di FRANCESCO CANGEMI – Dopo la drammatica giornata di sciopero del trasporto aereo, Calabria e Sicilia devono investire il Governo centrale per l’assurda politica tariffaria che penalizza oltre ogni ragionevole tolleranza il Mezzogiorno. I trasporti aerei sono sempre più cari, il più delle volte i biglietti da e per la Calabria costano più di una traversata transoceanica. Costa meno andare a New York di un Milano-Reggio Calabria. E non è un fatto occasionale: chiunque tenti in questi giorni, di fare un biglietto per il Sud si scontra con tariffe folli e impossibili. e non solo nel trasporto aereo. In buona sostanza, chi vuole tornare in Calabria deve fare i conti (nel vero senso della parola), con il portafoglio che rischia seriamente di sgonfiarsi a causa di prezzi di aerei e treni troppo, troppo alti.
A dirlo è Federconsumatori Calabria, solita a monitorare l’andamento dei prezzi, anche per l’estate 2023, ha fotografato l’offerta dei voli e dei treni per raggiungere la Calabria prendendo a riferimento gli arrivi nazionali ed internazionali verso gli aeroporti di Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone. Stessi i criteri utilizzati di simulazione del viaggio: stesso margine di prenotazione (un mese), stessa settimana di arrivo in Calabria, stessa classe economy. Le tariffe di volo riportate sono prive delle tasse aeroportuali che contribuiscono a far lievitare ulteriormente il costo finale e che variano in rapporto all’aeroporto, alla destinazione, al prezzo del volo, al peso del bagaglio trasportato e ad eventuali commissioni di agenzie di viaggio.
Il rilevamento sul costo dei biglietti ferroviari rappresenta un capitolo a sé. Se è stata implementata l’offerta sulla lunga percorrenza dei treni Intercity è anche vero che le tariffe complessive registrano aumenti su scala nazionale oltre il 9% di aumento. Verso la Calabria risulta possibile trovare qualche offerta accettabile sulle frecce ma quando si scelgono orari di partenza di maggior traffico i prezzi salgono notevolmente con tariffe da Milano a Lamezia sino a 190,90 euro, da Torino sino a 217,00 euro, da Bologna sino a 147,00 euro mentre con le soluzioni di Intercity notte se si risparmia sensibilmente nel costo del biglietto si sprofonda sino a 16 ore e 35 minuti di tempo-viaggio per esempio, per un Torino-Lamezia.
Il solo viaggio di arrivo in Calabria da Londra costa da 250,00 a 784,99 euro con la compagnia Swiss, da 296,00 a 550,00 euro con Klm, da 274,33 a 638,86 euro con Ita, da 423,00 a 677,00 euro con AirFrance. Rynair e Lufthansa non hanno offerte per quel periodo. Sul 2021 si segnalano i picchi di aumenti sino a +469,02 euro per SWISS e +251,05 euro per Ita ex Alitalia. Per arrivare da Parigi con Ita costa da 184,81 euro a 614,94 euro e da 340,00 a 1.445,00 euro con Air France. Da Berlino, escluse Lufthansa, Ita ed Eurowings che non hanno offerte per quel periodo, arrivare con Klm costa da 287,00 a 435,00 euro. Da Vienna individuati solo voli con Klm da 393,00 a 539,00 euro con 2 scali, da Barcellona solo voli Ita da 227,42 a 545,77 euro mentre da Zurigo voli con Ita da 194,79 a 302,42 euro e con Swiss Air da 264,60 a 312,11 euro.
Ancora più variegata è l’offerta dei viaggi nazionali verso i 3 aeroporti calabresi atteso che, quelli di Reggio Calabria e Crotone scontano una significa contrazione dell’offerta. Per Lamezia Terme da Torino Caselle tariffe Ita in economy da 188,13 a 533,13 euro, Ryanair da 191,00 euro. Da Milano Malpensa da 103,99 a 208,16 euro con Ryanair, con Swizzair da 122,00 a 147,00 euro, con ITA 166,75 a 369,43 euro (Ita non più prenotabile a 2 giorni dal sondaggio). Da Milano Linate con Ita costi invece da 143,75 euro (diretto). Da Bergamo Orio al Serio per Lamezia solo voli Ryanair da 151,03 a 236,43 euro con leggera riduzione sul 2021. Da Bologna offerte di viaggio Ita da 173,26 a 538,26 euro con circa +100,00 euro sulle tariffe Alitalia 2021, le offerte Ryanair da 102,84 a 167,02 euro, anche queste ultime in contenimento sul 2021. Da Roma Fiumicino per Lamezia voli Ita da 191,60 a 778,65 con 2 scali, Lufthansa da 521,38 a 706,38 euro, con Swiss da 452,00 a 698,00 euro, mentre Ryanair non ha offerte disponibili. Arrivare da Catania a Lamezia con Ita costa invece da 226,92 euro a 305,83 euro e con 1 scalo.
