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Biondo (Uil Calabria) su relazione Corte dei Conti: il debito sanitario lo stanno pagando i calabresi

Il segretario generale della Uil CalabriaSanto Biondo ha ribadito che «chi sta pagando il debito sanitario sono i calabresi. Donne e uomini che, come sottolineato dai giudici della Corte dei Conti, da dieci anni non solo sono costretti a fare ricorso a cure extra regionali per uscire fuori dall’incubo della malattia, ma sono anche chiamati a colmare quella che i giudici contabili definiscono una “voragine finanziaria”».

«Se a ciò – ha detto Biondo – aggiungiamo il poderoso ritardo nella spesa dei fondi comunitari, con la Calabria che – stando alla relazione della Corte dei Conti – si piazza all’ultimo posto nel livello di attuazione del Por rispetto a quanto fanno altre Regioni meno sviluppate d’Italia, il quadro che emerge è a tinte fosche».

«Tutto questo è una vergogna – ha proseguito il segretario generale della Uil Calabria –. Alla luce dell’ennesimo richiamo della Corte dei Conti, e prima di lanciare la regione nella imminente campagna elettorale per le regionali, sarebbe interessante sapere cosa ne pensano politica nazionale e calabrese in relazione a quanto segue: Verificare la coerenza tra il bilancio preventivo economico annuale, redatto dai singoli enti del servizio sanitario, e la programmazione sanitaria ed economico-finanziaria della Regione e quindi il bilancio di previsione della Regione stessa; approvare il bilancio preventivo economico annuale consolidato del servizio sanitario regionale, come previsto dall’art. 32, comma 5, del D. Lgs. 118/2011, assicurandone la coerenza con il bilancio preventivo della Regione».

«La zona rossa per la nostra Regione – ha concluso – non è legata alla sola pandemia.Prima che questa Legislatura si concluda definitivamente, sarebbe doverosa da parte della politica calabrese, una seduta ad hoc del Consiglio regionale della Calabria». (rrc)