REGGIO – Si presenta il libro “Maria SS. Del Consuolo”

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 17.15, al Seminario Arivescovile, sarà presentato il libro “Maria SS. Del Consuolo. La Madonna dei reggini, Pensieri, Parole, Opere e Miracoli” curato da Gaetano Surace, Luciano Maria Schepis e Antonio Marino edito da Iiriti Editori.

Il volume, realizzato in occasione del XXV anniversario dalla fondazione dell’Associazione dei Portatori della Vara, racconta attraverso un’accurata ricerca storico-iconografica, le origini del culto della Madonna della Consolazione. 

L’incontro sarà aperto dall’esibizione del Coro Cenacolo Maria Consolatrice. A seguire i saluti del Rettore del Seminario Pio XI, don Simone Gatto, e del delegato del Governatore per lo sport sociale Distretto 108Ya Mimmo Praticò

A moderare l’incontro il professore Luigi Marino. Interverranno padre Pietro Ammendola, guardiano del convento dei cappuccini dell’Eremo, i curatori del volume Gaetano Surace, presidente dell’Associazione Portatori della Vara, il professore Luciano Maria SchepisAntonio Marino e Luisa De Blasio di Palizzi Zerbi, ideatrice e disegnatrice dei miracoli. 

Il delegato Mimmo Praticò: Il contributo dei Lions affinché il mito storico della Madonna possa radicarsi

Quando il Presidente della Vara della Madonna della Consolazione mi ha parlato del libro mi è scattato un flash: come i Lions possono dare il proprio contributo affinché il mito storico della Madonna dei Reggini possa radicarsi, ancora di più sul territorio tramite i loro pensieri, i loro Valori ed i mezzi della loro  comunicazione per allargare i confini calabresi.

Il libro che Gaetano ha scritto con la collaborazione di Luciano Schepis e Antonio Marino, ritengo che “apra un Mondo” a noi cattolici e, soprattutto, a quelli che si ricordano della Madonna…una volta l’anno. Leggere il libro “Maria SS. del Consuolo, la Madonna dei Reggini. Pensieri, Opere e Miracoli“, significa conoscere la Storia secolare leggendaria della Vergine Maria nella sua interezza, nella sua spiritualità di Mamma di Gesù e moglie di Giuseppe.

I suoi “sacrifici” terreni, il complicato compito di far crescere, educare un “giovane” che da adulto ha segnato, e continua a tracciare un’epoca che ad oggi, coinvolge milioni di persone in tutto il Mondo, da oltre 2000 anni e che durerà in eterno. Questo è certamente, il più grande miracolo concepito dalla Madonna. Nella vita terrena chi si rivolge a Maria SS. del Consuolo chiede di essere protetto dal Manto Celeste della Vergine, trova in Lei Misericordia, sostegno, amore, conforto per superare i momenti tristi della sua esistenza.

Quando sembra che tutto vada contro,   lo assiste, lo accompagna e gli indica la strada della Pace e della Serenità dell’anima. Ecco perché i Reggini e tutti i suoi devoti si rivolgono alla Madonna della Consolazione quando sono afflitti, quando sembra che il Mondo gli stia cascando addosso; essi si affidano alla Madonna sapendo che trovano in Lei alleviamento, speranza, fiducia, gioia di vivere.

I Portatori della Vara della Madonna della Consolazione, tramandando la tradizione iniziata nel XVI secolo da un gruppo di frati francescani, denominati nel tempo “Cappuccini” rappresentano i Custodi indispensabili e insostituibili che trasmettono la devozione alla Vergine del Consuolo da padre in figlio, non solo con la forza fisica ma, soprattutto, con la forza dell’Amore. Essi accompagnano, ogni anno la Madonna della Consolazione dall’Eremo al Duomo della Città, con grande spirito di sacrificio tra due ali di folla che sembra di non finire mai, di fedeli in preghiera. Questo è il momento più significativo della devozione alla Vergine Maria. Le emozioni che trasmette in questo suo “viaggio” trafiggono l’Anima, mandano messaggi sublimi di serenità interiore di un messaggio divino che rende felice di vivere la meravigliosa Vita terrena che la Madonna del Consuolo ci trasmette dall’alto. Un messaggio significativo che ci insegna che vivere nella Fede non è inutile perché grazie ad essa la ragione può riprendere la sua strada.

