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Imbalzano: Il patrimonio edilizio comunale da anni abbandonato a se stesso

REGGIO – Imbalzano: Il patrimonio edilizio comunale da anni abbandonato a se stesso

Il coordinatore politico di Coraggio ItaliaPasquale Imbalzano, ha denunciato una grave situazione, in cui il patrimonio edilizio comunale sia da anni abbandonato a se stesso, e di come siano assenti manutenzioni ordinarie e straordinarie.

«È finita, ormai – ha detto Imbalzano – da tempo l’epoca in cui il  vasto patrimonio edilizio comunale, abitato da migliaia di reggini, era al centro  delle Politiche per la Casa delle varie Amministrazioni ed i cittadini ricevevano risposte tempestive rispetto ai   problemi  segnalati all’interno dei loro  dignitosi  appartamenti ed all’esterno nei rispettivi cortili. Da anni è scomparsa ogni traccia   di programmazione annuale e pluriennale di manutenzione ordinaria e straordinaria. In Bilancio, quando ci sono, sono destinate  somme irrisorie ed a fronte della montagna  di risorse  disponibili o a cui attingere per una azione di risanamento progressiva e generalizzata , vi è una disattenzione e/o un disinteresse comunque inaccettabili».

«Il risultato di questa inazione – ha detto – è l’abbandono assoluto, con conseguente depauperamento economico di un patrimonio di notevole valore  e inevitabile saccheggio da parte di occupanti,   spesso  abusivi. Da Arghillà  ad Archi, da S. Brunello  al Centro Storico, dai Rioni Marconi, Cusmano, Ceci  di Sbarre fino alle case di Via Sottolume di Pellaro, a Orti,  migliaia di appartamenti  costruiti  solo qualche decennio fa con i Fondi della Legge di risanamento per Reggio, vivono  una stagione di totale abbandono e interventi  inesistenti, col risultato  di un degrado aggravato spesso dalle isole ecologiche spontanee  che sorgono per effetto della raccolta “a singhiozzo” dei rifiuti solidi». 

«Un caso a parte – ha spiegato Imbalzano – ed oggettivamente drammatico – nel contesto del generale degrado dei diversi isolati 48 – 49 – 51 del patrimonio edilizio di Tremulini – è la condizione   dell’Isolato 50, abitato da circa 70 famiglie, molte delle quali da mesi ormai segnalano e reclamano un  intervento urgente  per una situazione pericolosa anche per la salute pubblica all’interno ed all’esterno del relativo cortile. Le foto che ci sono state rimesse e che diffondiamo si commentano da sole. Non solo voragini ma soprattutto liquami  ed acque fetide la fanno da padrone ed in epoca in cui imperversa  una  pandemia che rischia di non risparmiare più nessuno, ci si chiede come sia potuta rimanere inerte in questi mesi, dopo tanti accorati appelli degli interessati, l’Amministrazione Comunale».

«Stante quanto sopra – ha concluso –  invitiamo  l’Esecutivo, fin quando rimarrà in carica, a predisporre da subito un piano di interventi  immediati ed  a breve termine,  che servano a dare le prime risposte sia all’Isolato 50 che al resto delle famiglie  di tutto il territorio comunale che, quasi rassegnate, da tempo immemorabile  rivendicano legittimamente un minimo di attenzione per la loro insopportabile condizione. Inoltre, indichiamo la strada di una rinnovata programmazione a  medio termine, attingendo alle risorse nazionali  e regionali che potrebbero essere utilizzate  sol che  si avverta quel minimo di sensibilità e di  responsabilità che  una amministrazione normale dovrebbe  possedere». (rrc)