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Gianni Papasso

Gianni Papasso è candidabile: Lo stabilisce la Corte di Cassazione

Il sindaco di Cassano allo Ionio, Gianni Papasso, è candidabile. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, chiudendo, così, la vicenda giudiziaria – passata attraverso le maglie del Tribunale di Castrovillari e della Corte d’Appello di Catanzaro – che ha visto il sindaco Papasso indagato per lo scioglimento del precedente consiglio comunale.

Grande soddisfazione è stata espressa dall’esecutivo di Cassano allo ionio: «si è conclusa, nel migliore dei modi – si legge in una nota – la vicenda del sindaco di Cassano All’Ionio, con tre sentenze che confermano la sua abilitazione a politico “perbene”. Una definizione che, oggi, ha il sapore di una doppia vittoria per noi che abbiamo scelto di essere accanto alla sua missione politica in una giunta che ha rispecchiato dal primo momento la voglia di raccontare una storia diversa e nuova per Cassano».

«È una doppia vittoria – hanno rimarcato gli assessori – non solo perché è quella del nostro sindaco e della sua amministrazione; ma anche perché in un panorama sempre più caratterizzato da una guerra alla gente, questo risultato deve dare forza a quella stessa gente che sceglie   di   servire   il   proprio   territorio   nelle   cariche   politiche   previste   dalla Costituzione».

«Questo – si legge – è un risultato importante per tutta la Calabria: un uomo onesto ha vinto la sua battaglia, ha dimostrato che erano infondate le accuse sulla sua presunta incandidabilità e, soprattutto, è alla guida legittima di uno dei territori più belli e significativi di questa regione. D’altra parte, per l’esecutivo locale, Giovanni Papasso ha sempre svolto come una missione il proprio ruolo politico, fermamente convinto che tutto ciò che è giusto e buono va valorizzato e questa volta ad essere valorizzata è stata la sua statura morale, di uomo che ha affrontato serenamente il percorso che la Giustizia prevede per chi viene accusato, torto o ragione che abbia, e lo ha affrontato con la sicurezza di chi sa di non essere colpevole».

«I fatti – continua la nota – lo hanno dimostrato e noi, che rappresentiamo la sua Giunta comunale, e tutti i cittadini di Cassano All’Ionio che lo hanno   scelto e ci hanno scelto, applaudiamo, oggi, a questa vittoria dell’onestà, sicuri che questa sentenza definirà con ancora più forza il percorso di legalità di cui il territorio ha bisogno e che stiamo disegnando sotto la sua guida».

«Con lui – hanno affermato gli assessori – oggi ha vinto la popolazione di Cassano che lo ha scelto, hanno vinto tutte le persone perbene che credono nella verità, e hanno vinto tutti coloro che un giorno si affacceranno a loro volta all’esperienza spesso difficile e spinosa della politica con l’unico intento di fare il bene di tutti. Con questa vittoria si fa più intenso il nostro impegno per garantire nuovi percorsi alla luce della legalità per tutti qui a Cassano All’Ionio. La giunta Papasso oggi gioisce, ma non aveva mai dubitato circa la cristallinità e lo spessore morale del proprio sindaco. Del resto, il giudizio su Papasso era già stato dato in modo inequivocabile dall’unico tribunale in grado di emettere sentenze inappellabili: il Popolo».

«Giovanni Papasso  – continua la nota – nel novembre del 2019 fu eletto con un plebiscito, nonostante fosse sub iudice per la questione dell’incandidabilità. Il popolo, si legge, infine, nel documento della giunta, lo ha assolto prima della Suprema Corte, quanto ai denigratori, agli avversari politici incattiviti dalle sconfitte, ai detrattori da lorda cucina politica, se​ avessero ascoltato in silenzio la voce del popolo, che per qualcuno è la voce di Dio, si sarebbero risparmiati l’ennesima figuraccia». (rcs)