l’autonomia differenziata a danno del Sud Italia, con la compiacenza dei governatori locali, e il proposito scellerato di bloccare ogni minima manifestazione di transizione ecologica in ambito dei trasporti, rallentando allo stesso modo le potenzialità di sviluppo sostenibile della nostra terra». (rrc)

La consigliera di CZ Daniela Palaia: Da Lega argomenti strumentali su Parco eolico off shore

La consigliera comunale di Catanzaro, Daniela Palaia, ha evidenziato come «mai parole furono più al vento di quelle scritte qualche giorno fa dal gruppo della Lega» in merito al Parco Eolico off shore.

«Il gruppo del Carroccio – ha spiegato – mi accusa di non aver firmato la mozione e l’atto di indirizzo contrari all’impianto, presentati il 22 gennaio del 2022 dall’attuale capogruppo Riccio. Non vedo come avrei potuto, visto che a quella data non sedevo nella Assemblea cittadina. Vi sono entrata poche settimane dopo, e se la Lega intende riferirsi all’unico atto formalmente depositato da Riccio presso l’Ufficio di Presidenza del Consiglio il 3 febbraio successivo, allora li informo che la mia firma c’è, insieme con quella di altri colleghi consiglieri comunali».

«Quanto poi alla molto presunta scorrettezza istituzionale – ha proseguito – che insieme con il sindaco Fiorita avremmo commesso nei confronti dell’Assemblea incontrando i rappresentanti dell’azienda che vorrebbe realizzare l’impianto, i colleghi leghisti, se non altro i più esperti, dovrebbero sapere quali sono i percorsi e le articolazioni attraverso cui normalmente si snoda la vita dell’Ente. Non c’è dubbio che l’interesse pubblico incroci tutti gli organi comunali, dal Sindaco al Consiglio passando per la Giunta con il contributo delle Commissioni, ma le diverse responsabilità a cui ciascuno è chiamato determinano un timing, che forse non sarà gradito al gruppo della Lega ma quello è».

«In questo mi sento non solo di rinfrescare la memoria dei colleghi – ha concluso – su come funzionano le cose ma anche di rassicurarli: il passaggio in Consiglio lo abbiamo già messo in conto, ci sarà quando ci saranno le condizioni perché ciò accada e in quella sede anche la loro nuova mozione, insieme con le posizioni di tutto il resto dell’Aula, troverà legittimamente spazio.  E a proposito di spazi, do infine ai colleghi leghisti un suggerimento non richiesto: utilizzino meglio quelli che offre l’informazione e che possono essere occupati in qualsiasi momento. Le parole al vento non mi pare siano la maniera migliore». (rcz)

CATANZARO – Successo per il dibattito sulla nuova legge degli appalti

Ha riscosso grande successo, a Catanzaro, il dibattito organizzato dalla Lega sulla nuove legge sugli appalti.

«Un incontro di grande rilevanza scientifica e giuridica – ha spiegato il commissario regionale Giacomo Saccomanno – dove la legge è stata commentata sia nelle parti positive che in quelle critiche. Ma è emersa la indispensabile necessità di avere un nuovo strumento sia per snellire la procedura, sia per meglio controllare il percorso e sia per evitare una possibile corruzione, che tanto male ha fatto e sta facendo all’Italia».

«Una norma coraggiosa, che naturalmente – ha aggiunto – potrà essere migliorata, ma che allo stato consente di poter accelerare la consegna dei lavori e la loro esecuzione. Una innovazione che, sicuramente, potrà consentire che le opere pubbliche non stiano ferme per anni ed anni. Merito di questo Governo, ma principalmente del ministro Matteo Salvini che l’ha voluta con insistenza ed ha fatto di tutto per farla approvare».

