Viene presentato oggi a Caorle (Venezia) il bel romanzo di Marcello Vitale, magistrato calabrese già primo presidente della Corte d’Appello di Roma, Nessuno mi può giudicare. È un romanzo sul ’68 che è insieme una storia d’amore e lo spaccato sociale di giovani che sognavano la rivoluzione. La presentazione del libro è in piazza Arcivescovado nell’ambito del festival Hemingway, il Nobel nella laguna di Caorle, un’importante rassegna culturale e letteraria su scienza, arte e misteri del Belpaese.
Con l’autore Marcello Vitale dialogano Emanuele Buratti, Angelo Cimarosti e Ana Julia Dantas. Modera Marianna Maiorino.
Il libro – recensito da Calabria.Live lo scorso maggio – sarà anche ospite il 28 agosto a Sabaudia della manifestazione Libri nel Parco con la partecipazione di Fabrizio De Jorio (Rainews 24) che dialogherà con l’autore alla Corte comunale, alle 19.
L’ex magistrato nella veste di romanziere riesce a conquistare il lettore tracciando uno scenario per molti versi inedito della Torino degli anni della contestazione, mescolando una vicenda d’amore ai tormenti e i fermenti di una generazione alla ricerca del proprio futuro. Vitale traccia una straordinaria figura femminile, tipica di quel tempo, protofemminista e modello di donna libera che solo gli anni a venire avrebbero visto conquistarsi uno spazio importante e da protagonista nella società contemporanea. (rrm)