Pertanto, la Fede e la Ragione possono camminare insieme nel percorso tracciato dall’Etica e dai Valori Lionistici, che rappresentano due pilastri sociali per chi crede che con convinzione, con onore, con lealtà, con fedeltà può coniugare Fede e Ragione, sentimenti indispensabili per rispettare il “We Serve” Lionistico con Spirito di Servizio. Professare la Fede è una via importante per guidare i nostri sentimenti verso la Madonna della Consolazione che ci indica di praticarla nel servizio verso i bisognosi, senza chiedere nulla in cambio.

Il libro di Gaetano Surace rappresenta il forte legame di Fede esistente e vissuta tra la Madonna della Consolazione ed i Reggini che vedono in Lei la salvezza dell’anima e si rivolgono a Lei, come Madre Consolatrice dei loro pensieri, delle loro opere, chiedendo di alleviare le sofferenze della Vita quotidiana. Le poesie di Surace approfondiscono e ci fanno toccare con mano l’amore viscerale che c’è tra i Reggini e la Madonna della Consolazione che fa sentire tutti “Figli di Maria”, senza distinzione di classe o categoria. (rrc)

REGGIO – Si presenta il libro “Portami al mare”

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 18, alla Stazione di Santa Caterina, sarò presentato il libro Portami al mare di Domenico Latino.

L’evento rientra nell’ambito della rassegna Calabria d’Autore organizzata dall’Associazione Incontriamoci Sempre guidata da Pino Strati.

Dopo i saluti di Strati, intervengono Vincenzo Montemurro, cardiologo, Marco Marchese, editore di Officine Editoriali da Cleto, l’autore e Anna maria Stanganelli, Garante regionale della Salute.

Dieci storie vere. Dieci frammenti di vita che raccontano la forza di chi lotta per i propri diritti e la determinazione di chi non si arrende.

In una Calabria sospesa tra bellezza e difficoltà Domenico Latino, giornalista e portavoce della Garante regionale della Salute, ci guida attraverso un percorso fatto di sofferenze, speranze e risultati raggiunti grazie all’impegno della stessa Garante, Anna Maria Stanganelli, protagonista di un approccio costruttivo nel risolvere casi complessi. Ogni capitolo di questo libro è un viaggio nel cuore di un sistema sanitario vulnerabile, tra sfide apparentemente insormontabili e conquiste che ridanno dignità e fiducia a chi ne ha più bisogno.

In due anni di mandato, la Garante affronta storie che sembrano senza via d’uscita. Dai bambini come Mariano, affetto da una rara malattia che limita la sua libertà di muoversi; Gabriele, un’anima fragile alla ricerca di un luogo dove essere accolto; Manuel, che, in lista d’attesa per un intervento alle tonsille, riesce a operarsi nella sua regione, senza dover affrontare lunghi viaggi, alle storie di adulti come il signor Giuseppe, prigioniero in casa senza una carrozzina adeguata o Placido, paziente oncologico in attesa di una terapia salvavita, passando per le battaglie contro l’inquinamento dei comitati di quartiere.

Altre storie portano il lettore nelle vite di Sara, che lotta per beni essenziali; Francesco, giovane avvocato che nutre il sogno della paternità; Luigi, portatore delle istanze dei pazienti colpiti da fibrosi polmonare idiopatica. Infine, c’è Luca, nato con una malattia degenerativa che si batte con forza per il riconoscimento dei diritti delle persone con disabilità, dimostrando che la voce di uno può accendere la speranza per molti.

Con empatia e concretezza, Anna Maria Stanganelli lavora fianco a fianco ad autorità sanitarie, medici, associazioni e cittadini, spesso con il supporto dei giornalisti locali, vere e proprie sentinelle del territorio, ottenendo risultati tangibili e costruendo ponti di solidarietà. Ogni racconto è un mosaico di emozioni in cui il mare, filo conduttore di queste storie, rappresenta la possibilità di ritrovare serenità dopo ogni tempesta. (rrc)

REGGIO – Si presenta il libro “Battaglie di libertà” di Saverio Zavettieri

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 16.30, al salone di Confindustria, sarà presentato “Battaglie di libertà tra politica, istituzioni e lotte sociali”, il libro dell’ex sindaco di Bova Marina Saverio Zavettieri che, in un dialogo con il giornalista Francesco Kostner, racconta le tappe del suo impegno appassionato al servizio dei cittadini calabresi e del Paese.

