La consigliera Straface: Longobucco avrà la sua prima classe

La consigliera regionale Pasqualina Straface ha annunciato come «dopo giornate frenetiche passate in costante contatto con la comunità di Longobucco e con i vertici regionali possiamo finalmente rassicurare le famiglie e la popolazione tutta sulla sventata chiusura della prima classe dell’Ipsia».

«Voglio ringraziare – ha commentato – il presidente Occhiuto e l’assessore Princi che hanno preso a cuore la problematica sin da subito e si sono spesi tantissimo. Ringrazio inoltre il Sindaco di Longobucco Pirillo e l’assessore Greco, insieme alle famiglie e ai cittadini longobucchesi, perché hanno tenuto duro in un momento davvero difficile per la loro comunità. Ringrazio infine i vertici dell’Ufficio Scolastico Regionale che hanno accolto l’istanza di un intero territorio».

«Sarebbe stato ingiusto – ha continuato – lasciare 12 ragazzi di cui alcuni con disabilità senza la possibilità di poter studiare caricandoli di trasferte quotidiane rese ancora più pesanti dalle problematiche di viabilità ormai note a tutti. Questo aspetto ho cercato di sottolineare in ogni telefonata e incontro messo in piedi per cercare di risolvere il problema, e devo dirmi davvero soddisfatta della conclusione positiva della vicenda».

«Ascoltare i territori e dare risposte concrete è il vero senso dell’agire politico-amministrativo – ha concluso – e su queste basi cerco di portare avanti il mio lavoro quotidianamente». (rcs)

Lunedì il Pd Calabria a Longobucco per chiedere soluzioni per uscire dall’isolamento

Chiedere soluzioni urgenti per far uscire dall’isolamento Longobucco. È questo l’obiettivo della manifestazione del Pd Calabria in programma lunedì 3 luglio a Longobucco.

Alla manifestazione prenderà parte il capogruppo del Pd a palazzo Campanella Mimmo Bevacqua, i consiglieri regionali Ernesto Alecci, Antonio Billari, Amalia Bruni, Francesco Iacucci e Raffale Mammoliti, oltre ai dirigenti dem e agli amministratori locali.

A concludere i lavori sarà il senatore e segretario regionale del partito Nicola Irto.

L’obiettivo dell’iniziativa, oltre ad esprimere vicinanza ai cittadini che stanno vivendo un momento particolarmente difficile, è quello di richiamare l’attenzione delle Istituzioni, del governo regionale e di quello nazionale rispetto alla situazione venutasi a verificare dopo il crollo della nevralgica infrastruttura.

«La manifestazione di lunedì si inquadra in un percorso stabilito dal gruppo consiliare regionale che toccherà più Comunità calabresi ed in particolare i piccoli centri ricchi di storia ricchezza e bellezze culturali e spesso abbandonati da una politica miope a livello nazionale e regionale. Iniziamo da  Longobucco perché non possiamo permettere che tale comunità subisca ulteriori penalizzazioni e ingiustizie – spiega il capogruppo Bevacqua – senza interventi straordinari per ripristinare la viabilità, l’intero territorio si troverebbe a rivivere l’incubo dell’isolamento con conseguenze inevitabili sulla qualità della vita dei cittadini e sull’economia del comprensorio».

«Il rischio spopolamento per le aree interne della nostra Regione – ha evidenziato – è sempre drammatico e il governo di centrodestra,  sembra sordo a ogni richiesta proveniente dai territori montani. Come Pd abbiamo messo in atto tutte le azioni possibili derivanti dall’essere forza di minoranza al governo nazionale e regionale e proseguiremo lungo la strada intrapresa».

