Riceviamo e volentieri pubblichiamo dall’ex presidente della Regione Calabria, Pino Nisticò:
Gentile direttore, ho apprezzato moltissimo il suo articolo sulla sentenza del Tar. Con la mia esperienza politica (ex presidente della Regione Calabria ed ex parlamentare europeo) e da uomo di scienza desidero esprimere una mia opinione in merito al tale sentenza.
Lei ha scritto che il Tar ha bocciato la Santelli, io invece direi che il Tar ha esaltato il ruolo leader della Santelli in seno alla conferenza Stato-Regioni. L’ordinanza della Santelli che consentiva a bar e ristoranti la facoltà di servire ai tavoli all’aperto i clienti deve essere apprezzata, a mio avviso, perché va nella direzione di quella giusta flessibilità che le regioni dovrebbero avere, pur nel rispetto delle regole fondamentali del Governo e delle massime autorità sanitarie nazionali e internazionali.
Orbene, la Santelli come governatrice della Calabria con la sua pluriennale esperienza giuridica e legislativa, tenendo conto che la nostra regione vive da anni soffocata da una grave crisi economica e sociale, ha saputo ascoltare e accogliere le giuste esigenze, che arrivano dalla gente e dagli operatori del settore turistico-alberghiero. Così ha preparato con rapidità fulminea da ammirare un’ordinanza che poteva essere un modello per le altre regioni. Anzi, esprimendo la mia stima per il presidente Conte, sono sicuro che nei prossimi giorni saprà adottare per tutte le altre regioni misure dello stesso tipo di quelle decise in Calabria. Infatti, dinanzi agli assembramenti come quelli cui stiamo assistendo lungo i Navigli di Milano e a Ponte Milvio a Roma e in altre città, assembramenti che io ritengo assurdi perché dimostrano come ancora alcuni giovani non abbiano appreso la lezione dalla pandemia da coronavirus e quindi dimostrano scarso senso di responsabilità, l’apertura in Calabria di qualche bar o ristorante con posti a sedere ben distanziati all’esterno, quale pericolosità avrebbe presentato? Io direi quasi zero. Così la Santelli è stata bocciata dal Tar, ma è stata promossa a pieni voti con lode dalla gente. Il pronunciamento del Tar rappresenta il rispetto asettico, legale e formale di alcuni regole. L’ordinanza della Santelli, nel suo ruolo di legislatore che le compete, è molto più pragmatica perché rappresenta i bisogni di gente che rischia il fallimento e di persone che vogliono godere della libertà di muoversi secondo regole nazionali e liberarsi di problemi psicologici che da mesi li tengono bloccati.
Da un punto di vista scientifico, posso affermare che l’ordinanza della Santelli presenta rischi minori rispetto a quelli oggi esistenti in Italia nella vita quotidiana della maggior parte delle piazze, dei supermercati e dei mercati rionali. Si è presentato pertanto con questo contrasto Governo-Regione Calabria lo stesso continuo dissidio fra forma e sostanza. Ed io sono sempre favorevole, come uomo di scienza, alla sostanza, e cioè al benessere fisico e psicologico delle persone!
Ho apprezzato anche nel giornale di ieri i commenti politici di Mimmo Tallini, presidente del Consiglio regionale, e di Franco Talarico, assessore regionale al Bilancio. Ecco perché in questo momento, a mio avviso, la Calabria dovrebbe cogliere l’occasione per mandare un messaggio a livello nazionale e internazionale e cioè che con i suoi circa 800 km di spiaggia e di costa rappresenta il posto ideale per le vacanze nella prossima stagione estiva, potendo consentire, unica regione in Italia, di organizzare lidi sulle spiagge con ombrelloni a distanza ultrasicura anche teoricamente di dieci metri, per dare la massima serenità ai turisti prevenienti da fuori e ai cittadini calabresi.
Con l’occasione, vorrei spezzare una lancia a favore dell’appello fatto dal consultore dell’Australia Vincenzo Daniele pubblicato dal suo giornale. Infatti, per la delicatezza ed importanza del ruolo, nel periodo in cui sono stato presidente della Regione ho mantenuto io stesso la delega per i rapporti con i consultori della Calabria nel mondo. Così ho potuto apprezzare il ruolo fondamentale che la Consulta e le associazioni dei calabresi svolgono nel sostenere e potenziare un’immagine positiva della nostra regione nel mondo. Cordiali saluti, prof. Pino Nisticò.