L’opera, la cui prefazione è di Giuseppe Chiaravalloti, la postfazione di Claudio Signorile, edita da Luigi Pellegrini, sarà presentata dagli autori, dall’ingegnere Andrea Cuzzocrea, dallo scrittore Mimmo Gangemi, dal senatore Nicola Irto e dal docente di Etica della Comunicazione presso l’Università Dante Alighieri, Edoardo Lamberti Castronuovo.
Zavettieri, in questo libro-intervista, pagina dopo pagina, ripercorre nero su bianco, una lunga esperienza trascorsa nel sindacato, nel partito socialista e nelle Istituzioni e con una lucida e coraggiosa analisi dei problemi più scottanti, parla della fine della prima Repubblica, di Giustizia, della lotta alla criminalità, nel segno del diritto e delle regole costituzionali spesso disinvoltamente disattese.
Quella del politico di razza è una vita intensa fatta di successi, gioie e anche tanti dolori, ma come dice lo stesso autore nel suo libro: «Ho avuto una vita semplice, onesta, dignitosa».
Non dimentichiamo che l’ex assessore alla Cultura nella Giunta guidata da Giuseppe Chiaravalloti, è stato protagonista di iniziative non di rado clamorose a difesa dei principi costituzionali e ha sempre operato con coraggio, determinazione e coerenza.
Con questo volume, disponibile in tutta Italia, Zavettieri lascia a chi lo ha apprezzato e continua a farlo, ma anche a chi lo ha combattuto, un patrimonio prezioso in cui ogni cittadino può riconoscersi.

«Il racconto di Saverio Zavettieri – scrive il giornalista Kostner – rappresenta il crogiuolo di sentimenti e passioni che richiamano la migliore tradizione democratica del paese, in definitiva, appartiene a tutti». (rrc)

Capitale della Cultura, Patto per il Cambiamento: “Decisione è stata scelta politica”

Per  il movimento politico Patto per il Cambiamento «la candidatura a Capitale della Cultura più che una competizione istituzionale tra città è sembrato quasi un affare di famiglia».

«Pare tanto – dice nella nota il Patto – che al Ministero della Cultura sia sfuggita un po’ di mano la ragion di partito. Non sarà un caso se ad essere premiata al titolo di capitale della cultura 2027, sia stata una città il cui sindaco non solo è un autorevole esponente di Fratelli d’Italia, candidato ed eletto alle scorse elezioni europee, ma addirittura sia il fratello di un Ministro, anche lui di Fratelli d’Italia, del Governo a guida premier Meloni, manco a dirlo, anche lei Fratelli d’Italia».

«Con buona pace di alcuni esponenti politici della destra reggina – si legge – che si affannano a strumentalizzare il risultato tentando di offuscare l’ottimo lavoro svolto dalla Città, dal sindaco Giuseppe Falcomatà, dalle associazioni, dalle altre istituzioni territoriali, Museo, Camera di Commercio, Soprintendenza, rete museale, sostenuto peraltro da decine di Comuni, da tutti gli altri capoluoghi calabresi, Catanzaro, Cosenza, Vibo e Crotone, e dalla Città di Messina».

«Il reale motivo per cui Reggio non è stata scelta? È facile scoprirlo – si legge ancora – basta guardare parentele e appartenenze politiche per rendersene conto. Rimane l’amarezza ed al contempo la convinzione generalizzata di aver svolto un ottimo lavoro».

«Reggio cresce e torna ad innamorarsi di se stessa – conclude Patto per il Cambiamento – siamo orgogliosi della nostra città e nessun pennacchio politicizzato potrà toglierci quello che abbiamo fatto e che intendiamo realizzare». (rrc)

REGGIO – L’omaggio degli studenti del Frangipane al presidente dei Portatori della Vara

Gli studenti del Liceo Artistico “Preti Frangipane” di Reggio Calabria hanno donato al presidente dell’Associazione dei Portatori della Vara, Gaetano Surace, le tavole che raffigurano l’assalto dei turchi, avvenuto al Santuario nella seconda metà del Cinquecento.

Le tavole che concludono il racconto in immagini di questa incredibile storia sono state consegnate dalla dirigente scolastica Lucia Zavettieri e dal vice preside Antonio Barbera, lo scorso 11 marzo al presidente Surace, che si è detto entusiasta per il lavoro meticoloso e di grande precisione svolto dagli studenti del liceo artistico Preti–Frangipane.