Il senatore Nicola Irto ha garantito la vicinanza alla popolazione da parte del Pd ad ogni livello. «Il nostro è il partito dei diritti e dell’uguaglianza sociale – le parole di Irto – e sarà portavoce delle istanze e delle necessità dei cittadini di Longobucco e della Calabria completamente dimenticate dal centrodestra». (rcs)

La presidente Succurro in visita all’area del crollo di Longobucco: Bisogna ripartire in fretta

«Il presidente Roberto Occhiuto ha ragione. Come lui, credo che si debba ripartire in fretta per levare Longobucco dall’isolamento provocato dal recente crollo di parte di un viadotto della Statale 177, che poteva finire in tragedia». È quanto ha dichiarato Rosaria Succurro, presidente della Provincia di Cosenza, in visita all’area di Longobucco interessata dal riferito cedimento strutturale per valutare di persona la situazione, insieme al sindaco Giovanni Pirillo.

«Eravamo intervenuti mesi fa – ha ricordato Succurro – sull’altra strada per Macrocioli, in accordo con l’amministrazione comunale di Longobucco. Ora proprio la Provinciale, alternativa alla Statale 177 Sila-Mare, è l’unica via percorribile in attesa che si faccia chiarezza sul crollo avvenuto e che venga ricostruito il collegamento interrotto. Nel municipio di Longobucco, abbiamo parlato di altri argomenti principali come scuola e lavoro; in particolare dei lavoratori della Legge 15, in favore dei quali è stato aperto un Tavolo regionale per garantire un loro futuro lavorativo più decoroso”.

«Ho detto poi che le scuole sono ancora più importanti che altrove, nelle zone montane distanti dai centri cittadini, così tracciando la linea dell’amministrazione provinciale. Infine – ha concluso la presidente Succurro – abbiamo discusso del palazzo dello sport che a breve inaugureremo proprio nel territorio di Longobucco».

Il sindaco Pirillo, inoltre, ha reso noto che sono stati effettuati i sopralluoghi tecnici dalla dirigenza di Anas sulla strada Sila-Mare.

«I punti maggiormente attenzionati – ha spiegato – sono stati rispettivamente a monte e a valle dell’infrastruttura. A valle si interverrà, com’è ben noto, per ripristinare il viadotto crollato (al vaglio dei tecnici il tipo di intervento da effettuare); a monte invece saranno effettuati ulteriori lavori di messa in sicurezza».

«Parte, dunque – ha annunciato – un protocollo d’intesa tra Anas e la ditta, già presente sul posto per provvedere ai primi lavori.
I tecnici presenti: Matteo Castiglioni, capo della direzione operativa di Anas, Francesco Caporaso, responsabile struttura territoriale Calabria e Domenico Renda, responsabile Anas Calabria, più volte sollecitati affinché i tempi tecnici di verifiche ed interventi potranno consentirci di tornare presto a transitare su questa strada, unico sbocco per la nostra comunità e la Valle del Trionto».
Presente anche il sindaco di Mirto Crosia, Antonio Russo.
«Anas, inoltre – ha concluso – si impegna a redigere nel più breve tempo possibile un documento ufficiale contenente la stima degli interventi messi a programma. Intanto si attende anche il compimento delle indagini da parte della Procura di Castrovillari con consecutivo dissequestro del tratto interessato». (rcs)

Sila Mare, Tavernise (M5S): Dal Governo solo propaganda e nessun provvedimento

Il consigliere regionale del M5S, Davide Tavernise, ha criticato aspramente ciò che emerso dall’incontro al Mit tra il ministro Matteo Salvini e i sindaci di Longobucco e Mirto Crosia, incentrato sul ponte crollato. Per il consigliere regionale, infatti, «quella che si è consumata nelle stanze del ministro Salvini è la presa in giro di una classe politica che nulla ha mai dato e che oggi si affretta solo a investire 15 miliardi per tre chilometri di ponte sullo Stretto».

Tavernise, infatti, ha denunciato come non ci sia stato «nessun decreto Longobucco. Nessun provvedimento tempestivo e concreto dal governo che riporti una comunità ferita, per il crollo di una strada aperta appena 10 anni prima, e che chiede a viva voce di non essere abbandonata dallo Stato».

