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Al Consiglio regionale della Campania si parla del Ponte come opportunità di sviluppo

Al Consiglio regionale della Campania si parla del Ponte come opportunità di sviluppo

Domani pomeriggio, al Consiglio regionale della Campania, alle 15, nella Sala Caduti Nassiriya, si terrà la tavola rotonda sulle opportunità di sviluppo per la Campania ed il Mezzogiorno, a seguito della costruzione del Ponte sullo Stretto, organizzata dall’Accademia Calabra.

La manifestazione avrà interventi di altissimo livello, con la possibilità, finalmente, di apprendere seriamente come stanno le cose, senza condizionamenti mediatici e senza la manifestazione di verità a volte non rappresentativa di questa. Ne discuteranno Severino Nappi, Capogruppo Lega Regione Campania, Costanzo Jannotti Pecci, Presidente Unione Industriali Napoli, Giovanni Castellaneta, Presidente Internazional Strategic – Network, Giacomo Saccomanno, componente CDA Società Stretto S.p.a., e Dario Lo Bosco, presidente RFI S.p.a., con la moderazione di Alessandro Sansoni, giornalista.

Il Ponte è u«n’opera straordinaria – si legge in una nota – che catalizzerà altri investimenti, masse turistiche, opere di modernizzazione dei territori, ma, principalmente, legherà il Sud alla Sicilia e creerà quel corridoio che l’Europa ci chiede da decenni».

«Un momento di grande e possibile crescita – ha detto Saccomanno, che è anche presidente dell’Accademia Calabra – che deve far riflettere e allontanare i campanilismi: il ponte è una struttura di elevata ingegneria che tutto il mondo ci invidia e ci invidierà. Sarà un attrattore di sviluppo, crescita e interesse internazionale. Una valorizzazione delle aziende italiane, uniche a riuscire a creare opere del genere. A questo si aggiunga, anche, la necessità di creare tutti i necessari collegamenti sia stradali che ferroviari per rendere l’intervento sostenibile e modulare».

«In sostanza, un possibile grande sviluppo per l’intero Sud  – ha concluso – che deve, però, essere partecipato, condiviso e gestito dai territori. Una rivoluzione che deve inevitabilmente coinvolgere tutti i territori con l’unico fine di una crescita complessiva e di una creazioni di strutture indispensabili per l’ammodernamento del Sud».

La tavola rotonda, inoltre, sarà l’occasione per parlare della nota questione meridionale e della necessità che questa possa essere superata con adeguate infrastrutture e con interventi mirati alla creazione di una rete sostenibile. Severino Nappi, che ha voluto organizzare questo momento di confronto, ha affermato che «il Sud ha delle criticità che possono essere superate solo con una visione strategica univoca e con interventi mirati e condivisi dai territori».

«Il Ponte sullo Stretto potrebbe essere il faro – ha concluso – che illumina le regioni di un mezzogiorno che ha tutte le risorse e capacità per riprendere un cammino virtuoso. Manca, molto probabilmente, un percorso unitario e condiviso». (rrm)