L’evento rientra nell’ambito delle iniziative promosse in occasione delle celebrazioni per il 25° anniversario dalla fondazione dell’Associazione dei portatori della Vara, una parte importante delle attività è dedicata alle scuole e soprattutto agli studenti. Il loro coinvolgimento, nelle intenzioni dell’associazione, è mirato a far conoscere la storia della Madonna della Consolazione perché non si disperda una delle più importanti tradizioni di Reggio Calabria.

Un attacco mirato a distruggere e devastare l’Eremo e che fallì, grazie all’intervento dei cappuccini appoggiati da 20 reggini mossi da profonda devozione alla Vergine. Con l’aiuto di altri cappuccini, intervenuti per dar man forte ai confratelli,  riuscirono a respingere il primo tentativo dissacratore. All’alba del giorno seguente, i musulmani tornarono più numerosi e meglio organizzati, sicuri di portare facilmente la loro missione a termine. Ma anche i reggini si erano, nel frattempo, riorganizzati, ponendosi nei punti più strategici per difendere il Santuario. La battaglia, nonostante le gravi perdite inflitte ai nemici, non faceva presagire niente di buono. Il combattimento si fece allora, più furioso ed i turchi giunsero alla porta del Santuario. Fu a questo punto che  padre Gabriele, guardiano del Santuario, temendo catastrofico un ulteriore attacco da parte musulmana, decise di nascondere, nell’anfratto di un muro, vicino alla Chiesa, il Quadro della Madonna della Consolazione e gli arredi sacri e di riparare sulle montagne, assieme ai confratelli ed ai reggini, che ne avevano condiviso la nobile impresa. Giunti nuovamente sul luogo, ormai libero, i turchi frugarono in ogni angolo e non trovando nulla diedero fuoco al santuario. Ritornati i frati trovarono il convento illeso e il fuoco si era, infatti, subito estinto. (rrc)

REGGIO – Il Fai presenta le “Giornate Fai di Primavera”

Domani mattina, a Reggio, alle 11.30, a Palazzo San Giorgio, la Delegazione Fai di Reggio Calabria presenta le Giornate Fai di Primavera 2025, in programma il 22 e 23 marzo.

L’evento sarà l’occasione per illustrare in dettaglio le attività previste, i percorsi di visita,  nonché le iniziative che coinvolgeranno gli studenti delle scuole superiori locali, impegnati in qualità di Apprendisti Ciceroni: 70 studenti provenienti dal Liceo Statale Tommaso Gulli e dal Liceo Artistico Statale  Preti-Frangipane, protagonisti nella valorizzazione del patrimonio storico e artistico della nostra città e che  ci regaleranno all’interno della Chiesa di San Pietro al Calopinace un’imperdibile mostra con testimonianze  del loro estro artistico.

Intervengono Dina Porpiglia, capo delegazione Fai – Delegazione RC, Rocco Gangemi, delegato regionale Fai Calabria, don Domenico Rodà, vice direttore Ufficio Diocesano BBCC e Edilizia di Culto dell’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, la dott.ssa Angela Puleio, direttrice Archivio di Stato di RC, la dott.ssa Lucia Loiacono, direttrice Museo Diocesano di Reggio, la dott.ssa Maria Mallemace, Sopritendenza Abap di Reggio e Vibo, Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio, Francesco Praticò, dirigente scolastico Liceo Statate “T. Gullì”, Lucia Zavettieri, dirigente scolastico Liceo Artistico “Preti Frangipane” e gli apprendisti Ciceroni 2025.

Le Giornate Fai di Primavera a Reggio Calabria vedranno coinvolte numerose istituzioni culturali cittadine, tra cui l’Arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova, il Museo  Diocesano, la Soprintendenza Abap per Reggio Calabria e Vibo Valentia e l’Archivio di Stato di Reggio  Calabria, con il supporto delle scuole locali attraverso il progetto “Apprendisti Ciceroni”

Il Protocollo di Intesa Interistituzionale siglato lo scorso 27 febbraio 2025 ha sugellato un’importante sinergia volta a valorizzare il patrimonio storico, culturale e devozionale di Reggio Calabria, tesa a rendere  la città un reale e fattivo polo di crescita culturale e turismo sostenibile, in linea con la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2027

L’edizione reggina di quest’anno, dal titolo “Sentieri del Giubileo: alla scoperta dei tesori nascosti della  devozione reggina”, offrirà un affascinante viaggio alla scoperta di alcuni dei luoghi simbolo dei percorsi  devozionali reggini, molti dei quali finora poco conosciuti e visitabili solo in occasione di eventi speciali.