Pubblico numeroso, che ha assistito con molta attenzione agli interventi dei prestigiosi esperti: on. Domenico Furgiuele, Sen. Tilde Minasi, anche relatrice della legge, Sen Pasquale Pepe, consulente del vicepremier Salvini, Prof. Emerito Luciano Maria Delfino, esperto della materia, ed ancora con i saluti di Eros Corapi, presidente degli Architetti della Provincia di Catanzaro, Francesca Savari, presidente della Fondazione FOAC di Catanzaro, Antonino Renda, presidente Inarsviluppo, Arrigo Lagazzo e Salvatore Saccà, entrambi responsabili della Cassa Previdenziale Professioni Nazionale, e con l’intervento dell’Arch. Giuseppe Macrì, che ha posto evidenziato dei motivi di possibile miglioramento della norma. Infine, hanno portato i saluti e sono intervenuti l’On. Giuseppe Gelardi, l’On. Piero Molinaro, l’On. Filippo Mancuso, presidente del Consiglio Regionale, Emma Staine, assessore regionale.

«Ancora una volta – ha concluso – la Lega affronta i problemi e cerca di discuterli con esperti e associazioni di categoria. Un modo concreto per dimostrare la sua presenza reale sui territori e per contribuire alla crescita di questo e alla formazione di professionisti di estremo valore professionale». (rcz)

L’OPINIONE / Giacomo Saccomanno: Autonomia è opportunità, problema calabrese sono i “buoni e validi” amministratori

di GIACOMO SACCOMANNO – Tanto clamore per nulla. Tanta ignoranza e polemiche inutili. L’autonomia differenziata è una possibile grande opportunità per i buoni e validi amministratori. Cioè, per coloro che hanno e dimostrano una corretta gestione amministrativa ed hanno la vista lunga per operare delle corrette strategie.

Chi si lamenta vuol dire che non ha compreso o non vuole comprendere la fondamentale portata della norma. D’altro canto, sarebbe folle pensare che si sta operando in danno del Sud. La verità, e dobbiamo dirla tutta, è che il Sud si è fatto male da solo per tanta incapacità politica ed amministrativa. Basta ricordare le tante risorse restituite per insufficienza di spesa! E, quindi, peggio di oggi non si può andare!

Ed, allora, veniamo alla questione. Il Sud ha tutte le caratteristiche e potenzialità per poter crescere, ma ha bisogno di amministratori capaci e di una politica chiara e costruttiva. Il gap esistente poteva essere già colmato se fossero state adoperate adeguatamente tutte le risorse messe a disposizione del Meridione. Ma queste non si sono convenientemente utilizzate.

Ora è possibile, se i nostri amministratori comprendono che deve annullarsi la parola “annunci” e si deve passare ad una amministrazione concreta,  condivisa e con una strategia manageriale. Ed, ecco, che invece di inutili polemiche bisogna impegnarsi affinchè si proceda immediatamente alla determinazione dei Livelli Essenziali di Prestazione (Lep), che stabiliranno il fabbisogno minimo di spesa per assicurare i servizi imprescindibili per i cittadini. Se tali livelli saranno realizzati concretamente il Sud potrà risorgere. L’importante è che si riveda la spesa storica e si proceda, invece, alla indispensabile perequazione. Ed, allora, bisogna solo stare attenti sulla attività della Commissione paritetica Stato-Regione e chiedere uomini esperti e parità di partecipazione tra Nord e Sud.

È veramente assurdo seguire molti giornali che affermano, inverosimilmente, che l’autonomia verrà a creare un sistema sanitario buono solo per i ricchi! A parte che la sanità è un disastro in Calabria senza che ci sia l’autonomia, non si comprende su quali basi concrete i giornalisti possano affermare ciò! A parte la forte spinta nazionalista presente nel Governo, la partita vera si gioca sulla perequazione. Se questa avviene correttamente non vi sarà alcun problema per il Sud, ma anzi si potrà risalire e ripartire quasi con le stesse condizioni delle altre regioni.

Ed, allora, invece di lamentarci costruiamo assieme un sistema che possa parificare le differenze e garantire i servizi fondamentali ed essenziali a tutti i cittadini. Finora il Sud non è stato capace, forse ora qualcosa potrà migliorare. Ma, il problema è sempre lo stesso: avere amministratori capaci, competenti e concreti.  (gs)