«Oltre le pacche sulle spalle dei sindaci – ha continuato –, dal ministro Salvini nessun provvedimento e poche parole che sanno di evanescenza, pesando sul futuro dei longobucchesi. Per Salvini la priorità è l’inchiesta della procura. Finché la Sila Mare sarà sottoposta a sequestro dunque non accadrà nulla. La dignità di un territorio viene così rimessa ai tempi della giustizia. Accade in Calabria quello che non è accaduto in Liguria. Nessuna risposta ai bisogni del territorio come accaduto con Genova, dunque, ai tempi del ponte Morandi e che ha visto il governo, tra le altre cose, supportare economicamente la popolazione colpita. Nessun supporto concreto oggi ai longobucchesi oltre un’ambulanza messa a disposizione dalla regione per soli 10 giorni».

«Nessuna risposta neanche dalla regione sulla strada che dal bivio del “Manco” conduce al ponte di Cropalati – ha proseguito – la cui consegna dei lavori sarebbe attesa per luglio. Viene da chiedersi ancora: dal bivio di Ortiano fino a Longobucco Anas riaprirà la strada dopo il 23 maggio oppure no? Anas che interventi di messa in sicurezza ha effettuato e ancor di più sarebbe utile capire perché è stato chiuso anche quel tratto di strada dopo soli pochi giorni dal crollo del viadotto giustificandosi con la pioggia?».

«Le affermazioni di Salvini lasciano, così – ha concluso – solo presagire mal di pancia ancora più grandi». (rrc)

Vertice al Mit sul crollo del ponte di Longobucco

L’Anas manderà un proprio delegato direttamente da Roma alla Calabria per velocizzare gli approfondimenti e le misure da adottare in conseguenza del crollo del  ponte di Longobucco, e per migliorare la viabilità nel tratto Sila-mare. È quanto è emerso dall’incontro, svoltosi al Mit, tra il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, il deputato Domenico Furgiuele e i sindaci di Longobucco e Mirto Crosia, rispettivamente Giovanni PirilloTonino Russo e il commissario regionale della Lega, Giacomo Saccomanno.

A fare il punto della situazione, a seguito dell’evento catastrofico, in collegamento video anche Aldo Isi, amministratore delegato e Direttore generale di Anas, oltre ai tecnici del Mit.
Dall’incontro, è emerso come il Dicastero interessato è già pronto a finanziare la ricostruzione del tratto oggetto del crollo, in primis, e completare anche l’opera fino alla Statale 106; che la Procura di Castrovillari farà chiarezza sulle responsabilità sulla vicenda, che sul luogo dei fatti giungerà un delegato di Anas inviato da Roma. Un primo sopralluogo tecnico è già previsto per lunedì 22 maggio da parte del capo della direzione operativa di Anas, Matteo Castiglioni, per quantificare l’impegno di spesa.
Una importante notizia, infine, riguarda la riqualificazione e messa in sicurezza della Statale 531, che va da Cropalati a Mirto Crosia, tratto importante anche per la comunità di Longobucco, oltre che per la viabilità interna di tutta la Valle del Trionto.
Il sindaco Pirillo ha definito «proficuo» l’incontro con Salvini. «Continuerò, pertanto, con la mia squadra, a tenere alta l’attenzione sulla nostra viabilità». (rrm)

L’Unical e lo studio del crollo dei Ponti come quello di Longobucco

di FRANCO BARTUCCI – Proseguono le polemiche sul ponte di Longobucco, crollato in seguito alla piena del fiume Trionto, con il disinteresse totale da parte dei parlamentari della Camera che respingono una mozione presentata dall’on. Vittoria Baldino del Movimento Cinque Stelle che chiedeva l’immediata messa in sicurezza della struttura; mentre è stata approvata una mozione  del deputato Domenico Frugiuele della Lega che ha chiesto ed ottenuto il monitoraggio del viadotto da parte dell’Anas. 

Sui ponti come sui temi della difesa del suolo e dell’inquinamento in Calabria – e non solo – esiste da oltre quarant’anni una scuola che ne traccia gli aspetti scientifici e le ricadute tecniche dando utili indicazioni che potrebbero interessare tecnici, studiosi e politici. È il caso del Convegno annuale sulle Tecniche per la difesa del suolo e dall’inquinamento, che attualmente reca il titolo inglese “Italian Conference on Integrated River Basin Management (ICIRBM)”. Il Convegno fu concepito all’inizio come un Corso di Aggiornamento.

