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Premio L’Alveare 2025, 10 anni di storie di eccellenze italiane

Premio L’Alveare 2025, 10 anni di storie di eccellenze italiane

Un’edizione memorabile, tra emozioni, riconoscimenti e grandi ospiti in Calabria,  la decima edizione del Premio L’Alveare, promosso da Confapi Calabria e dal suo presidente Francesco Napoli.

Il momento forse più significativo di questo decennale del Premio Confapi è il conferimento del premio destinato alla “politica” a Gigi Sbarra, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per il Sud, «per il suo instancabile lavoro a favore del riscatto del Mezzogiorno e dei diritti del mondo del lavoro». È lo stesso Presidente Nazionale Cristian Camisa che riserva a Gigi Sbarra gli onori dei numeri uno «per il valore aggiunto altissimo che l’arrivo di Sbarra a Palazzo Chigi ha significato per il Governo Meloni».

«Dieci anni fa – esordisce così Franco Napoli Vice Presidente Nazionale di Confapi – questo Premio nasceva per raccontare una Calabria diversa. Oggi, dopo un lungo cammino fatto di storie, volti e valori condivisi, possiamo dire che quell’intuizione si è trasformata in una realtà che ispira e unisce. L’Alveare è ormai una casa per tutti coloro che credono che impresa significhi anche responsabilità, visione e futuro».

Veniamo ai premiati.

Il Premio alla Legalità, premio centrale della serata per una scelta fortemente voluta dallo stesso Franco Napoli Vice Presidente Nazionale di Confapi, è stato invece assegnato a figure istituzionali di altissimo profilo, «magistrati e forze dell’ordine che ogni giorno si impegnano per la tutela della legalità e la difesa del bene comune».

Madrina di questo sipario così solenne, il Prefetto di Cosenza Rosa Maria Padovano. Parliamo di Marisa Manzini, Sostituto Procuratore Generale a Catanzaro, Vincenzo Capomolla Procuratore della Repubblica a Cosenza, Camillo Falvo Procuratore della Repubblica a Vibo Valentia, e Andrea Mommo Comandante del Gruppo provinciale dei CC di Cosenza.Storie di eccellenza e di vanto collettivo per il Sistema Giustizia nel Sud del Paese. 

Un momento toccante e di forte impatto emotivo è stato poi il conferimento del Premio alla Memoria dedicato a Emanuele Giacoia, maestro del giornalismo nazionale, presente alla cerimonia tutta la grande dinastia Giacoia, al giornalista Pino Nano, per lunghi anni Capo della Redazione Giornalistica calabrese della Rai e, poi, Caporedattore Centrale della Agenzia Nazionale della Testata Giornalistica Nazionale della Rai.

«Una scelta carica di significato questa di Pino Nano – spiega Riccardo Giacoia Caporedattore della Sede Rai della Calabria e figlio dello stesso Emanuele – una scelta che va ben oltre il riconoscimento professionale del ruolo e del lavoro di Pino Nano. Il legame tra lui e mio padre, infatti, è stato profondo e duraturo, basato su stima reciproca, affetto sincero e un comune senso del dovere nei confronti dell’informazione e del servizio pubblico, e questo è davvero molto bello».

La manifestazione di Villa Rendano si apre in realtà con un momento altamente simbolico, che ha visto sul palco la presidente Susanna Quattrone (Confapid Calabria) e il senatore Paolo Naccarato, dirigente generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per la consegna del prestigioso Premio Ninetto Quattrone, dedicato alla memoria del primo presidente della Confapi calabrese. Un riconoscimento che quest’anno è andato proprio a Franco Napoli, “per il suo impegno costante nel rafforzare i valori fondativi della confederazione e per la sua guida visionaria”. 

Questo decennale ha rappresentato un vero e proprio viaggio nella storia di ConfapiCalabria e nella vita di imprenditrici, imprenditori e professionisti che hanno costruito valore e coesione nel tempo. 

Tocca al presidente Cristian Camisa, consegnare L’Alveare 2025 a importanti protagonisti del sistema confederale nazionale, giunti in Calabria per l’occasione da ogni parte d’Italia, «uomini e donne – dice il leader nazionale della Confapi – che collaborano quotidianamente per costruire una comunità imprenditoriale sempre più forte e solidale».

Sono Giorgio Binda, Corrado Alberto, Gian Piero Cozzo, Massimo De Salvo, Vincenzo Elifani, Raffaele Marrone, Mauro Orsini, Michele Volpe, e Luigi Sabadini. 

Ma non finisce qui.

Durante la serata, vengono  premiati anche personaggi di rilievo del mondo economico, istituzionale, culturale e sociale di tutta Italia. I loro nomi:Tommaso Alfieri, dirigente bancario,  “per il suo impegno nel facilitare l’accesso al credito alle imprese attraverso una visione etica e trasparente del rapporto tra finanza e produttività”, Maurizio De Luca, presidente di Edilcassa Calabrese, «per il suo operato nel rafforzare il sistema bilaterale nel settore edile calabrese»,Alessandro Lato, comandante della Stazione dei Carabinieri di Castrolibero – dice Francesca Benincasa Vice Presidente di Confapi e straordinaria padrona di casa – «per avere unito alla sua brillante carriera nelle forze dell’ordine una sensibilità artistica che emerge nella sua pittura ispirata alla Calabria».

Ma tra i premiati c’è anche Valter Quercioli, presidente di Federmanager, «per il suo ruolo nel promuovere il valore dei manager industriali come motore di crescita e innovazione». 

Grande attenzione è stata riservata anche al Premio “Donne in Classe A”, nato dalla collaborazione tra Confapi Calabria e l’Agenzia nazionale per l’efficienza energetica dell’Enea che ha visto come premiata Annarita Lofrano, responsabile ufficio attività istituzionali di Inail Calabria e componente dell’ Osservatorio regionale contro le discriminazioni sui luoghi di lavoro. Ad annunciare il premio Ilaria Sergi, responsabile comunicazione di Italia in classe A. Raffaele Mastrota, in rappresentanza dell’Associazione Brutium – I Calabresi nel Mondo, presente la stessa Gemma Gesualdi, ha ricevuto invece un riconoscimento «per il suo impegno nel promuovere l’identità calabrese oltre i confini regionali». 

Ancora, Marco Serrao, medico e fondatore della Fondazione Totò Morgana, «per le sue attività di prevenzione e sensibilizzazione in contesti scolastici, universitari e sociali, portando la cultura della salute tra i giovani e nelle aree più fragili», e Alessandro Crocco, presidente CIM USA e fondatore del Mediterranean Export Innovation Hub, «per il suo impegno nel supporto all’internazionalizzazione delle PMI italiane».

Che dire di più? Appuntamento al prossimo anno. (rrm)