Si sveleranno luoghi di straordinaria bellezza, che custodiscono secoli di fede e tradizione. L’arte, la spiritualità  e la storia si intrecciano in un’occasione unica di scoperta, un invito a immergersi nelle radici più profonde  della nostra città. Ogni visita sarà un’occasione per riscoprire la profondità dei legami spirituali e culturali 

della città, trasformando ogni angolo d’arte in un luogo di riflessione, di celebrazione collettiva, di autentico giubilo

Da oltre 30 anni, le Giornate Fai aprono al pubblico luoghi di straordinario valore culturale e  paesaggistico. Un appuntamento entrato ormai nelle agende e nei cuori degli italiani, caratterizzato da una grande partecipazione popolare (più di 13 milioni di visitatori in 32 edizioni), testimonianza di quanto  sia riconosciuta la missione educativa del Fondo Ambiente Italiano, che dal 1975 si impegna a raccontare  e valorizzare le meraviglie e i tesori nascosti che ci circondano. Una grande festa all’insegna di arte, cultura  e natura, che nel 2025 coincide quindi con il cinquantenario della nascita del Fai. Un traguardo  importante, che verrà celebrato con l’apertura di 750 luoghi speciali, dal Nord al Sud della Penisola. 

In occasione di queste giornate, verranno visitati luoghi di straordinario interesse, come la Chiesa di  Sant’Antonio Abate ad Archi, la Cattedrale e il Museo Diocesano Mons. Aurelio Sorrentino, nonché chiese  e santuari di rilevanza storica e religiosa: Chiesa di Giuseppe al Corso, Chiesa di San Giorgio e San Giovanni  Extra Muros a Reggio Calabria, Chiesa di San Pietro al Calopinace, Santuario di San Paolo alla Rotonda. (rrc)

Alla Mediterranea di Reggio il seminario “Sicurezza del volo e incidenti”

Domani pomeriggio, a Reggio, alle 15.30, all’Aula Magna di Ingegneria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, si terrà il seminario tematico “Sicurezza del volo & incidenti – Evoluzione del sistema investigativo”, un’importante occasione di approfondimento sulla sicurezza aerea e sulle metodologie di indagine sugli incidenti di volo.

L’evento, organizzato  dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Reggio Calabria e dal Diceam – Dipartimento di Ingegneria Civile, dell’Energia, dell’Ambiente e dei Materiali, vedrà la partecipazione di esperti del settore e accademici.

Si parte con i saluti istituzionali del Magnifico Rettore, prof. Giuseppe Zimbalatti, del Direttore del Diceam, prof. Giuseppe Barbaro, e del Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Reggio Calabria, ing. Francesco Foti.

Modera il gen. Alberto Rosso, già Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare. Il tema centrale della discussione prenderà spunto dal libro “Evoluzione della sicurezza del volo in Aeronautica Militare”, scritto dal prof. Michele Buonsanti su incarico dell’Aeronautica Militare, che traccia il percorso evolutivo delle indagini sugli incidenti aerei, dalla loro funzione reattiva di analisi post-evento a quella moderna di strumento predittivo per la prevenzione di criticità operative. (rrc)

LA “NON VITTORIA” DELUDE I CALABRESI
MA REGGIO È GIÀ LA “CAPITALE MORALE”

di SANTO STRATI – La mancata assegnazione del titolo di Capitale della Cultura 2027 se da un lato ha lasciato l’amaro in bocca a quanti – tantissimi – ci hanno creduto fino in fondo, dall’altro costituisce comunque una vittoria morale di Reggio nel panorama culturale italiano.

Questa “non vittoria” non decreta la scarsità di idee o di programmi, bensì ratifica l’intelligenza e la validità di un progetto che deve essere portato a termine, indipendentemente dal titolo non conquistato o dal mancato arrivo del finanziamento previsto di 1 milione.