Istituito nel 1980 dal professore Giuseppe Frega, all’epoca ordinario di Acquedotti e Fognature e poi direttore del Dipartimento di Difesa del Suolo e successivamente Rettore dell’Università della Calabria, che fu affiancato nell’organizzazione e nella direzione  dal prof. Francesco Macchione, attualmente Ordinario di Costruzioni Idrauliche, nonché responsabile scientifico del Laboratorio LaMPIT (Laboratorio di Modellistica numerica per la Protezione Idraulica del Territorio) dell’Università della Calabria.

Al Convegno partecipano gli studiosi che in Italia fanno ricerca nel vasto ambito della difesa del suolo.

Lo stesso prof. Francesco Macchione ci fa notare che nell’ultima edizione del Corso, che si è svolta nel 2022, è stata dedicata grande attenzione all’argomento sulle intersezioni tra i ponti e i corsi d’acqua.

All’interno del Gruppo Italiano di Idraulica, un folto numero di ricercatori sta collaborando per poter redigere delle linee guida che possano mettere i tecnici nelle condizioni migliori per l’approfondimento degli aspetti idraulici che necessariamente devono essere tenuti in conto nella progettazione di queste strutture. Infatti è da tener presente che la gran parte dei crolli dei ponti è dovuta a fenomeni idraulici. In Italia in 12 anni 72 ponti sono crollati per cause legate all’acqua.

Occorre che la normativa italiana sulla progettazione dei ponti, molto attenta e articolata per ciò che riguarda gli aspetti strutturali, lo sia anche per gli aspetti idrologici ed idraulici. 

«Nel Convegno quarantasette co-autori provenienti da 22 Università italiane e straniere – ci tiene a sottolineare il prof. Francesco Macchione – hanno presentato i risultati in progress in relazioni specifiche che hanno riguardato la valutazione delle portate di progetto, la modellazione idraulica per l’analisi della vulnerabilità dei ponti, la formazione di ostruzioni ai ponti da parte di materiale legnoso, i casi dei ponti che attraversano corsi d’acqua minori con elevato trasporto di sedimenti, le opere di protezione dei ponti dai fenomeni erosivi, il confronto tra i protocolli per la valutazione della  vulnerabilità idraulica in uso in Italia, Regno Unito e Francia. Non è mancata infine la presentazione di alcuni casi di studio».

Una annotazione utile per chi è interessato, sia tecnici che politici, ad approfondire e conoscere bene questi aspetti ed argomenti legati alla difesa del territorio, è la possibilità che sarà data a breve di consultare sul sito web del Convegno ICIRBM gli Atti, che sono stati pubblicati a partire dal 1980, per un totale di 43  Volumi,  nella Collana “Technologies for Integrated River Basin Management – Tecniche per la Difesa del Suolo e dall’Inquinamento”, sotto la direzione dei professori Giuseppe Frega e Francesco Macchione, EdiBios (Cosenza). (fb)

Baldino (M5S): Riportare Longobucco fuori dall’isolamento non è un’urgenza

La deputata del M5S, Vittoria Baldino, ha rilevato come «riportare Longobucco fuori dall’isolamento non è un’urgenza di questa maggioranza».

Dichiarazioni che arrivano dopo il no della Camera all’odg a prima firma di Baldino al decreto sul ponte sullo Stretto che impegnava il governo “a prevedere con urgenza, anche con un decreto legge ad hoc alla messa in sicurezza” della zona del crollo del viadotto del Comune di Longobucco e ad ogni altra azione volta a togliere i cittadini dall’isolamento.  Tra gli impegni anche quello di stipulare una convenzione con Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, Anas e regione Calabria per mettere in sicurezza le infrastrutture calabresi.