Si segnalano voli nazionali Ita da Torino da 162,13 a 352,13 euro, da Milano M. da 211,75 a 369,43, da Bologna da 153,26 a 399,85, da Roma da 161,60 a 713,65 euro con 2 scali mentre da Bergamo solo offerte con Easyjet da 161,00 a 172,00 euro. I voli internazionali per Reggio Calabria seguono l’andamento complessivo di aumenti che registrano le seguenti offerte: da Parigi (Ita da 203,00 a 576,00 euro, Air France da350,00 a 530,00 euro, Klm da 388,00 a 624,00 euro), da Londra (Ita da 274,00 a 641,00 euro, Air France da 484,00 a 795,00 euro Klm da 286,00 euro), da Berlino (Klm da 247,00 a 302,00 euro 2 scali e Air France da 571,00 a 897,00 euro) e da Zurigo (Ita da 194,84 a 270,47 euro, Air Europa da 468,00 a 475,00 euro, Klm da 252,00 a 772,00 euro con 2 scali).
Verso Crotone non risultano voli nazionali Ita prenotabili da Milano, Bologna e Torino. Da Bergamo voli Ryanair da 121,76 a 214,91 euro contro le offerte finanche a 14,95 euro del 2021 e da Roma 189,00 a 203,00 euro con 2 scali ed un tempo di viaggio di 32 ore, mentre da Catania da 130,00 a 160,00 euro con scalo per circa 20 ore di viaggio. Dall’estero solo voli Ryanair da Parigi (da 173,00 a 206,00 euro), da Londra (da 156,00 euro), da Berlino (da 148,00 a 161,00 euro) e da Zurigo (da 203 a 215,00 euro) tutti con 2 scali e lunghi tempi di viaggio.
Per la presidente di Federconsumatori Calabria Aps Mimma Iannello «Si parla di Ponte sullo Stretto e si promuove la Calabria turistica ma intanto non si arresta la corsa agli aumenti per arrivare in Calabria. Inoltre, non migliora la qualità delle infrastrutture viarie che troverà chi arriva nella nostra regione: dai cantieri autostradali, alle interruzioni su importanti arterie stradali, all’insicurezza di interi tragitti per il manto stradale, le sterpi che invadono le carreggiate, la carenza di segnaletica e di percorsi protetti per pedoni e ciclisti nelle località turistiche, rotatorie al limite della norma e tutor che rendono il viaggio uno stress. Per chi visita per la prima volta la nostra regione non è un bell’impatto e non lo è per chi vi risiede tutto l’anno. Per non dire della carenza d’informazione dei servizi di collegamento di Tpl e taxi nelle stazioni ferroviarie, nelle autostazioni e nelle principali fermate dei bus. Chi arriva in Calabria non cerca solo mare pulito ma qualità dei servizi, buona accoglienza ed il giusto rapporto prezzi-qualità. Su molti di questi punti non si colgono i necessari progressi nonostante su tutta la filiera turistica lievitano i prezzi per i consumatori. Quanto alle offerte dei voli monitorati c’è da segnalare il permanere di problemi congiunturali che si ripetono ad ogni stagione quando le offerte di volo sono inferiori alla domanda ed i prezzi diventano una variabile indipendente da ogni ratio. A distanza di soli due giorni dal nostro primo rilevamento abbiamo notato ad esempio che Ita non propone alcun viaggio di arrivo da importanti aeroporti nazionali per l’intero mese di agosto ed intanto il costo dei viaggi, esaurite le offerte più abbordabili, raggiungono di giorno in giorno costi assurdi che penalizzano gli arrivi in Calabria. Se poi il costo di un volo viene moltiplicato per i componenti di un nucleo familiare medio significa sottrarre al badget dell’intera vacanza una quota importante considerato che al viaggio di partenza va aggiunto quello del rientro e poi i costi di vitto, alloggio e dei servizi annessi alla vacanza. Non c’è da stupirsi se per tanti la vacanza è sempre più breve o si scelgono altre mete più competitive. C’è ancora molto da fare per affermare programmi tariffari verso la Calabria che siano socialmente sostenibili, per impedire ogni speculazione ed assicurare servizi adeguati nella quantità, nella qualità e nell’equità delle tariffe. Il viaggio in aereo, sia low cost che di linea, così come sulle frecce, non può essere un privilegio per pochi. Considerati gli aumenti su scala nazionale che vanno in media dall’8% per i voli nazionali sino al 22% sui voli internazionali, ma con picchi più alti su alcune tratte, il Garante dei Prezzi già nelle scorse settimane ha deciso di indagare sul fenomeno convocando le compagnie aeree operanti nel nostro Paese per analizzare le dinamiche dei prezzi. In questa direzione Federconsumatori continuerà a chiedere che vengano contrastati i fenomeni speculativi in atto ed a segnalare all’Agcom le irregolarità e le stranezze finora raccolte». (fc)