L’ottimo progetto che l’Amministrazione Comunale e la Città Metropolitana di Reggio hanno presentato e che ha permesso di arrivare tra le dieci città finaliste, in realtà, non aveva e non ha bisogno del “milione” di Bonaventura memoria (allora, però erano lire e rappresentavano un sogno) per mettere in pratica le idee – suggestive, va detto – che dovranno trasformare Reggio in una Città Capitale del Mediterraneo, dove la Cultura (con la C maiuscola) rappresenta il volano principale di crescita e sviluppo del territorio.

Cosa cambia, senza il titolo? Non cambia nulla, né tantomeno viene a mancare l’ossigeno a questa sana ambizione di successo, in nome di tutto il Mezzogiorno, che ha permesso di coinvolgere l’intero territorio regionale. Chi avrebbe scommesso l’appoggio delle altre province e del Capoluogo Catanzaro che hanno messo da parte campanilismi e veti localismi per sostenere un’idea di sviluppo culturale che dà lustro alla Calabria e ai calabresi.

È stata una bellissima prova di fare rete, il primo vero tentativo di parlare una voce sola per tutta la Calabria, senza ambiti e limitazioni territoriali. La Calabria unita vince, le Calabrie di lontana memoria non devono esistere più né devono costituire alibi per inutili e meschine rivendicazioni: il “potere” culturale di questa terra ha una storia millenaria alle spalle che non ha bisogno di riassunti o semplificazioni.

La culla della civiltà mediterranea è stata la Magna Grecia ed è diventata il modello di riferimento della cultura occidentale che si è formata sui grandissimi eroi e personaggi che hanno fatto grande questo territorio.

Tremila anni di storia, per parlare di Reggio, fanno da sponda a una storia che affonda le radici in ere preistoriche, di cui ci sono forti testimonianze in tutto il territorio. C’è una voglia di riscossa sociale (contro pregiudizi e preconcetti che, grazie al cielo, appartengono al passato) e il bisogno di ricostruire una reputazione perduta non certo per colpa della bella gente di Calabria. E quest’opera di “ricostruzione” ha solo uno strumento valido per poter essere condotta a compimento: la cultura.

La narrazione della Calabria è cambiata e sta continuamente cambiando. Ci sono testimonial straordinari in grado di garantire l’autenticità del mood culturale proposto al mondo. Pitagora, Zaleuco, Gioacchino da Fiore, Tommaso Campanella, Barlaam da Seminara, Corrado Alvaro, Leonida Repaci, solo per citarne alcuni: un elenco che avrebbe bisogno di troppe pagine ma dovrà essere coniugato con la massima attenzione nel coinvolgimento delle nuove generazioni.

I nostri ragazzi devono crescere a pane e cultura (che certamente non manca in Calabria) e vanno attivate iniziative di divulgazione e conoscenza a 360 gradi, per offrire un panorama quanto mai ampio del patrimonio che appartiene a questo territorio. Un patrimonio di bellezze naturalistiche, di tradizioni e ambiente sano, permeato interamente dalla Cultura.

I progetti proposti per il titolo di Capitale della Cultura (per decine di milioni di euro) vanno sostenuti e realizzati e il sostegno di Enti, Associazioni, singoli professionisti e privati cittadini che hanno creduto fermamente in questo sogno deve crescere, con un’assidua e sostanziale adesione della Regione, che non ha messo – ahimè – il giusto entusiasmo in questa sfida, vinta comunque.

Come ha sottolineato il presidente della Commissione giudicatrice Davide Maria Desario, è stato quello della scelta della città “vincitrice” un impegno reso difficoltoso dalla qualità dei progetti presentati e dall’ottima offerta complessiva di idee e programmi che evidenziano, chiaramente, la vocazione culturale di questo nostro Paese.

Un titolo, in qualsiasi concorso, è sempre un traguardo ambito e la delusione è più che comprensibile. Però, proprio questa volta, il progetto della candidatura di Città Capitale per Reggio ha rappresentato una sfida in ogni caso vincente.

Reggio, ma in realtà tutta la Calabria, hanno mostrato agli italiani non solo una invidiabile compattezza territoriale, ma anche una ricchezza e una vivacità di proposte che hanno affascinato la giuria e quanti hanno ascoltato la presentazione del dossier lo scorso 26 febbraio al Ministero della Cultura.

Adesso viene la parte migliore del progetto: la sua realizzazione. Con un titolo mancato, ma la certezza che il traguardo si può tranquillamente raggiungere e il “Cuore del Mediterraneo” potrà attrarre quel turismo non “mordi e fuggi” che la Calabria si merita.