«Quando parlo di isolamento – attacca Baldino – mi riferisco al fatto che dopo il crollo della Sila Mare sono state miracolosamente riaperte al traffico e rese transitabili delle strade prima chiuse, perché a rischio frana. Il prezzo per uscire dall’isolamento è rischiare la vita ogni qualvolta si percorre una strada per uscire dal paese. Quando parlo di isolamento mi riferisco al fatto che stiamo parlando di comunità non servite da servizi essenziali come ospedali e scuole».

«A tal proposito oltre il danno la beffa – ha aggiunto – durante la protesta dei cittadini è giunta una nota dal ministero dell’istruzione e del merito sancenti la chiusura di una delle due scuole di secondo grado che servivano la città. Mentre una comunità restava isolata il ministero invitava le famiglie, tra cui quella di due studenti disabili, ad iscrivere i figli presso altre scuole della provincia. Oggi ci venite a dire che non c’è nessuna urgenza per ripristinare l’opera e togliere Longobucco dall’isolamento?».

«Avete provato a vivere in un paese da cui non si può uscire? – ha chiesto –. Dove si vi prende un infarto siete morti perché l’ambulanza non potrà mai arrivare in tempo? In Calabria se hai un figlio disabile sei lasciato da solo: perché lo Stato non ti aiuta e ti chiude anche la scuola. Non voglio essere complice dell’ennesima presa in giro della politica che in trent’anni ha usato la Calabria solo come urna elettorale per portare nelle istituzioni persone che il nome Longobucco non lo sanno neanche pronunciare» conclude con forza Baldino rimandando così indietro l’invito del governo a riformulare l’ordine del giorno. Riformulazione che voleva fermarsi a monitorare gli esiti della commissione tecnica sulle cause del cedimento e sulla base di tali esiti valutare l’opportunità di promuovere un ripristino dell’opera. (rp)

 

Ponte crollato, il ministro Salvini incontrerà il sindaco di Longobucco

Venerdì prossimo il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, incontrerà il sindaco di Longobucco, Giovanni Pirillo per mettere a fuoco  la vicenda del crollo del ponte che collega la città con il resto della Calabria e per verificare le modalità ed i tempi per trovare una celere soluzione.

Il commissario regionale della Lega, Giacomo Saccomanno, accompagnerà il primo cittadino all’incontro al Ministero, in modo tale che possa poi seguire anche nel prosieguo la vicenda e poter così sostenere le necessità del territorio.

Saccomanno ha ringraziato il ministro Salvini che ha accettato immediatamente la richiesta, «dimostrando di come sia attendo per le necessità dei territori ed in particolare per la Calabria. Certamente, sarà un incontro fruttuoso che servirà, appunto, per cercare una soluzione possibile in tempi brevi». (rrm)

Crollo viadotto, Legambiente: Incrementare controlli su appalti e limitare rischio idrogeologico

Legambiente Calabria, esprimendo preoccupazione per il crollo del viadotto a Longobucco, ha rilanciato alla Regione la richiesta di «interventi celeri di messa in sicurezza del territorio, più controlli sugli abusi e maggiore vigilanza sugli appalti, per evitare drammi futuri».

«La Calabria, per come dimostra ulteriormente questa vicenda, ha ben altre priorità che la costruzione di ponti faraonici», ha ricordato Legambiente, sottolineando come «un evento connesso alle forti piogge che dovrebbe far riflettere le Amministrazioni competenti sulle vere priorità territoriali, sulle opere ed infrastrutture da realizzare in Calabria collegate alla crisi climatica in atto, sul rafforzamento necessario dei controlli in fase di costruzione e sulla successiva necessaria manutenzione».

«La Calabria è, infatti – si legge in una nota – tra le regioni in cui gli effetti della crisi climatica stanno diventando sempre più accentuati: dal 2010 ad aprile 2023 si sono verificati 90 eventi estremi di cui 35 allagamenti da piogge intense, 21 danni da raffiche di vento e trombe d’aria, 14 danni alle infrastrutture da piogge intense ed 8 frane da piogge intense; le vittime dal 2010 ad oggi sono state 17. La Calabria è quinta nella classifica nazionale per i danni ad infrastrutture secondo l’Osservatorio Città-clima di Legambiente».

