È stata rinnovato il protocollo d’intesa che il Parco Nazionale della ha siglato tre anni fa con i Pastori Custodi, che punta a valorizzare la professione del Pastore, mestiere antichissimo da tramandare, un vero e proprio custode del parco, che, grazie alla sua presenza quotidiana e capillare svolge sul territorio una vera e propria attività di sentinella ambientale, territoriale e sociale di straordinario valore.
A rinnovare la convenzione, il direttore del Parco della Sila, Ilario Treccosti e il presidente del Gal Kroton, Natale Carvello, alla presenza del presidente del Parco, Francesco Curcio e dei pastori custodi silani.
Un Protocollo nato tre anni fa, grazie al quale è stato anche possibile mappare dei ruderi e dei “tratturi” legati alla tradizione della Transumanza. Una rete in grado di valorizzare un’antica professione, mettendo a sistema una “rete di pastori e agricoltori”, come attori principali del territorio, elemento peculiare e caratteristico della comunità e dei territori del Parco. L’agricoltura e l’allevamento costituiscono il legame inscindibile tra la tradizione rurale e l’uomo, che diventa custode del paesaggio e produttore dei più noti e prestigiosi prodotti della tradizione.
«Anche quest’anno, i nostri boschi avranno i loro custodi, delle vere e proprie sentinelle che sorveglieranno il nostro altopiano attuando un’opera di prevenzione e tutela ambientale. La figura del “pastore custode” è in possesso di una profonda conoscenza del territorio, in grado di custodire e salvaguardare il patrimonio ambientale in cui opera», ha sottolineato il presidente Curcio. Ad intervenire nel corso della mattinata anche il Presidente del Gal Kroton, Natale Carvello: «Il progetto si ripete anche per questa annualità, e rappresenta un buona pratica di valorizzazione e promozione del contesto naturalistico, storico e culturale delle tradizioni».
Ad oggi sono 47 gli allevatori che sono stati selezionati e che presto saranno formati ed informati sulle attività e le funzioni da svolgere. Anche quest’anno i “Pastori Custodi” svolgeranno un ruolo fondamentale per la previsione, prevenzione e lotta contro gli incendi boschivi, affiancando le squadre antincendio e gli Enti preposti. Accanto a queste attività importanti saranno svolte altre azioni rilevanti quali la custodia, salvaguardia e tutela della biodiversità, nonché delle tradizioni e della cultura agro silvo pastorale silana.
Nella stessa giornata, un ulteriore incontro ha segnato l’impegno costante dell’Ente per la tutela e la protezione del patrimonio naturalistico dell’altopiano. Si è tenuta presso la sede dell’ente, a Lorica, la riunione organizzativa dedicata al coordinamento delle associazioni del territorio coinvolte nel servizio Aib 2023, per la prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi. Il Direttore del Parco della Sila l’arch. Ilario Treccosti ha elencato le associazioni impegnate nella tutela dei boschi, inserite all’interno del Piano di Previsione e Prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi (Piano Aib) e insieme al Ten. Col. Angelo Battista Roseti Comandante Reparto C.C. PN Sila e al dott. Giuseppe Luzzi, funzionario presso l’Ente, hanno predisposto la suddivisione delle diverse zone da presidiare insieme ai referenti delle associazioni.
Ogni zona del parco, grazie all’impegno dei volontari delle associazioni che vigileranno sulla tutela del territorio sarà adeguatamente presidiata. L’Ente Parco attraverso gli impegni presi, coinvolgendo chi sul territorio è attore attivo e protagonista, vigila con attenzione su un patrimonio di inestimabile bellezza, custodito da coloro che lo popolano e lo vivono giornalmente. (rcs)