Della sua ricchezza, la Calabria ha finora utilizzato qualche punto in percentuale, ridicolo: gli altri Paese, le altre regioni, le altre Città se avessero solo un decimo di questa ricchezza farebbero i fuochi d’artificio tutti i giorni.

C’è un capitale umano che chiede solo di essere messo alla prova per valorizzare e far scoprire le risorse del territorio. Questa “non vittoria” è la molla per procedere lungo questo percorso di rigenerazione che i calabresi, soprattutto i giovani, si meritano. (s)

 

L’OPINIONE / Giuseppe Falcomatà: «Bellissima esperienza, per noi è comunque una vittoria»

di GIUSEPPE FALCOMATÀ – Complimenti a Pordenone e a tutte le altre città finaliste. È stata un’emozione grande, una bellissima esperienza. Per noi è comunque una vittoria, a prescindere dall’esito finale.

La nostra candidatura ha risvegliato un forte spirito identitario insieme ad un orgoglio, ad un sentimento di appartenenza e ad una capacità di elaborazione collettiva e di programmazione, che ha coinvolto l’intera comunità cittadina, con associazioni, istituzioni, anche semplici cittadini innamorati della nostra terra, che per lunghi mesi hanno lavorato fianco a fianco, realizzando il bellissimo progetto Cuore del Mediterraneo che va avanti e deve continuare più forte che mai.

Uno spirito ed un coinvolgimento generalizzato, che ha anche travalicato anche i confini geografici della nostra città, ottenendo il sostegno di tantissimi comuni dell’area metropolitana e di tutte le altre città capoluogo della Calabria, giungendo anche al di là dello Stretto con l’adesione della Città di Messina.

È stata per noi una bellissima vetrina, un’esperienza della quale siamo tutti orgogliosi. Tutta l’Italia ha avuto modo di vedere e di toccare con mano le nostre tante bellezze, le eccellenze del nostro territorio, le sue innumerevoli ricchezze culturali ed i tanti progetti realizzati o già in cantiere, ascoltando le testimonianze di autorevoli sostenitori reggini e non, che ringrazio uno per uno, e scoprendo una realtà territoriale in forte crescita che ha voglia di affermare in Italia e nel mondo, come abbiamo detto anche durante l’audizione, la sua rivoluzione gentile.

Il nostro progetto naturalmente continua, un programma di investimenti, di attività, di iniziative di carattere culturale, che coinvolgono l’intero territorio e che porteremo avanti insieme ai tanti che hanno contribuito a sostenere questo progetto, a cominciare da tutte le altre istituzioni territoriali con le quali abbiamo lavorato fianco a fianco. Come già avevamo avuto modo di affermare, a prescindere dal risultato finale, abbiamo comunque intenzione di realizzare i contenuti del dossier che ci ha portato ad un passo dalla vittoria finale.

È significativo che il Ministero abbia deciso ed affermato che sosterrà comunque, anche finanziariamente, le attività previste dal dossier. Ma per ciò che ci riguarda, la sostenibilità ma soprattutto la qualità dei progetti presentati, riuniti dal dossier Cuore del Mediterraneo, saranno comunque realizzati.

Da oggi parte un programma in crescendo che ci porterà al 2027, con un percorso a tappe che, ogni anno, proporrà una mole di iniziative culturali che faranno comunque della nostra città, una Capitale della Cultura. (gf)

[Giuseppe Falcomatà è sindaco di Reggio]

La campagna “Città 2030” di Legambiente fa tappa a Reggio

Domani, a Reggio, al Palazzo De.Dir, farà tappa la campagna itinerante Legambiente “Città2030″, dedicata a promuovere una mobilità sostenibile a zero emissioni e finalizzata a chiedere città più vivibili e sicure.

In questa occasione saranno presentati i dati raccolti dal circolo reggino “Città dello Stretto”, con il sondaggio sulla mobilità cittadina effettuato nelle scorse settimane.

Introduce e modera Daniele Cartisano, presidente Circolo Legambiente “Città dello Stretto”. Intervengono Paolo Malara, assessore “Città sostenibile e accessibile” – Comune di Reggio Calabria; Giuseppe Basile, amministratore delegato Atam spa, Roberto Scacchi, responsabile Mobilità Legambiente, Anna Parretta, presidente Legambiente Calabria e Luana Romeo, Legambiente Reggio Calabria. (rrc)