«I nostri dati confermano un inquietante aumento nella frequenza degli eventi estremi – ha sottolineato Anna Parretta, presidente di Legambiente Calabriache si stanno verificando sul territorio della nostra regione. Tali eventi sono, infatti, passati da 61 alla fine del 2021 a 90 ad aprile 2023 subendo un incremento esponenziale».

«Ribadiamo l’urgenza e l’importanza – ha evidenziato – di incrementare gli interventi per limitare il rischio idrogeologico ed utilizzare competenze e risorse economiche e progettuali per mettere in sicurezza territori, persone ed attività economiche. Soprattutto occorre rispettare la natura ed i suoi elementi, agendo nell’ottica della prevenzione e dell’adattamento ai cambiamenti climatici».

In Calabria quasi il 20 % del territorio regionale è in uno scenario di pericolosità elevata per le alluvioni. Si tratta di fenomeni naturali che sono stati amplificati a dismisura negli ultimi decenni a causa di due fattori specifici: il consumo di suolo e il cambiamento climatico, entrambi di origine antropica. Il nostro fragile territorio – cementificato e impermeabilizzato – non è più in grado di regolare l’anomala alternanza tra periodi di pioggia intensa e di siccità. In Calabria si è costruito troppo e troppo spesso in zone pericolose e inadatte ed in maniera abusiva e la nostra è una delle regioni con il più alto tasso di reati nel ciclo del cemento. (rcz)

 

LONGOBUCCO (CS) – Successo per lo spettacolo di Amedeo Fusco

di ANTONIO LOIACONOCome un “pendolo di Foucault”, lo spettacolo ideato da Amedeo Fusco, Amedeo Fusco racconta Frida Kahlo, ha tracciato l’ennesimo e perpetuo segmento di successo raccogliendo gli applausi ai piedi della Sila!

Longobucco, infatti, è stata un’altra tappa dell’originale rappresentazione creata dall’attore Amedeo Fusco (e da lui stesso interpretata) in giro con la sua Frida lungo l’intero e patrio Stivale.

Sabato 11 marzo, organizzato dall’Associazione Vesca di Longobucco, nei locali del Museo degli Antichi Mestieri del Comune alle pendici del monte Castello, si è dipanato il gomitolo biologico dell’artista messicana, Frida Kahlo!

A tessere la vita “speciale” di Frida: il sempre più bravo, commovente e coinvolgente “artigiano” della parola, Amedeo Fusco!

L’instancabile Fusco, con questo spettacolo in giro per l’Italia, sta dimostrando la sua “grativas”, la sua serietà e professionalità nell’ itinerante racconto sulla sua “Friduccia”! 

Introdotto dalla segretaria dell’Associazione Vesca nonché ideatrice ed organizzatrice dello spettacolo, avvocato Luigina Diletto, il momento artistico ha scaturito l’ennesimo successo del duo “Fusco & Frida”, evidenziato palesemente dai volti soddisfatti e commossi del pubblico presente e dalla loro ovazione finale!

«La bellezza è capace di esprimere i valori più alti dell’animo umano – sono state le prime parole del parroco di Longobucco, Don Pino Straface –. Il messaggio che Frida ci dona è di grande attualità: abbiamo bisogno di persone che sappiano dimostrare che oltre la sofferenza c’è sempre la speranza. Grazie all’arte ed alla passione di Amedeo Fusco».

Ringraziamenti per la serata speciale, sono giunti anche dal presidente del Consiglio Comunale di Longobucco, Mario Parrilla: «Ringrazio Amedeo Fusco, per averci fatto conoscere Frida Kahlo – ha iniziato il presidente Parrilla – ho avuto modo di conoscere, in Amedeo, un vero professionista simpatico e coinvolgente».

«Per me è stato un piacere – ha concluso Mario Parrilla – aver collaborato per la realizzazione di questo evento». 

Il “viva la vida” di Amedeo Fusco, continua! (al)